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Media Service: Il Consiglio della stampa deplora la «Weltwoche» per una citazione inesatta (Presa di posizione 33/2019)

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Bern (ots)

Parti: Portmann c. «Blick» e «Weltwoche»

Tema: Ricerca della verità / Le fonti dell'informazione / Rettifica

Reclamo 1 contro «Blick» e reclamo 2 contro «Weltwoche» respinto; reclamo 3 conto «Weltwoche» accolto

Riassunto

Il consigliere nazionale Hans-Peter Portmann aveva rivolto al Consiglio svizzero della stampa tre reclami: due contro la «Weltwoche» e uno contro il «Blick». Due di essi (uno contro la «Weltwoche» e uno contro il «Blick») si riferivano a una discussione avvenuta nella Commissione di politica estera del Consiglio nazionale, in cui una mozione del consigliere nazionale radicale circa il Patto dell'ONU sulle migrazioni era stata respinta. L'ex consigliere nazionale Christoph Mörgeli, autore dell'articolo della «Weltwoche», vi sosteneva che Portmann non era riuscito a convincere neppure i commissari del suo partito. Portmann aveva reagito mandando alla «Weltwoche» una precisazione per posta elettronica, A questo punto è intervenuto il «Blick» sostenendo che le precisazioni di Portmann su chi e come aveva votato in commissione rappresentano una violazione del segreto cui sono tenuti i membri delle commissioni del Parlamento. Il «Blick» preannunciava un intervento della presidente della commissione, Elisabeth Schneider Schneiter. A questi due reclami il Consiglio della stampa ha dato una risposta negativa. Il «Blick» si era attenuto ai fatti; quanto alla «Weltwoche», non era tenuta a pubblicare la precisazione di Portmann e tantomeno l'aveva rifiutata.

Sul terzo reclamo, invece, il Consiglio della stampa ha preso posizione contro la «Weltwoche». La materia controversa era un'altra. Si trattava di un articolo scritto dal direttore del settimanale, Roger Köppel, critico con Portmann per le dichiarazioni da questi rilasciate alla televisione sull'iniziativa UDC cosiddetta per l'autodeterminazione. Il consigliere nazionale radicale avrebbe parlato di «popolo bestia» («reissenden Bestie Volk»). Benché formulata indirettamente, l'accusa rappresenta di fatto una citazione: indebita perché la frase come tale non risulta sia mai stata espressa. Il mancato rispetto dell'autenticità delle citazioni costituisce una violazione del codice giornalistico: da qui l'accettazione, da parte del Consiglio della stampa, del terzo reclamo del consigliere nazionale Portmann.

Contatto:

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