bonus.ch, assicurazione malattia: in Svizzera italiana, due terzi della popolazione prevedono di cambiare cassa per il 2026
Losanna (ots)
Il 21% di chi risiede in Svizzera italiana ha cambiato cassa malati nel 2025. E la tendenza, in questa regione linguistica, è in accelerazione: per il 2026, il 66% della popolazione prevede una disdetta, anticipando già un altro importante aumento dei premi. Ma non basta: il 46% si dichiara pronto a rinunciare all'obbligo di assicurazione malattia.
Ormai dal 2009, il portale di comparazione online bonus.ch offre ogni anno alla popolazione svizzera la possibilità di esprimere la propria opinione sul tema dell'assicurazione malattia. Nello scorso mese di maggio, oltre 4.500 persone hanno risposto all'indagine di soddisfazione e hanno valutato il loro assicuratore sui punti seguenti: aumento dei premi, chiarezza delle informazioni fornite dalla cassa malati, gestione delle prestazioni e servizio clienti. Le risposte sono state convertite in un punteggio su una scala di valutazione crescente, da 1 a 6.
Tra il 2023 e il 2025, 53% in totale di passaggi a una nuova cassa malati
Nel 2023, quando i premi malattia erano aumentati in media del 6.6%, il 19% della popolazione svizzera si era rivolto a una nuova compagnia. L'anno scorso, di fronte a un aumento storico - ben l'8.7% -, il tasso di persone che hanno cambiato cassa malati è stato del 17%. Anche per il 2025, il 17% della popolazione assicurata ha voltato le spalle alla propria compagnia, in reazione all'aumento del 6.0%.
Svizzera italiana: oltre una persona su cinque ha lasciato la propria cassa malati
Negli ultimi due anni, il Ticino è stato il cantone più colpito dall'aumento dei premi malattia, con un incremento medio del 10.5%. Non sorprende quindi che il tasso di cambiamento più elevato sia stato registrato nella Svizzera italiana (21%), mentre nella Svizzera tedesca e nella Svizzera romanda ha raggiunto il 17%.
I 50-59enni in testa per numero di disdette: una persona su quattro si è decisa a cambiare
I/le cinquantenni registrano il tasso di cambiamento più elevato del Paese (25%). Al contrario, gli assicurati e le assicurate di 80 anni e oltre rimangono in gran parte fedeli alla loro cassa (a cambiare è solo il 13%).
L'83% delle richieste di offerta è motivato dalla ricerca di un risparmio
Anno dopo anno, i dati lo confermano: l'andamento dei premi influenza fortemente la fedeltà degli assicurati. Secondo l'analisi di bonus.ch, l'83% degli utenti e delle utenti online che hanno richiesto una nuova offerta di assicurazione malattia cita il desiderio di risparmiare come motivazione principale. Solo il 5% dichiara di rivolgersi altrove per insoddisfazione nei confronti della propria cassa malati.
Una persona su tre è pronta a cambiare cassa malati per il 2026
Lo scorso maggio, quando l'aumento stimato dei premi malattia era compreso tra il 4% e il 6%, quasi un terzo di chi ha risposto al sondaggio di bonus.ch prevedeva di disdire il contratto e cambiare compagnia per il 2026.
In Svizzera italiana, due terzi delle persone assicurate prevedono di lasciare la cassa malati nel 2026
Esiste una forte disparità regionale nell'intenzione di cambiare cassa malati. La Svizzera italiana appare in chiaro contrasto con il sistema attuale, con un numero record del 66% di persone che dichiarano l'intenzione di optare per una nuova compagnia. La Svizzera tedesca mostra la maggiore inerzia al cambiamento, con più di 8 persone su 10 che non prevedono di disdire la propria assicurazione. In Svizzera romanda, infine, a prevedere di rivolgersi a un altro fornitore di servizi per il 2026 è il 32% di chi ha risposto al sondaggio.
L'85% delle persone di età pari o superiore a 80 anni intende rimanere fedele al proprio assicuratore
L'intenzione di cambiare varia notevolmente a seconda dell'età. L'85% degli/delle ottantenni e ultraottantenni dichiara di voler mantenere la stessa cassa malati nonostante il forte aumento dei premi previsto per il 2026. Al contrario, questa percentuale scende al 36% nella fascia di età compresa tra i 40 e i 49 anni.
Il 30% della popolazione svizzera è disposto a rinunciare all'obbligo di assicurazione malattia
L'anno scorso, bonus.ch ha condotto un sondaggio tra la popolazione svizzera sull'idea di una cassa malati unica per cantone. In un contesto di forti aumenti dei premi malattia, il 76% del campione intervistato ha risposto favorevolmente. Nel 2025, il portale di confronto online si è interessato a un altro modo per riformare l'attuale sistema sanitario, chiedendo se le persone sarebbero disposte a rinunciare all'obbligo di avere un'assicurazione sanitaria (libera scelta di assicurarsi o meno). Il risultato: quasi un terzo del campione ha risposto affermativamente.
Nelle regioni italofone, quasi una persona assicurata su due mette in discussione la legittimità dell'obbligo di assicurazione malattia
La Svizzera italiana si distingue nettamente: quasi la metà (46%) della popolazione di questa regione sarebbe disposta a mettere in discussione il principio stesso dell'assicurazione malattia obbligatoria. La Svizzera romanda (27%) e la Svizzera tedesca (29%) mostrano un'adesione più forte al sistema attuale, con meno di un terzo di chi ha risposto al sondaggio favorevole a un suo abbandono.
Ridurre i premi dell'assicurazione malattia: la popolazione svizzera punta sul ritorno del medico di base
Intervistata dal comparatore bonus.ch, la popolazione svizzera è stata invitata a indicare l'unica misura che accetterebbe per ridurre il premio dell'assicurazione malattia. Risultato: più di un terzo di chi ha risposto (36%) opta per il modello del tipo "medico di famiglia" come primo punto di accesso alle cure, relegando in secondo piano il ricorso diretto agli specialisti.
Dietro questa soluzione, più pragmatica, si piazzano le altre scelte: solo l'11% accetterebbe l'aumento della franchigia, il 10% prenderebbe in considerazione una consultazione prioritaria presso un farmacista autorizzato, il 9% opterebbe per la chiusura di alcuni ospedali, il 6% accetterebbe una riduzione delle prestazioni e il 4% sceglierebbe un aumento dell'aliquota percentuale. Un dato significativo: quasi un quarto delle persone interrogate (23%) rifiuta qualsiasi misura di riduzione proposta.
In Svizzera italiana, più di un quarto della popolazione non intende scendere a compromessi
In Romandia, l'adesione al modello del medico di base in prima linea è particolarmente forte, con il 40% del campione che la considera una misura prioritaria, contro il 32% nella Svizzera tedesca e nella Svizzera italiana. Ed è proprio in Svizzera italiana che la riluttanza a scendere a compromessi è più marcata: il 27% tra assicurati e assicurate rifiuta qualsiasi misura, contro il 25% in Svizzera romanda e il 20% in Svizzera tedesca.
Quasi la metà della popolazione svizzera non è soddisfatta dell'attuale franchigia minima
Il Consiglio nazionale ha recentemente approvato l'aumento della franchigia minima per gli adulti nell'ambito dell'assicurazione malattia di base. bonus.ch ha colto l'occasione per chiedere agli assicurati e alle assicurate quale sia, secondo loro, l'importo ideale della franchigia minima.
Prima constatazione: il 51% del campione è d'accordo con l'attuale franchigia di CHF 300.-, mentre il 35% sarebbe favorevole a una franchigia più alta e solo il 14% preferirebbe una franchigia più bassa.
Più di uno su cinque tra gli assicurati e le assicurate della Svizzera italiana accetterebbe una franchigia inferiore a CHF 300.-
Il 45% delle persone assicurate in Svizzera italiana è soddisfatto dell'attuale franchigia minima (contro il 51% e il 52% rispettivamente nella Svizzera tedesca e nella Svizzera romanda). Tra loro, il 22% vedrebbe di buon occhio una franchigia inferiore a CHF 300.-, contro il 16% in Romandia e il 10% in Svizzera tedesca.
In quest'ultima regione linguistica, le persone sono le più favorevoli a un aumento della franchigia minima, con il 38%, contro il 32% delle altre regioni linguistiche.
Soddisfazione - Punteggio complessivo 2025
Nonostante l'aumento dei premi, la soddisfazione rimane alta: gli assicurati e le assicurate attribuiscono un punteggio medio di 5.09 su 6 alla loro cassa malati, un punteggio in leggerissimo aumento rispetto all'anno precedente (+0.01 punti).
Tasso di soddisfazione a livello regionale - valutazione generale
Com'è stato già negli ultimi anni, gli Svizzeri tedeschi mostrano la maggiore soddisfazione nei confronti della propria cassa malati. Nel 2025 ben l'81% di loro ha assegnato la valutazione "buono" o "ottimo" alla propria cassa. Si tratta, logicamente, di coloro che hanno mostrato la minor intenzione di cambiare cassa per il 2025.
Per quanto riguarda la Svizzera romanda, la percentuale è del 72%, mentre gli assicurati e le assicurate della Svizzera italiana (46%) non si smentiscono, restando i più difficili da accontentare.
Quali sono le casse malati con il punteggio migliore nel 2025?
Con un punteggio complessivo di 5.3 su 6 (valutazione "buono"), le casse malati Helsana, SWICA e Visana si distinguono nel 2025 come gli assicuratori più apprezzati.
Agrisano, Atupri, Concordia, CSS, OEKK, Sanitas e Sympany si posizionano subito dietro al trio di testa con un punteggio complessivo di 5.2, valutazione "buono". KPT completa il podio del 2025 con una media complessiva di 5.1, valutazione "buono".
Accesso all'indagine di soddisfazione delle casse malati:
https://www.bonus.ch/zrIDYDE.aspx
Accesso ai punteggi di soddisfazione delle casse malati:
https://www.bonus.ch/zrUJ4CL.aspx
Accesso al confronto dei premi di assicurazione malattia:
https://www.bonus.ch/zrSCK1Z.aspx
Per ulteriori informazioni:
bonus.ch SA
Patrick Ducret
CEO
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1003 Losanna
021.312.55.91
ducret(a)bonus.ch