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L'iniziativa popolare "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!" arriva al Consiglio nazionale

Zurigo (ots)

L'11 dicembre 2013 il Consiglio nazionale, in quanto Camera prioritaria, discuterà dell'iniziativa popolare "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!", con la quale GastroSuisse si impegna per la pari tassazione dei medesimi prodotti. La legge sull'IVA attualmente in vigore è ormai superata e deve essere corretta. Distorce la concorrenza. Penalizza i servizi di ristorazione rispetto ai prodotti degli esercizi take-away. Tale disparità di trattamento colpisce anche in pieno il cliente.

L'iniziativa popolare di GastroSuisse intende ridurre la disparità di imposizione esistente tra il settore della ristorazione, i negozi take-away e il commercio al dettaglio. Sebbene la politica si dimostri sostanzialmente sensibile alla richiesta, finora non è stata presentata una soluzione che incontri il consenso di tutti gli interessati. Il prossimo mercoledì 11 dicembre 2013 però, il Consiglio nazionale, in quanto Camera prioritaria, discuterà dell'iniziativa.

Distorsiva sin dall'inizio

La legge sull'IVA è stata introdotta in Svizzera nel 1995, con un'aliquota che ammonta in generale all'8%. Su determinati beni e servizi viene tuttavia applicata un'aliquota ridotta del 2,5%. In base alla Legge sulle derrate alimentari, accanto ai generi alimentari e agli additivi esiste tutta una serie di altri prodotti e servizi sui quali vige un'aliquota ridotta - non si tratta però di prodotti alimentari che rientrano nei servizi offerti dal settore della ristorazione.

Il sistema della tassazione IVA conteneva un elemento distorsivo della concorrenza sin dall'inizio. Un ristorante tradizionale deve versare per uno stesso prodotto 5,5 punti percentuali di IVA in più rispetto a un esercizio take-away. E anche per il cliente è difficile comprendere perché per il piatto di insalata consumato al ristorante si debba pagare l'8% di IVA, mentre per l'insalata pronta acquistata al negozio della stazione di servizio solo il 2,5%.

Diverse abitudini di vita

A causa delle maggiori distanze che li separano dal luogo di lavoro, sempre più cittadini svizzeri sono costretti a mangiare fuori casa. Le diverse abitudini di vita hanno fatto sì che oltre la metà dei pasti consumati fuori casa abbiano luogo durante la pausa pranzo. Oggi è possibile mangiare ovunque e in qualsiasi momento: non solo presso i ristoranti tradizionali, con personale addetto al servizio, ma anche nei punti di ristoro delle stazioni di servizio, ai banconi presenti nei supermercati, presso i chioschi e i banchi ambulanti, nelle macellerie e panetterie. Affinché la concorrenza sia equa, tutti gli operatori devono sottostare alle stesse condizioni. Creare queste condizioni è l'obiettivo dell'iniziativa di GastroSuisse, secondo il motto: pari tassazione per pari prodotti.

GastroSuisse è la Federazione dell'Albergheria e della Ristorazione Svizzera. Circa 20'000 soci, organizzati in 26 associazioni cantonali e cinque gruppi di lavoro, fanno parte della più grande associazione padronale del settore ricettivo.

Contatto:

Brigitte Meier-Schmid
Responsabile Marketing e Comunicazione GastroSuisse
Tel. 044 377 53 53
brigitte.meier@gastrosuisse.ch

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