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Comparis: il Barometro Ipoteche nel primo trimestre 2011 - L'inizio della fine degli interessi più convenienti

12.04.2011 – 08:13

Zürich (ots)

Informazione: i grafici "Titolo grafico" possono essere scaricati gratuitamente in formato pdf su: http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4

L'aumento strisciante dei tassi d'interesse ipotecari si è protratto nel primo trimestre del 2011. Questo è quanto emerge dal Barometro Ipoteche del servizio di confronto internet comparis.ch. L'aumento degli interessi ha portato a ridurre in modo sensibile la domanda di ipoteche a tasso fisso di lunga durata.

Nel primo trimestre del 2011 i tassi d'interesse ipotecari sono sensibilmente aumentati. Soprattutto le ipoteche a tasso fisso di lunga durata sono in media rincarate rispetto al trimestre precedente. Per le ipoteche a tasso fisso della durata di 5 anni nel primo trimestre del 2011 il tasso d'interesse ammontava ad esempio al 2,4 per cento, ovvero mediamente a 0,3 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente. Per le ipoteche a tasso fisso della durata di 10 anni si è verificato un aumento della stessa entità: i tassi di riferimento sono aumentati in media dal 2,9 al 3,2 per cento. Questi sono i dati rilevati dal Barometro Ipoteche del servizio di confronto internet comparis.ch, pubblicato a scadenza trimestrale.

L'aumento delle ipoteche a tasso fisso della durata di un anno é risultato leggermente inferiore. Queste sono aumentate in media soltanto dello 0,1 per cento arrivando a costare l'1,6 per cento. L'interesse per le ipoteche a tasso variabile è rimasto al 2,7 per cento come durante il trimestre precedente (Grafico 1). A causa dell'aumento degli interessi la curva dei tassi d'interesse si è spostata leggermente verso l'alto (Grafico 2).

Nonostante l'aumento dei tassi d'interesse, a lungo termine risulta ancora molto conveniente finanziare l'acquisto di una casa con un'ipoteca. «Anche se i tassi sono ora leggermente più elevati, non vi è motivo per lamentarsi. Nel 2001 ad esempio per un'ipoteca a tasso fisso di 5 anni l'interesse arrivava quasi al 5 per cento e all'inizio degli anni '90 addirittura al 9%», afferma Martin Scherrer, esperto di banche presso il servizio di confronto internet comparis.ch. «Naturalmente si parla di molto tempo fa, d'altro canto è però passato anche molto tempo dall'ultima volta in cui il mondo economico e i mercati finanziari sono stati così scossi».

Le ipoteche a tasso fisso: una certezza Anche nel primo trimestre del 2011 le ipoteche a tasso fisso si sono dimostrate essere la forma di finanziamento preferita per l'acquisto di un'abitazione. Sulla Borsa Ipoteche la domanda di ipoteche a tasso fisso ammontava all'80 per cento delle richieste. Nel trimestre precedente la percentuale arrivava all'84 per cento. «Il successo delle ipoteche a tasso fisso è duraturo perché il prodotto è davvero semplice. Basta fissare un tasso d'interesse e questo resta valido per tutta la durata dell'ipoteca. E non ci sono sorprese», commenta l'esperto di banche Scherrer. L'attrattiva delle ipoteche variabili continua a restare bassa, la domanda è del 2%, e anche le ipoteche Libor entusiasmano poco: durante il primo trimestre del 2011 hanno registrato una modesta domanda del 7 per cento. L'11% dei richiedenti ha invece optato per un'ipoteca con modello speciale (Grafico 3).

La soglia psicologica del 3 per cento Per quanto riguarda le ipoteche a tasso fisso anche nel primo trimestre del 2011 le più amate sono state quelle a lungo termine. Tuttavia, nella domanda si fa sentire chiaramente l'aumento dei tassi: ora soltanto il 63 per cento dei proprietari di immobili ha mostrato interesse per ipoteche di durata compresa tra 7 e 10 anni. Questo corrisponde a una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto all'ultimo trimestre del 2010. A discapito delle ipoteche a tasso fisso di lunga durata hanno guadagnato terreno quelle con durata breve (da 1 a 3 anni) e media (da 4 a 6 anni), la cui domanda è salita rispettivamente dal 4 al 7 per cento e dal 26 al 30 per cento (Grafico 4).

Per quanto riguarda le ipoteche a tasso fisso anche nel primo trimestre del 2011 le più amate sono state quelle a lungo termine. Tuttavia, nella domanda si fa sentire chiaramente l'aumento dei tassi: ora soltanto il 63 per cento dei proprietari di immobili ha mostrato interesse per ipoteche di durata compresa tra 7 e 10 anni. Questo corrisponde a una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto all'ultimo trimestre del 2010. A discapito delle ipoteche a tasso fisso di lunga durata hanno guadagnato terreno quelle con durata breve (da 1 a 3 anni) e media (da 4 a 6 anni), la cui domanda è salita rispettivamente dal 4 al 7 per cento e dal 26 al 30 per cento (Grafico 4).

Se la richiesta di ipoteche a lungo termine diminuisce, anche la durata media richiesta per le ipoteche a tasso fisso si riduce. Dopo il record di 8,2 anni raggiunto nel quarto trimestre, nel primo del 2011 la durata media è scesa a 7,8 anni. «Alla luce di un confronto di molti anni si tratta pur sempre di una lunga durata», spiega Scherrer facendo anche presente che dall'inizio delle rilevazioni di comparis.ch questo è il terzo valore più alto.

Dati su cui si basa comparis.ch I dati sui tassi d'interesse nonché sulla curva dei tassi si basano sui tassi indicativi di circa 65 istituti di credito, quotidianamente aggiornati e pubblicati nella panoramica dei tassi di comparis.ch. Per le durate richieste vengono analizzate le domande di finanziamento piazzate nella Borsa Ipoteche di comparis.ch dalle persone interessate a un credito immobiliare. Queste ricevono dagli istituti finanziari offerte elaborate su misura. Dall'esperienza finora raccolta emerge che, nella maggior parte dei casi, i tassi d'interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi ufficiali indicativi.

Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato a inizio luglio 2011.

Kontakt:

Martin Scherrer
Esperto di banche
Telefono: 044 360 34 00
E-mail: media@comparis.ch
http://it.comparis.ch/hypotheken

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