Tous Actualités
Suivre
Abonner Schweizerische Herzstiftung / Fondation Suisse de Cardiologie / Fondazione Svizzera di Cardiologia

Schweizerische Herzstiftung / Fondation Suisse de Cardiologie / Fondazione Svizzera di Cardiologia

Giornata mondiale dell'ictus cerebrale, 29 ottobre: 25 anni di successi nel trattamento dell'ictus cerebrale

Berna (ots)

La Fondazione Svizzera di Cardiologia e Insel Gruppe informano: nell'ictus cerebrale ogni minuto conta. A causa di un disturbo della circolazione incombe il pericolo di morte sulla parte del cervello interessata. 25 anni fa è stata introdotta in Svizzera una nuova terapia salvavita, che rende possibile la rimozione del disturbo circolatorio nel cervello. Essenziale risulta però il trasporto immediato della persona colpita in un ospedale specializzato con Stroke Center o Stroke Unit.

In Svizzera, l'ictus cerebrale è la più frequente causa di invalidità acquisita. Dopo le malattie cardiache e quelle tumorali rappresenta la terza causa di morte ed è un importante fattore di demenza. In circa l'85 percento dei casi un coagulo di sangue (trombo) occlude un vaso sanguigno che rifornisce il cervello. Di conseguenza, l'area cerebrale a valle dell'occlusione non riceve più ossigeno e muore. La medicina è stata a lungo impotente nei confronti dell'ictus cerebrale acuto. In pratica, fino all'inizio degli anni '90 del secolo scorso i medici potevano contrastarlo esclusivamente con deboli anticoagulanti (per es. l'aspirina) e con il riposo a letto. La svolta fondamentale è venuta con i cosiddetti trombolitici, ossia medicamenti in grado di dissolvere il coagulo di sangue.

Gli studi hanno dimostrato che grazie a questo trattamento le persone colpite avevano una probabilità quattro volte più elevata di sopravvivere all'ictus cerebrale senza conseguente invalidità. Il trombolitico può essere somministrato sia per infusione endovenosa sia direttamente nelle vicinanze del trombo, mediante un catetere arterioso introdotto nell'arteria inguinale. Questo metodo, conosciuto come «trombolisi», è stato introdotto in Svizzera 25 anni fa dal Prof. Heinrich Mattle e dal Prof. Gerhard Schroth presso l'Inselspital di Berna, ed è stato perfezionato in collaborazione con altri centri svizzeri e internazionali per il trattamento dell'ictus cerebrale, diventando oggigiorno lo standard nel trattamento acuto dell'ictus cerebrale.

L'intervento di cateterismo con inserimento di stent salva ancora più vite

La trombolisi endovenosa è in grado di dissolvere primariamente le occlusioni nei vasi cerebrali di piccolo calibro. Qualora siano interessati vasi di maggiori dimensioni, questa procedura spesso non è più sufficiente a eliminare completamente il trombo. Negli ultimi anni è stato pertanto sviluppato il metodo stent-retriever, nel quale a livello inguinale viene inserito un catetere, che viene poi sospinto fino al vaso cerebrale occluso passando per l'aorta. A questo punto il medico riesce a estrarre il trombo mediante uno stent speciale (cilindro di retina metallica). Grazie a questo metodo, usato in combinazione con la trombolisi endovenosa, è possibile riaprire il 90 percento dei vasi sanguigni. L'Inselspital di Berna ha dato un contributo fondamentale anche allo sviluppo di questo metodo. «Grazie ai precedenti lavori pionieristici, in Svizzera siamo all'avanguardia nel trattamento dell'ictus cerebrale acuto», sottolinea il Prof. Dr. med. Marcel Arnold, direttore dello Stroke Center dell'Inselspital di Berna e consigliere della Fondazione Svizzera di Cardiologia.

Riconoscere l'ictus cerebrale, agire tempestivamente e correttamente

Nonostante ciò, vi è ancora bisogno di miglioramento: complessivamente quasi la metà dei sopravvissuti all'ictus cerebrale rimane tuttora invalida. Affinché il trattamento acuto possa mostrare un'efficacia ottimale, di regola deve essere praticato il più rapidamente possibile, entro poche ore dopo i primi sintomi di ictus. «Molte persone continuano a ignorare i sintomi di ictus o reagiscono troppo tardi», afferma il prof. Marcel Arnold. Se si manifesta uno dei tre sintomi più importanti (paralisi improvvisa, disturbi della vista improvvisi o disturbi del linguaggio) si deve telefonare immediatamente al numero di emergenza 144 e rivolgersi a un ospedale con Stroke Center o Stroke Unit.

Il comunicato e le immagini sono consultabili alla pagina Internet www.swissheart.ch/media

Contatto:

Stefanie Oehler
Responsabile settore Informazione e prevenzione
Fondazione Svizzera di Cardiologia
Telefono +41 31 388 80 95
Mobile +41 79 771 28 42
oehler@swissheart.ch

Domande di medicina:
Prof. Dr. med. Marcel Arnold
Direttore dello Stroke Center
Inselspital
Contatto attraverso Kommunikation Insel Gruppe,
tel. +41 31 632 79 25, kommunikation@insel.ch

Plus de actualités: Schweizerische Herzstiftung / Fondation Suisse de Cardiologie / Fondazione Svizzera di Cardiologia
Plus de actualités: Schweizerische Herzstiftung / Fondation Suisse de Cardiologie / Fondazione Svizzera di Cardiologia
  • 08.06.2017 – 08:27

    Conosce i suoi valori? La Fondazione Svizzera di Cardiologia regala 5000 CardioTest

    Berna (ots) - In occasione del proprio 50° anniversario, la Fondazione Svizzera di Cardiologia a partire da oggi regala 5000 CardioTest del valore di 49 franchi ciascuno. Il CardioTest determina i fattori di rischio cardiovascolare personali e costituisce un importante contributo alla previdenza sanitaria. Le patologie cardiovascolari sono la causa di malattia e morte ...

  • 01.05.2017 – 11:11

    Il cuore delle donne batte diversamente - CardioTest nelle farmacie

    Berna (ots) - Per quanto in Svizzera anche tra le donne le malattie cardiovascolari siano la causa di decesso più frequente, molte donne si preoccupano troppo poco della salute del loro cuore. In particolare per le donne a partire dai 40 anni è importante conoscere il proprio rischio cardiovascolare. Nell'ambito del programma «Donna&Cuore» della Fondazione Svizzera ...