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Un anno dall’inizio della guerra in Ucraina – Tema centrale: traumi – Situazione precaria in Etiopia – Progetto pilota per i care leaver in Svizzera

Un anno dall’inizio della guerra in Ucraina – Tema centrale: traumi –  Situazione precaria in Etiopia – Progetto pilota per i care leaver in Svizzera
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Gentili rappresentanti dei media,

la guerra in Ucraina ha mietuto molte vittime e ancora di più sono le persone che hanno estremo bisogno di aiuto. In occasione dell’anniversario dell’inizio del conflitto, vogliamo fornire informazioni su alcune altre attività di SOS Villaggi dei Bambini. Dopo le tante misure introdotte per gli aiuti di emergenza, adesso dobbiamo continuare a proteggere bambini e famiglie, offrendo loro un ambiente sicuro. La guerra in Ucraina, purtroppo, è solo uno dei tanti conflitti in corso. Rivolgiamo quindi la nostra attenzione ai bambini traumatizzati di tutto il mondo.

Spesso anche i e le care leaver in Svizzera si trovano a vivere in una situazione difficile. Per questo motivo, SOS Villaggi dei Bambini Svizzera lancia per la prima volta un proprio progetto nazionale. «CAREer» promuove le pari opportunità per i giovani adulti che sono cresciuti in strutture di assistenza alternativa.

Cordiali saluti, Evelyn Heusser

Ucraina: un anno dall’inizio della guerra

Dallo scoppio del conflitto, SOS Villaggi dei Bambini è riuscita ad aiutare più di 270’000 bambini e famiglie in Ucraina, nei paesi confinanti e anche qui in Svizzera. 125’000 bambini e famiglie in Ucraina hanno usufruito direttamente degli aiuti di emergenza, mentre sono 150’000 circa le persone che siamo riusciti a supportare in modo indiretto. Tra le tristi realtà della guerra si contano 450 casi accertati di bambini uccisi e 864 feriti. Ma le cifre reali sono probabilmente molto più alte. Per proteggere il più possibile i bambini e le loro famiglie, SOS Villaggi dei Bambini Ucraina estende il programma anche al 2023. Prevediamo che 175’000 bambini e familiari beneficeranno direttamente delle seguenti misure in 20 regioni dell’Ucraina:

  • nuovi centri sociali per il rafforzamento familiare, ambienti a misura di bambino e team mobili che offrono consulenza psicosociale nelle regioni particolarmente colpite dal conflitto;
  • promozione delle famiglie affidatarie e dei servizi per le famiglie studiati ad hoc in base alla situazione delle varie comunità;
  • sostegno alle famiglie affidatarie e ai giovani care leaver che pagano a caro prezzo le conseguenze della guerra;
  • alloggi per le mamme e i loro bambini;
  • programmi mirati per i bambini feriti durante il conflitto.

SOS Villaggi dei Bambini Svizzera sostiene il progetto dell’associazione Tipiti che nel 2022 ha portato in Svizzera alcune famiglie affidatarie ucraine. Lo scorso marzo, sei famiglie affidatarie ucraine sono state ospitate a Rehetobel (AR), altre tre hanno raggiunto Gilly (VD) nel mese di giugno 2022. In totale, sono 95 le persone, di cui 75 bambini e ragazzi, che hanno trovato rifugio in Svizzera. La prima fase del progetto si è dunque conclusa con l’arrivo e la messa in sicurezza di queste persone. Una delle famiglie è stata alloggiata a Spycher, mentre le altre cinque si sono trasferite nell’ex casa di riposo «Ob dem Holz». Nel mese di novembre, una famiglia di otto persone ha lasciato la casa di riposo per sistemarsi in un proprio alloggio a Rehetobel. Nel mese di febbraio (2023) un’altra famiglia con ben 13 componenti potrà andare ad abitare in una casa a Rehetobel. Intanto, stiamo valutando alcune soluzioni per altre due famiglie. Purtroppo, ancora non ci sono alternative possibili per un nucleo familiare con un bambino disabile su sedia a rotelle.

L’associazione Tipiti ha organizzato due classi di integrazione per i bambini ucraini a Rehetobel. Nel frattempo, numerosi bambini e bambine sono riusciti a integrarsi nella scuola pubblica e ad oggi, si registra soltanto una classe di integrazione con sette studenti. L’obiettivo è quello di chiudere anche questa entro la fine di marzo 2023. Due ragazzi che hanno già compiuto la maggiore età lavorano presso un’azienda gastronomica. Una ragazza di 17 anni sta seguendo un tirocinio in un’azienda gastronomica con l’obiettivo di ottenere un contratto come apprendista durante la stagione estiva. Tutti loro frequentano un corso di tedesco due giorni alla settimana. Anche i genitori affidatari hanno studiato il tedesco sin dall’inizio. Attualmente frequentano la lezione di lingua organizzata e coordinata dal Canton Appenzello Esterno due o tre volte alla settimana.

Le tre famiglie affidatarie ospitate a Gilly vivono in un ex centro di riabilitazione, il cui contratto d’affitto per ora è valido fino al 2024. Il cantone ha provveduto immediatamente a integrare tutti i bambini nella scuola pubblica. Nelle classi di integrazione per i ragazzi vengono proposti anche posti per praticantati. Per i ragazzi che in estate termineranno il loro percorso scolastico, l’associazione Tipiti sta cercando soluzioni per l’inserimento nel mondo del lavoro. I genitori affidatari frequentano una lezione di francese tre volte alla settimana e un corso di formazione per acquisire nozioni di carattere pedagogico ogni 14 giorni.

Rolf Widmer, Direttore operativo dell’associazione Tipiti, è disponibile per rispondere alle vostre domande. Se interessati, potete contattare Evelyn Heusser, Responsabile per la Svizzera italiana.

La situazione in Etiopia è precaria

Dal novembre 2020, 600.000 persone hanno perso la vita a causa della guerra nella regione del Tigrè. Per diversi mesi, nella regione sono state interrotte le forniture di cibo e medicinali. Il rapporto sulla situazione dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari del 2 febbraio 2023 afferma che l'assistenza umanitaria è stata rafforzata in Etiopia, compresi ulteriori corridoi umanitari e l'ingresso facilitato in alcune aree difficili da raggiungere. In alcune regioni del Paese si sono verificate epidemie di colera, malaria e morbillo. In queste aree, i partner stanno adottando misure preventive e curative. La siccità ha anche privato molte persone già vulnerabili dei loro mezzi di sussistenza. La loro salute è a rischio e alcune di queste persone sono già malnutrite. Migliaia di bambini sono stati colpiti e non hanno potuto frequentare la scuola. L'insicurezza e il conflitto nelle zone occidentali del Paese stanno portando allo sfollamento di un numero crescente di persone. La situazione è disastrosa per molte famiglie. Le persone, tra cui molti bambini, muoiono di fame. SOS Villaggi dei Bambini Svizzera si impegna ad aiutare le popolazioni traumatizzate.

Erika Dittli, responsabile dei programmi di SOS Villaggi dei Bambini Svizzera, è a disposizione per rispondere alle domande sugli aiuti umanitari in Etiopia. Se interessati, potete contattare Evelyn Heusser, Responsabile per la Svizzera italiana.

Tema centrale: traumi

Spesso chi subisce traumi soffre per tutta la vita a causa delle conseguenze. Grazie alla consulenza psicologica e alla fiducia verso la sua mamma SOS, Hannah, bambina di sette anni proveniente dall’Etiopia, riesce a elaborare le drammatiche esperienze vissute. Questa bambina originaria di Macallè, la capitale del Tigrè, ha trascorso i primi giorni e le prime settimane successive allo scoppio del conflitto cercando di proteggersi dai pesanti bombardamenti, per poi scappare verso sud insieme ai suoi genitori. Durante la fuga, oltre a perdere sua madre, ha dovuto assistere all’assassinio del padre per mano di sconosciuti, rimanendo a sua volta ferita. Senza sapere come si fosse salvata, Hannah si è risvegliata più tardi in un ospedale di Bahir Dar, a 600 chilometri da Macallè. Una volta guarite le ferite fisiche e di comune accordo con l’ufficio regionale per le donne, i bambini e le questioni sociali, Hannah è stata accolta da SOS Villaggi dei Bambini, dove ha iniziato a ricevere assistenza psicologica.

SOS Villaggi dei Bambini si impegna in tutto il mondo per risparmiare simili traumi alle famiglie e in particolare ai bambini, o per aiutarli nel loro percorso di elaborazione in maniera competente e duratura.

Leggete l’articolo dedicato ad Hannah nell’attuale numero di ZOOM SOS: all’articolo

Progetto pilota «CAREer» per i care leaver

«CAREer» è il nome scelto per il primo progetto su territorio svizzero voluto da SOS Villaggi dei Bambini Svizzera. In questo modo, l’ente assistenziale per l’infanzia intende offrire pari opportunità ai care leaver, ossia ai giovani adulti che sono cresciuti in affidamento alternativo. Il primo passo prevede una fase pilota con una proposta gratuita e agevole, su base volontaria, per i care leaver nel Canton Berna. Il progetto è organizzato in collaborazione con altri partner, tra cui la fondazione YOU COUNT. Un webinar spiega dettagliatamente le opportunità e gli obiettivi collegati al progetto CAREer. Questo webinar è un modo per suscitare interesse e invogliare così i giovani ad aderire al progetto pilota.

Video esplicativo (disponibile solo in tedesco). Sujata Wölfli, Responsabile del progetto, è disponibile per un’intervista o per rispondere alle vostre domande. Se interessati, potete contattare Evelyn Heusser, Responsabile per la Svizzera italiana.

Anticipazioni: la giornata della famiglia sarà organizzata da SOS Villaggi dei Bambini il prossimo 12 maggio sulla piazza federale

Il 15 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della famiglia. SOS Villaggi dei Bambini Svizzera coglie l’occasione per organizzare una giornata della famiglia il 12 maggio 2023 in piazza federale a Berna. L’evento inizierà alle ore 14.00. Il programma prevede, tra l’altro, la partecipazione di ambasciatrici e ambasciatori SOS: l’artista ticinese Paolo Meneguzzi terrà due concerti, la leggenda degli YB Marco Wölfli sfiderà i visitatori a calcetto mentre i coniugi Burkart stanno preparando un divertente spettacolo per l’occasione. Sono inoltre previsti dibattiti, altri show e giochi per tutta la famiglia. A catturare l’attenzione dei presenti sarà sicuramente la versione gigante del gioco dell’oca di SOS Villaggi dei Bambini Svizzera che verrà installato sulla piazza a disposizione di tutti. Scansionando i codici QR si potranno visualizzare in maniera interattiva le informazioni sull’operato dell’ente assistenziale.

Contatto per i media:
Evelyn Heusser Ghidinelli, Responsabile per la Svizzera italiana 
Tel. 091 683 01 51 
 evelyn.heusser@sosvillaggideibambini.ch
 
SOS Villaggi dei Bambini
Attiva in oltre 135 paesi, SOS Villaggi dei Bambini offre il calore di una casa ai bambini in difficoltà e tutela i bambini dal rischio di perdere la propria famiglia. La Fondazione SOS Villaggio dei Bambini Svizzera è un ente assistenziale privato per l’infanzia, senza alcun legame politico o religioso, che finanzia i programmi SOS nei paesi in via di sviluppo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito  www.sosvillaggideibambini.ch