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Nel 2021 si potranno compiere importanti passi avanti nella lotta contro la povertà nell'anzianità

Nel 2021 si potranno compiere importanti passi avanti nella lotta contro la povertà nell'anzianità
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Zurigo (ots)

La riforma delle prestazioni complementari (PC), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021, andrà a vantaggio degli anziani sotto alcuni aspetti, ma purtroppo lascerà irrisolte varie questioni di carattere strutturale. Se nel 2021 si farà leva sui punti giusti, si otterrà non solo un sostanziale sgravio delle uscite per le PC, ma anche un miglioramento della situazione di molte persone anziane bisognose di sostegno.

La povertà fra gli anziani è ancora molto diffusa, ma non c'è motivo di vergognarsene. In nessuna fascia di età, infatti, il patrimonio e il reddito sono distribuiti in modo tanto diseguale come fra gli ultrasessantenni. Ancora oggi, un pensionato su otto non può fare a meno delle prestazioni complementari (PC) per soddisfare il proprio fabbisogno vitale. "Questo dato evidenzia non solo quanto siano importanti le PC, ma anche come esse non facciano altro che colmare la lacuna derivante dal fatto che l'AVS non riesce ad adempiere al mandato costituzionale di garantire il sostentamento delle persone anziane" sottolinea Alain Huber, direttore di Pro Senectute Svizzera.

Da oltre 100 anni Pro Senectute, la più grande organizzazione svizzera di categoria e di servizi e prestazioni a favore dei pensionati, si impegna per combattere la povertà nell'anzianità. E l'ha fatto anche nell'ambito della recente riforma della legge federale sulle prestazioni complementari, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021. "La riforma viene incontro alle esigenze degli anziani in alcuni aspetti importanti, come l'adeguamento delle spese di pigione computabili. Nel nostro ruolo di maggiore organizzazione attiva a favore delle persone anziane, ci siamo battuti molto perché ciò avvenisse", spiega Huber, ammettendo però: "Bisogna comunque tenere alta la guardia. Il 2021 sarà l'anno chiave per gettare le premesse indispensabili affinché la povertà nell'anzianità possa essere contrastata efficacemente."

Serve un passo avanti

Con l'adeguamento delle spese di pigione computabili la riforma imbocca la direzione giusta, ma non terrà il passo con il carattere dinamico degli affitti. C'è però un punto fondamentale rispetto a cui si potrebbero rafforzare finanziariamente le PC nel lungo termine senza penalizzare gli anziani: diminuire l'entità della copertura sui costi relativi alle case di cura e dirottare maggiori fondi verso il sostegno a domicilio. "Nel 2019 il 60 per cento delle prestazioni complementari all'AVS è andato a favore di persone residenti in un istituto per anziani. Un dato che non sorprende, considerando che i costi medi annui per risiedere in una casa di cura ammontano a 72'000 franchi. Ma proprio questo aspetto evidenzia quanto sarebbe conveniente sgravare le PC su questo fronte e impiegarle per un aiuto finanziario mirato delle prestazioni di sostegno a domicilio", aggiunge Huber. Uno studio condotto da Pro Senectute mostra che ben 660'000 persone di età superiore ai 63 anni, se potessero contare semplicemente su un adeguato servizio di sostegno, potrebbero continuare a vivere a casa propria, in modo autonomo, e posticipare una eventuale degenza in una casa di cura o il risiedere in un istituto per anziani.

Nel 2021 la mozione 18.3716 sul finanziamento di forme di alloggio con assistenza o sostegno, depositata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale, potrebbe gettare le basi per avanzare nella giusta direzione. Ma anche le imminenti riforme dell'AVS e del secondo pilastro saranno decisive per affrontare i nodi strutturali della povertà nell'anzianità. L'anno prossimo, il Parlamento dovrà fare la sua parte. "Rimarremo focalizzati su questi temi, per il bene delle fasce di popolazione più avanti negli anni, con l'obiettivo di contrastare ulteriormente la povertà fra gli anziani", promette Alain Huber.

Consulenza e calcolatore PC: due aiuti efficaci

Presso Pro Senectute, una prestazione di consulenza sociale su tre gravita attorno a problematiche di carattere finanziario. "Spesso si rivolgono a noi persone anziane con difficoltà economiche che non sanno di avere diritto alle PC nel caso in cui la rendita percepita sia insufficiente", spiega Huber. I collaboratori e le collaboratrici delle organizzazioni di Pro Senectute, in tutte le regioni del Paese, offrono alle persone anziane un sostegno per far valere i propri diritti nei confronti delle assicurazioni sociali. Anche il calcolatore PC di Pro Senectute, sviluppato di recente, costituisce un aiuto per stimare il diritto alle prestazioni complementari: www.prosenectute.ch/calcolatore-pc.

Contatto:

Peter Burri Follath, responsabile Comunicazione
Pro Senectute Svizzera, telefono: 044 283 89 43,
e-mail: medien@prosenectute.ch

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