Bern (ots)

Parti: X. c. «20minutes.ch»

Tema: Discriminazione

Reclamo accolto

Riassunto

Manina galeotta

Nella foto si vede la mano di un nero che regge una carta d'identitità italiana, nel titolo si dice : «Ha usato due documenti falsi per ottenere due permessi di soggiorno»; nel testo, però, si precisa che l'autore dell'infrazione è un kosovaro. Ma il lettore che si limita a guardare l'immagine e a leggere il titolo può dedurne che il falsario fosse un africano, una conclusione tale da rafforzare un pregiudizio diffuso: che siano cioè le persone in provenienza dall'Africa nera quelle che abusano di più del diritto di asilo. In tal modo, però, secondo il Consiglio della stampa, è violato il divieto di discriminazione razziale contenuto nella «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista». Perciò il Consiglio della stampa ha dato ragione a un lettore che accusava il sito «20Minutes.ch». La redazione respinge il rimprovero, obiettando che la mano che regge il documento potrebbe essere quella di un rappresentante dell'autorità: nessuno che anche solo si limitasse a guardare la foto era autorizzato a dedurne che fosse proprio quella del colpevole. Ragionamento specioso, lo ritiene il Consiglio, che non resiste all'analisi. Se si voleva evitare il pregiudizio razziale bastava essere più precisi: magari nel titolo apposto alla foto, e nessuno sarebbe stato autorizzato a... pensar male. L'infrazione alla deontologia è pertanto accertata. Non constatata, invece, l'infrazione al dovere di rispetto della verità: rimprovero pure contenuto nel reclamo. Il servizio di cui è parte la foto, infatti, dà tutte le informazioni essenziali e l'immagine non risulta né modificata né tagliata. Il dovere di rispetto della verità non risulta perciò, su questi altri punti, violato dal sito in questione.

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