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Il Consiglio della stampa accoglie un reclamo contro il "Beobachter": È mancata la necessaria verifica (presa di posizione 27/2020)

Un document

Bern (ots)

Parti: X. c. "Beobachter"

Tema: Rispetto della verità / Fonti dell'informazione / Diritto di essere ascoltato / Rettifica / Identificazione

Reclamo parzialmente accolto

Riassunto

Chi accusa qualcuno di aver sottratto del denaro e con ciò di aver causato la rovina di un'impresa è sicuramente autore dei "gravi addebiti" che il codice del giornalismo menziona. Perché, per riferire correttamente, occorre la verifica delle fonti e l'ascolto della persona accusata.

Il Consiglio svizzero della stampa ha accolto dunque parzialmente un reclamo contro il "Beobachter". In un articolo pubblicato in aprile sul sito online, e successivamente nell'edizione a stampa, il periodico riferiva di vari licenziamenti operati da Heimatwerk. La cooperativa si troverebbe in gravi difficoltà finanziarie a causa di una sottrazione di fondi operata da un'ex direttrice. Come fonte della notizia era citato unicamente un "insider" dell'azienda. Il Consiglio della stampa ritiene insufficiente tale indicazione. Il licenziamento di undici dipendenti e la messa in liquidazione di una ditta sono fatti gravissimi, di cui riferire solo dopo aver dato ascolto della "colpevole", magari citata solo in modo da non essere riconosciuta da un ampio pubblico. La redazione era stata ammonita, dopo una prima pubblicazione, che la somma dell'asserita sottrazione non pareva giustificare addirittura la chiusura del negozio, inoltre che l'asserita liquidazione non aveva avuto luogo. Al "Beobachter" incombeva di verificare nuovamente e in modo accurato l'informazione prima di tornarci sopra.

Il Consiglio della stampa ne conclude che il "Beobachter" ha violato le disposizioni sulla ricerca della verità, la verifica delle fonti e l'ascolto delle persone accusate, contenute nella "Dichiarazione dei doveri dei giornalisti".

Contatto:

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Consiglio svizzero della stampa
Ursina Wey
Geschäftsführerin/Directrice
Rechtsanwältin
Münzgraben 6
3011 Bern
+41 (0)33 823 12 62
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