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Dopo un ictus cerebrale iniziare prima con gli anticoagulanti

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Berna (ots)

Il premio per la ricerca Maupertuis 2024 dell'ammontare di 100'000 franchi conferito dalla Lega svizzera per il cervello va al gruppo di ricerca del professor Urs Fischer della Clinica di neurologia dell'Università di Berna e a tutto il team di ricercatori dello studio ELAN. Secondo il gruppo di ricerca, iniziando prima il trattamento con gli anticoagulanti si evita il pericolo di un nuovo ictus cerebrale senza aumentare il rischio di emorragie.

L'ictus cerebrale è la seconda causa di mortalità e la principale causa di invalidità tra gli adulti a livello mondiale. Distruggendo le cellule cerebrali, un ictus cerebrale causa danni irreversibili a livello motorio, sensoriale e cognitivo. A ciò si aggiunge il fatto che le persone colpite da ictus cerebrale corrono un rischio sensibilmente maggiore di subirne un altro nell'arco di pochi giorni. Questo rischio è inoltre particolarmente elevato per le persone che soffrono di fibrillazione atriale, che nel 20-25% dei casi circa è la vera e propria causa dell'ictus cerebrale.

Il team di ricerca dello studio Early versus Late Anticoagulation for Stroke with Atrial Fibrillation (ELAN) ha scoperto che anticipando il trattamento con gli anticoagulanti si riduce il pericolo di un nuovo ictus cerebrale, senza per questo aumentare il rischio di emorragie, soprattutto di emorragie cerebrali. Grazie ai risultati di questo studio sarà più semplice prendere decisioni cliniche su come curare i pazienti colpiti da ictus cerebrale e, aspetto ancora più importante, evitare che ne subiscano un altro. Il lavoro del gruppo di ricerca è stato pubblicato nella prestigiosa rivista New England Journal of Medicine.

La Lega svizzera per il cervello conferisce al gruppo di ricerca del professor Fischer i 100'000 franchi del premio per i ragguardevoli risultati ottenuti con il loro lavoro. Grazie a un'offerta molto generosa della Fondazione Maupertuis, quest'anno il premio per la ricerca della Lega svizzera per il cervello è diventato un premio speciale. "Le loro scoperte rappresentano un importante contributo al trattamento dei pazienti colpiti da ictus cerebrale", afferma il prof. dr. med. Jürg Kesselring, presidente del comitato della Lega svizzera per il cervello. Questo nuovo approccio terapeutico migliorerà sostanzialmente la ripresa dei pazienti e di conseguenza la salute del loro cervello ("Brain Health").

Risolto un dilemma clinico

L'80% circa di tutti gli ictus cerebrali sono causati dall'occlusione di un'arteria cerebrale, mentre nel restante 20-25% circa da coaguli di sangue (emboli) che si sono formati in un'altra parte del corpo, spesso però nel cuore a causa di una fibrillazione atriale (o aritmia atriale). Gli anticoagulanti orali diretti vengono utilizzati per prevenire la formazione degli emboli nei pazienti che soffrono di fibrillazione atriale. Finora non era chiaro quando fosse appropriato iniziare questo trattamento dopo un ictus cerebrale, dato che, cominciando presto a somministrare anticoagulanti, è sì possibile prevenire un nuovo ictus cerebrale e i relativi danni cerebrali, ma nel contempo potrebbe aumentare il rischio di emorragia intracranica, che può causare gravi infermità e persino la morte.

Per risolvere questo dilemma, in 103 ospedali di 15 paesi del mondo è stato condotto lo studio ELAN, nell'ambito del quale 2013 pazienti con fibrillazione atriale colpiti da ictus cerebrale acuto sono stati esaminati ricorrendo a tecniche di imaging. I partecipanti sono poi stati assegnati su base randomizzata a due gruppi: nel primo il trattamento iniziava prima e nel secondo più tardi. Lo studio si prefiggeva principalmente di rilevare la percentuale di nuovi ictus cerebrali, nonché di emorragie, embolie o decessi vascolari nei 30 giorni successivi al primo ictus. È emerso che dopo un mese il 2,9% dei partecipanti (pari a 29 persone) del gruppo che aveva iniziato prima la terapia e il 4,1% dei partecipanti (pari a 41 persone) del gruppo che l'aveva iniziata dopo sono stati colpiti da uno degli eventi summenzionati.

I risultati dello studio risolvono l'annoso dilemma su quando iniziare la terapia anticoagulante in caso di pazienti con fibrillazione atriale colpiti da ictus cerebrale acuto: in questi casi iniziare presto il trattamento è sicuro e, rispetto ai casi in cui si attende prima di iniziare la terapia, diminuisce la probabilità di un nuovo ictus cerebrale.

"Siamo finalmente riusciti a risolvere un dilemma clinico frequente", afferma il professor Urs Fischer, primario di neurologia all'Ospedale universitario di Basilea e direttore designato della Clinica universitaria di neurologia dell'Inselspital di Berna. "Grazie ai risultati dello studio, in caso di ictus cerebrale sarà più facile decidere quando iniziare un trattamento, evitandone così altri". Il premio in denaro sosterrà le ulteriori ricerche che verranno condotte dalla prossima generazione di studiosi del cervello. Il premio verrà infatti utilizzato per borse di studio a ricercatori attivi a livello clinico che parteciperanno ad altri progetti sulla prevenzione delle lesioni cerebrali nelle persone a rischio di ictus cerebrale.

Trovate ulteriori informazioni riguardanti il lavoro di ricerca premiato sul sito della Lega svizzera per il cervello ( www.legacervello.ch > Premio per la ricerca).

Il premio dell'ammontare di 100'000 franchi verrà consegnato lunedì 11 marzo 2024 alle 19:00 all'Università di Berna (aula magna dell'edificio principale, Hochschulstrasse 4, 3012 Berna) in occasione della settimana del cervello. Il professor Urs Fischer sarà presente e a disposizione dei media per eventuali interviste. L'evento è aperto al pubblico.

La ricerca sul cervello condotta in Svizzera è tra le migliori al mondo. Per questo motivo, nel 1995 alcuni scienziati hanno fondato la Lega svizzera per il cervello, allo scopo di sostenere la ricerca in questo ambito e di informare la popolazione su come mantenere sano il cervello. Ogni due anni, la Lega svizzera per il cervello conferisce un premio per un lavoro scientifico di eccellenza nel campo delle neuroscienze. www.legacervello.ch

* Altri partecipanti alla ricerca: Masatoshi Koga (Osaka, Giappone), Daniel Strbian (Helsinki, Finlandia), Mattia Branca (Berna, Svizzera), Stefanie Abend (Berna, Svizzera), Sven Trelle (Berna, Svizzera), Maurizio Paciaroni (Perugia, Italia), Götz Thomalla (Amburgo, Germania), Patrik Michel (Losanna, Svizzera), Krassen Nedeltchev (Aarau, Svizzera), Leo H. Bonati (Rheinfelden, Svizzera), George Ntaios (Larissa, Grecia), Thomas Gattringer (Graz, Austria), Else Charlotte Sandset (Oslo, Norvegia), Peter Kelly (Dublino, Irlanda), Robin Lemmens (Lovanio, Belgio), PN Sylaja (Kerala, India), Diana Aguiar de Sousa (Lisbona, Portogallo), Natan M. Bornstein (Gerusalemme, Israele), Zuzana Gdovinova (Kosice, Slovacchia), Takeshi Yoshimoto (Osaka, Giappone), Marjaana Tiainen (Helsinki, Finlandia), Helen Thomas (Betsi Cadwaladr, Regno Unito), Manju Krishnan (Morriston, Regno Unito), Gek Chong Shim (Durham, Regno Unito), Christoph Gumbinger (Heidelberg, Germania), Jochen Vehoff (San Gallo, Svizzera), Liqun Zhang (Londra, Regno Unito), Kosuke Matsuzono (Tochigi, Giappone), Espen Saxhaug Kristoffersen (Akershus, Norvegia), Philippe Desfontaines (Liegi, Belgio), Peter Vanacker (Courtrai, Belgio), Angelika Alonso (Mannheim, Germania), Yusuke Yakushiji (Hirakata, Giappone), Caterina Kulyk (Linz, Austria), Dimitri Hemelsoet (Gand, Belgio), Sven Poli (Tubinga, Germania), Ana Paiva Nunes (Lisbona, Portogallo), Nicoletta Giuseppa Caracciolo (Roma, Italia), Peter Slade (Morriston, Regno Unito), Jelle Demeestere (Lovanio, Belgio), Alexander Salerno (Losanna, Svizzera), Markus Kneihsl (Graz, Austria), Timo Kahles (Aarau, Svizzera), Daria Giudici (Perugia, Italia), Kanta Tanaka (Osaka, Giappone), Silja Räty (Helsinki, Finlandia), Rea Hidalgo (Betsi Cadwaladr, Regno Unito), David J. Werring (Londra, Regno Unito), Martina Göldlin (Berna, Svizzera), Marcel Arnold (Berna, Svizzera), Cecilia Ferrari (Berna, Svizzera), Seraina Beyeler (Berna, Svizzera), Christian Fung (Berna, Svizzera), Bruno J. Weder (Berna, Svizzera), Turgut Tatlisumak (Göteborg, Svezia), Sabine Fenzl (Berna, Svizzera), Beata Rezny-Kasprzak (Berna, Svizzera), Arsany Hakim (Berna, Svizzera), Georgia Salanti (Berna, Svizzera), Claudio Bassetti (Berna, Svizzera), Jan Gralla (Berna, Svizzera), David J. Seiffge (Berna, Svizzera), Thomas Horvath (Berna, Svizzera) e Jesse Dawson (Glasgow, Regno Unito).

Contatto:

Per ulteriori informazioni:

Clinica universitaria di neurologia
Prof. dr. med. Urs Fischer
Primario di neurologia all'Ospedale universitario di Basilea
Direttore designato della Clinica universitaria di neurologia
all'Inselspital di Berna
Freiburgstrasse 18, 3010 Berna
Tel.: +41 78 892 50 84
E-mail: urs.fischer@usb.ch; urs.fischer@insel.ch

Lega svizzera per il cervello
Yvonne Stalder
Postgasse 19, 3000 Berna
Tel.: +41 31 310 20 91
E-mail: yvonne.stalder@hirnliga.ch