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Sondaggio nazionale sul phishing e sulle frodi con carte di pagamento: un terzo delle vittime non sa cosa sia successo!

Sondaggio nazionale sul phishing e sulle frodi con carte di pagamento: un terzo delle vittime non sa cosa sia successo!
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Zurigo (ots)

In occasione dell'odierno "Convegno nazionale Card Security" è stato presentato il primo sondaggio condotto da Card Security su scala nazionale sul tema del phishing e della sicurezza delle carte di pagamento, dal quale è emerso che la popolazione svizzera è indubbiamente consapevole delle frodi correlate al phishing. Tuttavia, un terzo delle vittime di tali frodi non sa proprio cosa sia successo. Il sondaggio ha evidenziato soprattutto una cosa: i titolari di carte di pagamento si aspettano che la loro banca li informi su come possano tutelarsi dalle frodi con carte di pagamento. L'iniziativa di prevenzione di Card Security punta proprio su questo aspetto: la polizia, le società emittenti carte di pagamento e le banche si alleano per contrastare tale tipologia di frodi.

Secondo un sondaggio nazionale condotto da gfs.bern su incarico di Card Security, pubblicato oggi, il 99 per cento della popolazione svizzera con più di 16 anni possiede una o più carte di debito e/o di credito. È pertanto molto importante che l'uso di tali mezzi di pagamento sia sicuro. Molti titolari di carte di credito e di debito non sanno come proteggersi in modo ottimale nell'eventualità di una truffa e quali sono le loro responsabilità.

Gli attacchi di phishing rappresentano il maggiore pericolo

Le carte di credito e di debito sono uno dei mezzi di pagamento più collaudati e più usati, oltre ai contanti. Non manca neppure l'esperienza nella lotta contro le frodi con carte di pagamento. Con le possibilità dello shopping online, negli ultimi anni le frodi con carte di pagamento si sono decisamente spostate in rete, mentre non si verificano quasi più casi di skimming e altre frodi fisiche con le carte di pagamento. Le società emittenti carte di pagamento hanno affinato i propri sistemi tecnici adeguandoli alle nuove circostanze, e ora presentano uno standard di sicurezza molto elevato. La maggior parte delle frodi può essere scoperta tempestivamente o prevenuta.

La situazione diventa più impegnativa nel caso di attacchi di phishing. Questi ultimi sono aumentati massicciamente negli scorsi anni con tutti i mezzi di pagamento digitali (+56% rispetto all'anno precedente secondo le statistiche sulla criminalità 2024 pubblicate dalla polizia). In questi casi i malfattori si rivolgono direttamente alle proprie vittime contattandole per e-mail, SMS, WhatsApp o attraverso altri canali di comunicazione. Con stratagemmi sempre più raffinati e sempre nuovi riescono a carpire dati confidenziali come i codici CVV o CVC, i codici di autenticazione (p. es. il codice PIN), i numeri di carta ecc. oppure a indurre le loro vittime ad approvare un pagamento. Le vittime vengono raggirate deliberatamente e forniscono tali informazioni volontariamente.

La prevenzione deve essere semplice

Secondo il sondaggio rappresentativo di Card Security pubblicato oggi, il 16 per cento dei titolari di carte di pagamento è già rimasto vittima almeno una volta di una frode di questo tipo. Il 41 per cento degli interpellati ha dichiarato di essere stato informato dalla banca o dalla società emittente la carta di pagamento in merito a transazioni sospette.

Card Security - un'iniziativa di prevenzione della polizia e delle società emittenti carte di pagamento - informa da oltre dieci anni sul tema delle frodi con carte di pagamento. Dal 2020 vengono inoltre lanciate ogni anno campagne di prevenzione su scala nazionale. Renato Pizolli, ufficiale responsabile del servizio comunicazione, media e prevenzione presso la Polizia Cantonale del Canton Ticino, ha un'opinione ben precisa in merito: "La prevenzione funziona soltanto se i messaggi sono semplici, periodici e vengono trasmessi dal maggior numero possibile di partner interessati. Rileviamo che molte vittime spesso non sanno neppure cosa abbiano sbagliato e quale responsabilità abbiano nel gestire i propri dati".

Lo conferma anche il sondaggio pubblicato oggi: il 33 per cento delle vittime di una frode con carte di pagamento dichiara di non sapere come sia potuto accadere un evento negativo e un altro 38 per cento presume che i dati della propria carta siano stati trafugati e utilizzati a sua insaputa. "Spesso le vittime non sanno neppure di avere svelato i propri dati oppure di avere confermato di persona una transazione", continua Renato Pizolli. "È proprio su questo che dobbiamo far leva. L'anello più debole nella catena di una transazione finanziaria siamo noi uomini. I titolari di carte di pagamento devono pertanto essere consapevoli di avere un obbligo di diligenza e di come possono rispettarlo".

Chi deve fare prevenzione?

Il sondaggio di Card Security ha evidenziato che gli utenti delle carte di pagamento prestano la massima attenzione ai messaggi di prevenzione della loro banca. "Le campagne di Card Security hanno per mittente la polizia, tuttavia già da tempo quest'ultima le diffonde in collaborazione con le società emittenti carte di pagamento e con molte banche", spiega Pizolli. Con la fondazione dell'associazione Card Security nel marzo del 2025 si sono aperte ulteriori possibilità per coinvolgere un numero ancora maggiore di banche nel lavoro di prevenzione di Card Security. "Non è opportuno che ogni istituto finanziario informi separatamente sulle frodi con carte di pagamento e sul phishing. Perché crea confusione. È più efficace adottare la strategia preventiva: un interesse comune, una voce comune", prosegue Pizolli. Spesso chi usa le carte di pagamento è titolare di diverse carte di debito e di credito presso vari istituti finanziari. Un lavoro di prevenzione unitario e a tappeto in tutta la Svizzera contribuisce a veicolare e consolidare meglio i messaggi.

Acquisti sicuri con LINDA

"Noi di Card Security intendiamo fornire ai titolari di carte di pagamento solo poche e semplici regole, con le quali possano riconoscere e impedire quasi sempre una frode", ribadisce Renato Pizolli.

Il motto della campagna di Card Security di quest'anno è: "LINDA lo sgama!" Protagonista della campagna è la pescatrice LINDA che aiuta i titolari di carte di pagamento a proteggersi dalle frodi. Ogni lettera del nome LINDA è sinonimo di una frase promemoria con cui è possibile impedire il phishing. Maggiori informazioni al riguardo si trovano sul sito: www.card-security.ch

Chi si assume i danni?

Dal sondaggio di Card Security emerge chiaramente che la maggior parte dei titolari di carte di pagamento sono assolutamente consapevoli che, in caso di violazione dell'obbligo di diligenza, debbano rispondere del danno subito. Il 71 per cento degli interpellati dice di essere in chiaro in proposito e il 18 per cento lo è per lo meno in parte. "È come per la guida dell'auto: anche al volante il conducente è responsabile di ciò che fa e in caso di incidente non può scaricare il danno sul fabbricante dell'auto", aggiunge Pizolli. Le società emittenti carte di pagamento sono in linea di massima sempre responsabili purché non venga violato l'obbligo di diligenza per colpa grave.

È importante il networking tra gli specialisti

All'odierno Convegno nazionale di Card Security gli esperti e le esperte hanno discusso questi e altri temi. Circa 160 esperti ed esperte della Confederazione, della polizia, delle banche e delle società emittenti carte di pagamento si sono scambiati in merito alle questioni del phishing e della sicurezza delle carte. "Questa piattaforma è preziosissima", continua Pizolli. "Qui si tratta di condividere nuovi sviluppi all'interno del settore, illustrare le tendenze internazionali e continuare a rafforzare l'importanza del lavoro di prevenzione. Siamo in grado di contrastare i malfattori solo unendo le nostre forze. Questa collaborazione tra la polizia e il mondo della finanza è unica, funziona perfettamente ed è una promessa per il futuro".

Contatto:

Renato Pizolli, ufficiale responsabile del servizio comunicazione, media e prevenzione presso la Polizia Cantonale del Canton Ticino
Telefono: +41 91 814 67 42
E-mail: renato.pizolli@polca.ti.ch