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Ricerca ZHAW: Il consumo di tabacco costa alla Svizzera almeno 5 miliardi di franchi all'anno

Bern (ots)

Il consumo di tabacco in Svizzera comporta spese mediche che ammontano a 3 miliardi di franchi ogni anno. E inoltre determina per l'economia perdite di produzione di almeno 2 miliardi di franchi a causa di malattie e decessi. Lo dimostra una nuova ricerca dell'Università di Scienze Applicate Zurigo ZHAW. Nel complesso, il consumo di tabacco è responsabile del 10 percento della perdita di anni di vita e di qualità della vita a causa di malattie e morte.

L'Istituto di Winterthur per l'economia sanitaria dell'Università di Scienze Applicate Zurigo (ZHAW), ha calcolato, su incarico dell'Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo, l'aggravio di malattie in Svizzera (Burden of Disease in inglese) dovute al consumo di tabacco. Il calcolo, basato a mo' di esempio per l'anno 2015, si basa su quattro cifre chiave: Il numero di decessi, gli anni di vita persi e la perdita di qualità della vita a causa di malattia e morte, le spese mediche direttamente connesse e le perdite di produttività economica.

Costi di almeno 5 miliardi di franchi ogni anno

Il consumo di tabacco nell'anno 2015 ha causato spese mediche dirette di 3 miliardi di franchi. Sono questi i costi sostenuti per la cura delle malattie causate dal tabacco. Per la cura di tumori 1,2 miliardi di franchi, per le malattie cardiovascolari 1 miliardo di franchi e per le malattie polmonari e respiratorie per 0,7 miliardi di franchi. Questi 3 miliardi di franchi corrispondono al 3,9 per cento della spesa sanitaria totale della Svizzera nel 2015 (tutte spese dell'assicurazione sanitaria obbligatoria e dei costi sanitari privati).

Le perdite di produzione dovute al consumo di tabacco ammontavano a 2 miliardi di franchi. Sono la conseguenza di assenze temporanee per malattia o assenze permanenti per invalidità o morte prima della pensione.

Il consumo di tabacchi è la causa del 10 percento di anni di vita sana perduti

Inoltre, il consumo di tabacco causa costi derivanti da decessi prematuri e da sofferenze a volte di lunga durata a causa di malattie. È difficile misurare questi costi in franchi. Per rendere afferrabile il costo del consumo di tabacco, la ricerca utilizza i cosiddetti «Disability-adjusted life years» (attesa di vita corretta per disabilità DALY): una misura comunemente utilizzata in medicina ed economia della salute per determinare l'importanza delle malattie nella società. I DALY esprimono gli anni di vita e la qualità della vita che vanno persi in una società a causa di malattia, invalidità o morte prematura (cfr. riquadro p.5).

Per l'anno 2015 la ricerca ha calcolato 208.999 DALY quale conseguenza diretta del consumo di tabacco. Altrimenti detto: nel 2015 il consumo di tabacco ha fatto perdere alla popolazione svizzera oltre 200 000 anni di vita sana. Confrontando: nello stesso anno tutte le malattie complessivamente hanno causato 2.053.753 DALY. Il consumo di tabacco è stato quindi responsabile del 10,2 percento di tutti gli anni di vita persi o peggiorati per morte e sofferenze provocate da malattie.

Le autrici e gli autori della ricerca sottolineano che sia i costi diretti che quelli immateriali sono stime prudenti che tendono a sottovalutare il peso della malattia. La ricerca comprende solo malattie correlate al tabacco per le quali è stato dimostrato un chiaro nesso causale. Inoltre, la ricerca si limita solo al fumo di tabacco e non prende in considerazione altri usi del tabacco e della nicotina come lo snus, i prodotti a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche, o il fumo passivo o le conseguenze del fumo durante la gravidanza. Inoltre, per alcune malattie non erano disponibili informazioni sui costi medici diretti e/o sulle perdite di produzione.

9'535 decessi all'anno causati dal fumo

Nel 2015 in Svizzera sono decedute 9.535 persone a causa del consumo di tabacco. Il che corrisponde al 14,1 percento di tutti i decessi in quell'anno. Quasi due terzi (64%) delle morti per tabagismo riguardavano uomini, un terzo donne (36%). La maggioranza relativa dei decessi per tabacco è dovuta a tumori (44%), seguita da malattie cardiovascolari (35%) e da malattie polmonari e respiratorie (21%). Per un confronto: nello stesso anno sono morte 253 persone per incidenti stradali e 2500 per l'annuale epidemia di influenza.

Allarmante accumularsi di varie cause di morte tra fumatrici e fumatori

La ricerca si basa su un ampio e dettagliato materiale di dati raccolti in ventiquattro anni. Questi dati mostrano qualcosa di allarmante: I fumatori dai 35 ai 54 anni muoiono 14 volte più spesso per cancro ai polmoni rispetto agli uomini della stessa età che non hanno mai fumato. Fino alla fascia di età dei fumatori di 65-74 anni, questo rapporto aumenta di 28 volte. Per le donne, le cifre sono solo leggermente inferiori: 13 volte (35-54 anni) e 24 volte (65-75 anni).

Anche nel caso di altre malattie, il rischio di mortalità dei fumatori in rapporto ai non fumatori è almeno il doppio in quasi tutte le fasce di età, ad esempio per la restrizione delle arterie coronariche (cardiopatia ischemica) o per altre malattie tumorali e cardiache. Il triste primato lo detiene la BPCO, malattia polmonare e delle vie respiratorie: Le fumatrici tra i 65 e i 74 anni di età muoiono 39 volte più spesso dalla BPCO rispetto alle donne di questa fascia di età che non hanno mai fumato.

Il fumo è il principale fattore di rischio per molte malattie cardiache e polmonari. Il risultato è che ben oltre l´80 per cento di tutti i tumori polmonari negli uomini dai 35 anni in su sono una conseguenza diretta del fumo. Un quadro simile si riscontra nella malattia polmonare e delle vie respiratorie, BPCO. Per questa malattia, negli uomini dai 55 anni in su ben oltre l'80 per cento di tutti i casi è causato dal fumo.

Che valga la pena di smettere di fumare lo dimostrano i dati sulle percentuali di rischio di mortalità degli ex fumatori. Il loro rischio di morire a causa delle malattie causate dal tabacco che sono state analizzate è notevolmente inferiore a quello dei fumatori. Per gli ex fumatori dai 35 ai 54 anni, il rischio di morire di cancro ai polmoni è 4 volte superiore a quello degli uomini che non hanno mai fumato (per i fumatori: 14 volte superiore).

Previsione dei decessi legati al tabacco fino al 2050

Nella seconda parte della ricerca, le autrici e gli autori hanno tentato di proiettarsi verso l'anno 2050. In una prima previsione, hanno calcolato l'evoluzione finora registrata dei decessi legati al tabacco. Il risultato entro il 2050 è un leggero aumento percentuale dei decessi per tabacco tra le donne e una diminuzione percentuale tra gli uomini In una seconda previsione, essi determinano i decessi per tabagismo nel 2050 ipotizzando una diffusione del fumo invariata rispetto ad oggi. Il risultato di questa previsione è un aumento dei decessi legati al tabacco dai circa 9.500 oggi agli oltre 13.500 nel 2050, a causa della prevedibile crescita demografica.

Occorre notare che la prevalenza del fumo negli uomini negli ultimi vent'anni deve essere suddivisa in due fasi: in una prima fase, si è registrato un calo significativo della percentuale di fumatori, seguito da una seconda fase, in corso dal 2007, in cui la percentuale rimane stabile ad un livello elevato e non diminuisce ulteriormente. La tendenza al ribasso per l'intero periodo degli ultimi 20 anni continua nella prima previsione, ma non è convincente (non plausibile).

Riduzione del fumo come massima priorità della politica sanitaria

Per le autrici e gli autori della ricerca, la riduzione del fumo ha la massima priorità per migliorare la salute della popolazione svizzera. Nelle loro conclusioni, raccomandano provvedimenti per ridurre la diffusione del fumo. Essi raccomandano inoltre che l'efficacia e il rapporto costo-efficacia di queste misure siano esaminati in future ricerche.

Il costo in malattie del consumo di tabacco in Svizzera: Stima per il 2015 e previsione fino al 2050 La ricerca dell'Università di Scienze Applicate Zurigo ZHAW si può scaricare in tedesco da: http://ots.ch/OSHTuX

Contatto:

Per qualsiasi domanda, si rivolga a:

Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo:
Wolfgang Kweitel, manager comunicazione politica, 031 599 10 20,
wolfgang.kweitel@at-schweiz.ch

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