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Società Svizzera degli Impresari-Costruttori: 9. tornata negoziale CNM
Il blocco dei sindacati continua a impedire un modello di Contratto sostenibile

Zurigo (ots)

Al momento attuale esiste un pacchetto negoziato, comprensivo di un generoso pacchetto salariale, che entrambe le parti potrebbero sottoporre ai propri organi decisionali. Con le loro richieste eccessive in materia di rincaro, i sindacati impediscono la conclusione del contratto, che in realtà sarebbe già pronto. Essi prospettano addirittura una situazione di vuoto contrattuale a partire dal 1° gennaio 2026, accettando come conseguenza il lavoro nero, il dumping salariale e i rapporti di lavoro precari. Questo approccio è irresponsabile. Per questo motivo, la SSIC ha lanciato una petizione online che dice chiaramente di no a un vuoto contrattuale e chiede il mantenimento di regole vincolanti nel settore della costruzione.

Il generoso pacchetto salariale rimane bloccato

Durante la 9. tornata negoziale sul CNM di martedì, gli Impresari-Costruttori si sono nuovamente dichiarati disponibili a introdurre un'indennità di cantiere per i prossimi sei anni. L'indennità di cantiere verrebbe aumentata gradualmente sino al 2029 fino a un totale di 9 franchi al giorno. Ciò corrisponde a un aumento salariale di circa il 4%. Inoltre, gli Impresari-Costruttori offrono di coprire il rischio legato al rincaro per questo periodo. Nel settore della costruzione sotterranea sono inoltre previsti anche aumenti considerevoli dei supplementi, che porterebbero ad aumenti salariali significativi superiori al 10%. Ciononostante, i sindacati insistono su ulteriori richieste. Questo atteggiamento blocca attualmente l'intero pacchetto salariale e continua a ritardare la conclusione dell'accordo, che in realtà sarebbe a portata di mano. E tutto ciò, nonostante gli Impresari-Costruttori abbiano segnalato la disponibilità ad andare incontro ai sindacati sugli adeguamenti - da questi fortemente criticati - in materia di lavoro il sabato, sulle deduzioni salariali per le persone che entrano nel mondo del lavoro o sulla protezione dal licenziamento per il personale più anziano.

Impegno al mantenimento del potere d'acquisto

Dal 2019, i salari nel settore principale della costruzione sono aumentati del 7,5%, superando così il rincaro. Con circa 5000 franchi per il personale non specializzato e 6000 franchi per il personale qualificato i salari minimi del settore della costruzione principale sono tra gli stipendi minimi artigianali più elevati d'Europa. Gli Impresari-Costruttori sono ancora disposti a coprire, sia sui salari minimi che su quelli effettivi, un rischio condiviso legato al rincaro.

Gli Impresari-Costruttori si impegnano a mantenere il potere d'acquisto anche per quanto riguarda i salari effettivi e sono disposti a sancire questo principio in modo vincolante nel preambolo del CNM. Per quanto riguarda i salari effettivi, invece, è necessario garantire una certa libertà a livello aziendale. Solo in questo modo le aziende possono premiare le prestazioni individuali, fidelizzare i collaboratori e le collaboratrici di lunga data e rafforzare la loro attrattiva sul mercato del personale qualificato. La SSIC ricorda inoltre l'importanza di garantire la pensione anticipata PEAN: gli impresari hanno già aumentato l'anno scorso il loro contributo al 6%, garantendo così il finanziamento a lungo termine.

Progressi in materia di orario di lavoro e tempo di viaggio

Il pacchetto contrattuale negoziato contiene soluzioni relative alla regolamentazione del tempo di viaggio in combinazione con il conto delle ore supplementari e in difetto, che in futuro dovrà avere limiti massimi e minimi chiaramente definiti. È inoltre previsto di aggiungere un conto individuale a lungo termine che consentirebbe di accumulare ore supplementari per progetti personali su un periodo di tempo più lungo: un vero passo avanti verso una migliore conciliazione tra lavoro e famiglia. Martedì vi è stato un ulteriore avvicinamento su questi punti, per cui ora ci sarebbe una proposta pronta per essere sottoposta ai rispettivi organi decisionali.

Petizione contro il vuoto contrattuale

Attualmente sono quasi esclusivamente le richieste ideologiche dei sindacati relative al rincaro a impedire la conclusione del contratto e l'attivazione del pacchetto salariale completo. Allo stesso tempo, i sindacati minacciano una situazione di vuoto contrattuale che comporta rischi elevati: lavoro nero, dumping salariale e condizioni di lavoro precarie. A maggior ragione, i sindacati dovrebbero dunque avere interesse a portare a termine con successo le trattative, invece di bloccarle con richieste massimaliste.

Per questo motivo, la SSIC ha lanciato la petizione online "No al lavoro nero, al dumping salariale e ai rapporti di lavoro precari nell'edilizia!". Essa chiede regole chiare fino alla conclusione del nuovo CNM e mette in guardia contro una situazione di vuoto contrattuale.

La prossima tornata negoziale è prevista il 12 dicembre 2025.

Ulteriori informazioni: https://ots.ch/r1grfL

Contatto:

Jacqueline Theiler, responsabile Comunicazione SSIC
Tel. 058 360 76 42, jacqueline.theiler@baumeister.ch

Matthias Engel, portavoce SSIC
Tel. 058 360 76 35, matthias.engel@baumeister.ch

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