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Schweizer Presserat - Conseil suisse de la presse - Consiglio svizzero della stampa

"Tagesanzeiger.ch" e "SonntagsZeitung" hanno sì identificato le partecipanti alla dimostrazione contro il loro volere ma non hanno danneggiato la loro personalità (presa di posizione 52/2021)

Ein Dokument

Berna (ots)

Parti: A. B. e F. T. c. "Tages-Anzeiger" e "SonntagsZeitung"

Tema: Sfera privata

Reclamo respinto

Riassunto

"Tagesanzeiger.ch" e "SonntagsZeitung" nel settembre 2020 in un reportage hanno raccontato chi nell'estate del 2019 aveva preso parte all'occupazione della sede di Credit Suisse a Paradeplatz a Zurigo. L'autore giunse alla conclusione che almeno un terzo dei manifestanti venisse dall'estero. Circa 50 dimostranti erano stati multati. Nel testo si fa particolare riferimento ad alcuni dei presenti, tra gli altri una donna residente sul confine tedesco e un'altra a Basilea. Entrambe vengono chiamate con il loro nome e le iniziali del cognome, e nel caso di entrambe vengono rivelati altri elementi.

Le due donne hanno inoltrato un reclamo al Consiglio della stampa per essere state identificate senza il loro consenso. Le indicazioni date nel testo erano sufficienti a identificarle con una semplice ricerca in Rete. Tamedia al contrario sostiene invece che sia stato mantenuto abbastanza riserbo su di loro. Inoltre la loro azione era finalizzata a sortire un'attenzione pubblica, dunque è poco plausibile che in un secondo momento facciano appello a mantenere il loro anonimato.

In merito all'identificazione il Consiglio della stampa sostiene la posizione delle due reclamanti: l'intero nome, le iniziali del cognome e altri elementi rilevati erano sufficienti ad indentificarle entrambe velocemente. Se si fosse abbraviato il nome - o meglio - si fossero adottate due iniziali fittizie ("Nomi noti alla redazione"), l'identificazione sarebbe stata difficilmente o affatto possibile.

D'altro canto il Consiglio della stampa ha respinto il reclamo: ha infatti deciso che con la loro azione entrambe le donne (occupazione dell'ingresso di Credit Suisse con tanto di attenzione mediatica) hanno consapevolmente attirato l'attenzione pubblica e dunque non possono proteggersi da un'identificazione o fare appello alla protezione della sfera privata.

Contatto:

Schweizer Presserat
Conseil suisse de la presse
Consiglio svizzero della stampa
Ursina Wey
Geschäftsführerin/Directrice
Rechtsanwältin
Münzgraben 6
3011 Bern
+41 (0)33 823 12 62
info@presserat.ch
www.presserat.ch

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