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Comunicato stampa: Impennata delle commissioni bancarie

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Comunicato stampa

Indice dei prezzi al consumo di Comparis agosto 2023

Impennata delle commissioni bancarie

Ad agosto 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano sono aumentati dell’1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Rispetto a luglio 2023, tuttavia, l’inflazione si è notevolmente attenuata. Lo dimostra l’indice dei prezzi al consumo di Comparis*. In controtendenza i prezzi dei servizi finanziari, che sono cresciuti in modo significativo. «Gli istituti finanziari non solo beneficiano finanziariamente ritardando l’incremento degli interessi di risparmio, ma stanno anche aumentando le commissioni bancarie», avverte Dirk Renkert, esperto Comparis in finanze.

Zurigo, 14 settembre 2023 − Secondo l’indice dei prezzi al consumo di Comparis, in Svizzera ad agosto 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano sono aumentati dell’1,6% rispetto al mese precedente. Anche l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) calcolato dall’Ufficio federale di statistica è cresciuto dell’1,6%.

Rispetto a luglio 2023, i prezzi nel paniere svizzero di Comparis sono però diminuiti dello 0,5% (IPC: +0,2%). Già il mese precedente i costi per i beni di uso quotidiano erano scesi dello 0,1% (IPC: -0,1%).

L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), misura l’inflazione percepita dai consumatori. Per il calcolo viene considerato esclusivamente l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo gli affitti e altri beni durevoli.

Il maggiore aumento dei prezzi rispetto al mese precedente

Nell’ultimo mese diversi prodotti hanno comunque subito un rincaro. I prezzi dei servizi finanziari – ovvero le commissioni bancarie – hanno registrato l’aumento più marcato, pari al 6,8% (luglio: prezzi invariati, giugno: invariati, maggio: +1%). «In passato gli istituti finanziari hanno sempre giustificato l’aumento delle commissioni bancarie con le difficili condizioni legate al contesto di tassi d’interesse bassi. Tuttavia, a seguito del significativo rialzo dei tassi guida da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), la situazione è cambiata e ci si sarebbe potuti aspettare un calo dei prezzi», afferma Renkert. Gli istituti finanziari non hanno invece permesso alla clientela di beneficiare a sua volta dei tassi più elevati. A febbraio, ad esempio, un’analisi di Comparis ha mostrato che la remunerazione dei conti di risparmio privati in quel periodo oscillava tra lo 0,25 e il 2% − e in alcuni casi era superiore.

Inoltre, secondo i dati dell’UST le commissioni nel settore degli investimenti hanno subito un nuovo aumento netto medio dell’11,6%. «In questo modo gli istituti finanziari non solo beneficiano finanziariamente ritardando l’incremento degli interessi di risparmio, ma stanno anche aumentando le commissioni bancarie», avverte l’esperto Comparis.

I consumatori devono anche pagare di più per l’abbigliamento per bambini: ad agosto i prezzi sono aumentati del 5,4% (luglio: -7%).

Tra i cinque prodotti che più di tutti hanno subito un rincaro figurano anche il carburante (+4,9%), il vino bianco (+4,4%) e gli accessori per l’abbigliamento (+4,1%).

Il maggior calo dei prezzi rispetto al mese precedente

Ad agosto si è assistito a un calo dei prezzi di alcuni prodotti. Ad esempio, i prezzi della categoria «altri servizi per il trasporto individuale» sono diminuiti del 17,9% rispetto a luglio. Ciò include le tariffe di parcheggio, veicoli privati e lezioni di guida, nonché il noleggio di mezzi di trasporto privati e l’affitto di parcheggi permanenti. Solo i prezzi dei mezzi di trasporto privati, come le auto a noleggio, si sono dimezzati dopo la stagione delle vacanze, mentre i prezzi delle altre voci sono rimasti invariati. Anche il trasporto aereo è diventato ancora una volta più economico (-6,9%) e lo stesso vale per il settore paralberghiero, che include case vacanze e campeggi (-3,7%). «Questa diminuzione dei prezzi è dovuta agli effetti stagionali. Dopo il coronavirus, infatti, sono aumentati perché i consumatori hanno ricominciato a viaggiare. A trarne vantaggio sono soprattutto i passeggeri che optano per offerte last minute e quelli con maggiore flessibilità», spiega Renkert.

Inoltre, sono diminuiti i prezzi dei succhi di frutta e verdura (-5,1%) e dei gelati (-2,8%).

In Svizzera l’inflazione è molto contenuta rispetto al resto d’Europa

Dando un’occhiata oltre confine si nota che il rincaro in Svizzera su base annua è più contenuto rispetto all’eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, negli ultimi 12 mesi i prezzi nella zona euro sono cresciuti del 5,3%. Ad agosto il tasso di inflazione era dello 0,6%.

A percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli

Negli ultimi 12 mesi il rincaro più alto è stato registrato nelle economie domestiche composte da una sola persona di età pari o superiore a 65 anni, che attualmente percepiscono un tasso di rincaro del 2% rispetto all’anno scorso.

Per questa categoria di popolazione, anche ad agosto la vita è diventata ancora più costosa rispetto al mese precedente (+0,1%).

In percentuale, considerando la tipologia di economia domestica, sono quelle composte da una sola persona con meno di 65 anni a essere meno toccate dal rincaro. Con 107 punti, l’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi da questa categoria di popolazione è stata dell’1,4%.

L’inflazione è percepita soprattutto dalle fasce di reddito più basse

Considerando il reddito, rispetto allo scorso anno il costo della vita è cresciuto soprattutto per la fascia di reddito più bassa. L’indice dei prezzi al consumo per questa categoria è salito dell’1,8%. In agosto il rincaro è rimasto invariato.

La fascia di reddito medio-alta è stata la meno colpita dal rincaro. Rispetto all’anno scorso, i prezzi per questa categoria sono aumentati dell’1,5%. Lo scorso mese i prezzi dei beni consumati dalla fascia di reddito medio-alta sono diminuiti dello 0,6%.

Il rincaro più alto è nella Svizzera tedesca e romancia

Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca e la Svizzera romancia hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento dell’1,7%. Ad agosto il livello dei prezzi è sceso dello 0,4%.

Il rincaro più basso rispetto allo scorso anno è stato percepito nella Svizzera italiana (+1,4%). Rispetto al mese precedente, ad agosto il costo della vita è diminuito dello 0,8%.

* Indice dei prezzi al consumo di Comparis

L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) misura l’andamento dei prezzi sulla base di un paniere rappresentativo di circa 1’050 beni e servizi. Una continua diminuzione del potere d’acquisto o un aumento del livello medio dei prezzi sono sintomi di inflazione. L’IPC comprende 12 categorie principali, tra cui investimenti a lungo termine e affitti. Non sono tuttavia considerate grandi voci di spesa come i premi delle assicurazioni sociali o le imposte dirette. L’IPC non rispecchia quindi l’effettivo rincaro percepito dai consumatori.

L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), mostra l’inflazione realmente percepita rimuovendo i dati IPC relativi agli affitti e ai beni durevoli come auto e mobili. Vengono inoltre presi esplicitamente in considerazione singole tipologie di economie domestiche, fasce di reddito e regioni linguistiche. Viene anche fatto un confronto dei prezzi su 20 anni e vengono effettuati calcoli propri per singoli gruppi di prodotti (*). Se le cifre al di fuori delle categorie economie domestiche, fasce di reddito e regioni linguistiche non sono contrassegnate con un asterisco, significa che i dati provengono dall’IPC, che viene calcolato dall’Ufficio federale di statistica (UFS).

La base di dati per l’indice dei prezzi al consumo di Comparis è costituita dall’indice nazionale dei prezzi al consumo ( IPC) e dall’indagine sul budget delle economie domestiche (IBED). Le ponderazioni per i nuovi indici dei prezzi si basano sull’ IBED. Successivamente, vengono calcolati gli indici di Laspeyres a catena con le serie di prezzi dell’IPC. La base dell’indice è dicembre 2017 (corrisponde al 100%).

Maggiori informazioni

Dirk Renkert 
esperto di finanze
telefono: 044 360 53 91
e-mail:  media@comparis.ch
 comparis.ch/hypoplus

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