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Eidg. Departement des Innern (EDI)

Rapporto sulla procedura di consultazione Disegno di legge sull'armonizzazione dei registri accolto positivamente

(ots)

Il disegno di legge sull'armonizzazione dei registri degli abitanti e di altri registri di persone ha suscitato ampi consensi da parte dei Cantoni, dei partiti, delle organizzazioni e degli altri gruppi d'interesse. Oggi il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione e incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di elaborare il messaggio da sottoporre alle Camere federali nell'autunno del 2004.

Con questo disegno, la Confederazione concretizza l'art. 65 della 
Costituzione federale, che prevede l'armonizzazione e il 
coordinamento, per scopi statistici, dei registri cantonali e 
comunali degli abitanti, nonché dei grandi registri di persone della 
Confederazione. Dovrebbe così essere possibile, in particolare, una 
sostanziale semplificazione delle statistiche demografiche e dei 
censimenti della popolazione, a partire dal 2010.
Nel complesso, il disegno è stato accolto molto favorevolmente 
nell'ambito della procedura di consultazione. Sono condivise in 
particolare le disposizioni relative allo scambio elettronico di 
dati tra i registri, ad esempio in caso di trasferimento in un altro 
Comune. Il conseguente miglioramento della qualità dei dati andrà a 
beneficio non solo dei responsabili degli uffici cantonali e 
comunali di controllo degli abitanti, ma anche dei cittadini. I 
partecipanti alla consultazione apprezzano anche l'enumerazione 
nella legge delle caratteristiche che devono essere armonizzate 
obbligatoriamente e la regolamentazione unitaria dell'obbligo di 
informare.
La maggior parte dei partecipanti approva l'introduzione delle nuove 
caratteristiche "identificatore dell'abitazione" ed "economia 
domestica d'appartenenza" nei registri degli abitanti. Certi 
sottolineano tuttavia le difficoltà che potrebbe suscitare la 
gestione di dati del genere. Le chiese e la maggior parte dei 
Cantoni che si sono espressi sulla caratteristica "appartenenza a 
una chiesa nazionale" hanno auspicato la sua introduzione 
nell'elenco delle caratteristiche obbligatorie.
L'introduzione di un identificatore personale federale è approvata 
dalla maggioranza dei partecipanti, che riconoscono la necessità di 
un'identificazione univoca delle persone nell'era della società 
dell'informazione. Secondo un'ampia maggioranza dei partecipanti, 
questo identificatore non dovrebbe essere limitato unicamente a fini 
statistici, ma semplificare anche l'esecuzione dei compiti 
amministrativi quotidiani.
I servizi cantonali di protezione dei dati e alcuni Cantoni sono 
però contrari all'introduzione di un identificatore personale 
federale. Mettono in guardia in particolare contro il rischio di un 
collegamento illecito tra i dati dei registri. Alcuni partecipanti 
sottolineano anche l'importanza di informare gli interessati in caso 
di trasferimento dei dati, in modo da consentire loro di esercitare 
il diritto di controllo e correzione.
Varie obiezioni e proposte dei partecipanti sono già confluite nel 
processo legislativo in corso. Dalla procedura di consultazione è 
emerso che, in concomitanza con il disegno di legge 
sull'armonizzazione, alle Camere federali dovrebbe essere presentato 
un disegno di legge distinto sugli identificatori personali. Per 
semplificare lo scambio di dati tra i registri, il Consiglio 
federale non propone infatti più un identificatore personale 
federale universale, ma degli identificatori delle persone 
settoriali (SPIN), gestiti da un server d'identificazione centrale.
DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO
Servizio stampa e informazione
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: 
Werner Haug, vicedirettore, Ufficio federale di statistica
Tel. 032 713 66 85

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