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Media Service: Il Consiglio svizzero della stampa deplora un giornale locale glaronese (Presa di posizione 21/2017)
Ein Dokument
Bern (ots)
Parti: X. c. «Fridolin»
Tema: Rispetto della verità / Le fonti dell'informazione / Dovere di ascolto in caso di addebiti gravi / Dignità delle persone / Discriminazione
Reclamo accolto sui punti essenziali
Riassunto
«Fridolin» e gli asilanti
Il Consiglio svizzero della stampa ha ritenuto fondati i punti principali del reclamo di un privato contro il giornale locale glaronese «Fridolin». Un articolo dell'ottobre 2016 faceva carico ai richiedenti asilo in genere di comportarsi in modo insolente e di rubare merci nei grandi magazzini e nei negozi del cantone. Alcuni, secondo l'autore, consumano cibo e bevande senza pagare o si mettono addosso i vestiti esposti. Come fonte della notizia il giornalista citava voci del pubblico raccolte in osteria o in strada. Quanto ai negozianti, secondo lui tacevano, anzi: vietavano al loro personale di parlarne. Dai servizi stampa della grande distribuzione non c'era stata comunque conferma dei furti, e neppure dalla polizia cantonale.
Il Consiglio della stampa fa notare che è nell'interesse del lettore che le notizie siano verificate da una fonte che accetti di essere citata. Il giornalista dice di essere tenuto al segreto delle sue fonti, ma dall'articolo non risulta che egli si sia dato la pena di verificarle. Anzi, quelle poche che citava si sono affrettate a smentire, e le statistiche penali non danno il fenomeno per assodato. Si tratta dunque di una violazione del dovere di ricerca della verità, il primo comandamento del codice deontologico dei giornalisti. Il Consiglio deplora anche la discriminazione inerente alla colpevolizzazione di un'intera categoria di persone.
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