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Vacanze di Pasqua: colonne al Gottardo e misure anti-Covid nei Paesi limitrofi

Ostermundigen (ots)

Quest'anno, la Pasqua cade il 17 aprile. Se le misure contro il Coronavirus sono state revocate in tutta la Svizzera, non è però il caso dei Paesi limitrofi. Ciononostante, il TCS prevede che proprio nel periodo pasquale, sia lecito attendersi un'ondata di viaggiatori diretti a Sud, tanto che il volume del traffico potrebbe corrispondere ai livelli che raggiunti prima della pandemia.

Pasqua: prime code già il mercoledì

Dato che in molti Cantoni svizzeri e in alcuni Länder tedeschi le vacanze scolastiche sono iniziate già il fine settimana prima di Pasqua (il 9/10 aprile), le prime code sugli assi Nord-Sud sono già state rilevate. Questo potrebbe attenuare il traffico di Pasqua. Al più tardi a partire dal mercoledì prima di Pasqua è comunque lecito attendersi un aumento del volume di traffico, con conseguenti ingorghi al portale Nord della galleria del Gottardo. Gli effetti si sentiranno soprattutto sulla A2 in prossimità del tunnel del Gottardo. Negli anni che hanno preceduto la pandemia, le code iniziavano sempre verso le 09:00 del mattino e si protraevano fino alle 21:00 circa.

C'è da prevedere invece un aumento importante del traffico il giovedì santo: le prime code potrebbero verificarsi già a partire dalle 07:00 del mattino. Al portale Nord del Gottardo si raggiungeranno le ore di punta probabilmente tra le 15:00 e le 23:00. Anche il venerdì santo, le prime code si formeranno a partire dalle 07:00 del mattino. Tra le 18:00 e le 19:00, le code al portale Nord del Gottardo dovrebbero nuovamente diminuire. Verso l'Italia, sono di nuovo previsti ingorghi al valico di frontiera di Chiasso-Brogeda.

Code dovute al rientro il lunedì di Pasqua

Una parte dei vacanzieri affronta il viaggio di ritorno già la domenica di Pasqua: a partire dalle 15:00 circa, il traffico di rientro sarà nuovamente bloccato al portale Sud del Gottardo e si prevede una diminuzione degli ingorghi a partire dalle 21:00. Il lunedì di Pasqua, come negli anni precedenti la pandemia, si poteva formare il traffico di rientro più intenso. In particolare, tra le 10:00 e le 23:00, è lecito attendersi le code più importanti. Anche per quanto riguarda il resto della settimana, si possono verificare tempi di attesa al portale Sud del Gottardo. Tuttavia, il traffico di rientro subito dopo Pasqua potrebbe essere più debole di quello registrato in senso inverso alcuni giorni prima, poiché per molti le vacanze primaverili terminano una settimana dopo Pasqua.

Chiusure invernali e stazioni di carico

I passi del San Gottardo, del Gran San Bernardo e del San Bernardino sono ancora chiusi per l'inverno. Questi valichi non si possono quindi usare come percorsi alternativi. Poiché altri passi alpini non sono transitabili, potranno esserci tempi di attesa alle stazioni di carico. All'andata, si dovrà pazientare al Furka a Realp, al Lötschberg a Kandersteg e alla Vereina a Klosters-Selfranga. Al ritorno, sono da prevedere attese al Furka a Oberwald, al Lötschberg a Goppenstein e alla Vereina a Sagliains, in Engadina.

Come si evitano le code?

Chi vuole evitare le code alla galleria stradale del San Gottardo, dovrebbe mettersi in viaggio già nelle prime ore di mercoledì o del giovedì santo. Quale alternativa, si possono percorrere le strade del San Bernardino (A13), del passo del Sempione o della galleria del Gran San Bernardo. Il lunedì di Pasqua, è possibile viaggiare verso nord senza code durante le prime ore del mattino, che precedono le 07:00, e tardi la sera, dopo le 22:00.

Per evitare gli ingorghi, si può viaggiare in direzione sud anche con il treno: le informazioni sugli orari sono disponibili su www.ffs.ch.

Ulteriori informazioni: TCS-Infostrada: ingorghi e condizioni stradali in Svizzera - TCS Svizzera

Coronavirus: situazione attuale e disposizioni di viaggio - TCS Svizzera

Disposizioni d'ingresso nei paesi vicini Corona

Italia

Presentare un test PCR negativo che non abbia più di 72 ore o un test antigenico negativo che non abbia più di 48 ore (bambini con meno di 6 anni sono dispensati).

Presentare un documento che attesti una vaccinazione completa da almeno 14 giorni e che non abbia più di 9 mesi.

Presentare un documento che attesti la guarigione dal coronavirus da al massimo 6 mesi.

Prima della data d'ingresso, compilare il formulario "Digital Passenger Locator Form" (dPLF). I cittadini svizzeri che abitano vicino alla frontiera e che sono in viaggio con il veicolo privato possono spostarsi, senza un risultato negativo del test Covid-19, alle seguenti condizioni: entro un raggio di 60 chilometri dal loro luogo di residenza, soggiorno inferiore alle 48 ore.

Francia

Esibire un risultato negativo del test PCR che non abbia più di 72 ore o il risultato di un test antigenico che non abbia più di 48 ore (bambini sotto i 12 anni sono dispensati).

Esibire un documento che attesti una vaccinazione completa da almeno 7 giorni (oppure 28 giorni per Janssen) e di al massimo 9 mesi.

Esibire un test PCR o antigenico positivo che abbia almeno 11 giorni e non più di 6 mesi.

Chi abita vicino alla frontiera e che la attraversa in un raggio di 30 km (dal luogo di residenza) per al massimo 24 ore non necessita di un test Covid-19 negativo.

Austria

Esibire un test PCR negativo, che non abbia più di 72 ore, oppure un test antigenico, che non abbia più di 24 ore.

Esibire un documento di vaccinazione. La dose deve essere stata inoculata da oltre 22 giorni e al massimo da 270 giorni prima della data d'ingresso.

Esibire la prova che si è guariti da al massimo 180 giorni prima della data d'ingresso oppure la prova che attesti la presenza di anticorpi neutralizzanti, non superiore a 90 giorni.

Compilare il formulario online denominato

Pre-Travel-Clearance (PTC). Quest'ultimo è ottenibile su http://www.oesterreich.gv.at.

Germania

Esibire un test PCR o antigenico negativo (che non superi le 48 ore, i bambini con meno di 12 anni sono dispensati).

Esibire un documento di vaccinazione. L'ultima dose dev'essere stata inoculata da oltre 14 giorni e al massimo da 9 mesi prima della data d'ingresso.

Esibire la prova della guarigione dal Covid-19, tra 28 e 90 giorni prima della partenza.

Eccezioni: soggiorno inferiore alle 24 ore e frontalieri.

Certificato Covid riconosciuto?

Il certificato Covid è riconosciuto in tutti i quattro paesi limitrofi e può essere presentato in caso di ingresso nel paese o per accedere alle località con obbligo di certificato.

Attenzione: il certificato Covid svizzero deve adempiere alle prescrizioni e ai termini delle autorità locali. Questi termini possono variare da paese a paese e non sono sempre uguali, tanto che le prescrizioni per l'ingresso e le condizioni all'interno del paese per visitare determinate località sono diverse.

I provvedimenti possono cambiare in qualsiasi momento. Per questo motivo è importante seguire le fonti ufficiali e informarsi presso le competenti autorità locali.

Contatto:

Laurent Pignot, portavoce del TCS, 058 827 27 16, 076 553 82 39, laurent.pignot@tcs.ch, www.pressetcs.ch, www.flickr.com

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