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Comunicato stampa: Il caro energia pesa sulle tasche dei proprietari di immobili

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Comunicato stampa

Sondaggio Comparis sui costi energetici tra i proprietari di immobili

Il caro energia pesa sulle tasche dei proprietari di immobili

Quasi la metà dei proprietari di case in Svizzera ha un riscaldamento a gas o nafta. Tuttavia, con l’aumento dei prezzi in molti stanno pensando di cambiare sistema. Questo è quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di Comparis. Quasi la metà (43,6%) di tutti i proprietari di abitazioni con riscaldamento a combustibili fossili vuole investire in un impianto più rispettoso dell’ambiente. Inoltre, circa un quinto delle persone con una casa di proprietà intende sostituire il frigorifero, il forno o il piano cottura o lo ha fatto di recente.

Zurigo, 20 dicembre 2022 – Il caro energia pesa sulle tasche dei proprietari di immobili. In un sondaggio rappresentativo di Comparis, che gestisce il più grande mercato immobiliare della Svizzera, il 10,4% dichiara di essere fortemente colpito dall’aumento dei prezzi dell’energia. Il 45%, invece, lo percepisce in misura minore.

«La percezione di alcuni proprietari di immobili – che finora si sono sentiti poco o per niente colpiti dall’aumento dei costi energetici – dovrebbe cambiare con l’arrivo del nuovo anno, quando entreranno in vigore nuove tariffe per l’elettricità e il gas», prevede l’esperto Comparis in immobili Leo Hug.

L’onere finanziario delle famiglie messo sotto pressione dal caro energia dipende dal tipo di fonte energetica utilizzata per il riscaldamento. Dall’inizio dell’anno il prezzo dell’olio combustibile è aumentato del 26%, mentre quello del pellet è cresciuto del 48%. Per quanto riguarda il gas naturale, i prezzi al consumatore finale dipendono dai fornitori. A Zurigo e dintorni, ad esempio, a inizio gennaio un chilowattora costava ancora 12,7 centesimi, rispetto ai 19,2 centesimi attuali (+52%; dato aggiornato a dicembre 2022).

A partire dall’inizio del 2023, il prezzo del gas a Zurigo e dintorni passerà a 18 centesimi per chilowattora (-1,2 centesimi). Le opinioni tra i proprietari di abitazioni sono ancora contrastanti: il 40,3% si aspetta un altro forte aumento dei prezzi dell’energia nel 2023, mentre il 39,1% prevede solo un leggero aumento.

La maggioranza continua a riscaldare con energie convenzionali

L’incremento dei prezzi ha già spinto il 46,8% dei proprietari di abitazioni ad adottare importanti1) misure di risparmio energetico, soprattutto per quanto riguarda il sistema di riscaldamento. I riscaldamenti dei condomini dipendono ancora in gran parte dalle energie convenzionali: il 56,1% funziona a nafta, a gas e pellet. Le pompe di calore raggiungono il 28,6%, il teleriscaldamento il 7,7% e l’energia solare il 3,1%.

Elevata disponibilità a passare alle energie rinnovabili

Il 43,7% dei proprietari di case con impianti di riscaldamento a nafta e il 49,8% di quelli con sistemi a gas vorrebbe passare a pompe di calore, teleriscaldamento o energia solare. Diversa è l’opinione di chi ha un riscaldamento a pellet: solo il 22,9% delle persone con un impianto a legna vorrebbe passare a una fonte energetica diversa.

Inoltre, dal sondaggio emergono chiaramente alcune differenze regionali. In campagna la disponibilità a passare alle energie rinnovabili è più bassa che nelle città e negli agglomerati urbani. Nelle zone rurali, soltanto il 30% dei proprietari di abitazioni con un riscaldamento a nafta, gas o pellet sta valutando di cambiare. Nelle città e negli agglomerati urbani la percentuale è rispettivamente del 55,8% e del 40,7%.

Altre possibilità di risparmio

Oltre ai costi per il riscaldamento, i proprietari di immobili si preoccupano soprattutto delle conseguenze dei costi derivanti dal consumo di acqua calda e elettricità nell’economia domestica. Il 54,4% dichiara che, a causa del caro energia attuale, cerca di risparmiare «abbastanza»1) sul consumo di elettricità per i dispositivi elettrici, ad esempio impostando una temperatura del frigorifero più alta. Il 44,8% afferma di risparmiare «abbastanza» sull’acqua calda.

In parte, l’aumento dei prezzi dell’energia ha spinto a investire maggiormente in elettrodomestici più efficienti dal punto di vista energetico: il 22,1% degli intervistati ha acquistato un nuovo frigorifero negli ultimi sei mesi o intende farlo nella prima metà del prossimo anno. In questo periodo il 19,2% prevede di cambiare il piano cottura e il 18,8% il forno.

Metodologia

Il sondaggio rappresentativo online sui costi energetici è stato condotto dall’istituto di ricerche di mercato Innofact, su incarico di comparis.ch, tra un campione di 1’047 persone (novembre 2022) di età compresa tra 20 e 65 anni che vivono nella loro abitazione di proprietà.

1) «importanti» misure / «abbastanza»: almeno 7 punti su una scala da 1 a 10.

Maggiori informazioni

Leo Hug
esperto di finanze
telefono: 079 687 83 93
e-mail:  media@comparis.ch
 comparis.ch/hypoplus

Chi è comparis.ch

Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. Fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler, l’impresa con sede a Zurigo oggi conta circa 200 dipendenti.

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