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comparis.ch - Buongiorno, mio caro smartphone

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Zürich (ots)

Informazione: il grafico "il momento in cui gli svizzeri prendono in mano per la prima volta il proprio smartphone e controllano messaggi e novità" può essere scaricato gratuitamente in formato pdf su: http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4

Due possessori di smartphone su tre controllano i messaggi dal proprio telefono cellulare prima ancora di arrivare a lavoro. Uno su dieci si informa sulle ultime novità addirittura dal letto ancora prima di alzarsi. La maggioranza di chi possiede uno smartphone può, tuttavia, uscire una volta di casa anche senza il fedele compagno. Questi sono i risultati di un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch.

La sveglia suona e il contatto con il mondo esterno è il primo pensiero: ciò accade al 10 per cento degli utenti svizzeri di smartphone che prendono in mano per la prima volta il loro telefono ancora a letto prima di alzarsi, per controllare i messaggi o informarsi sulle notizie di attualità. Questi dati emergono da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch condotto tra oltre 700 svizzeri detentori di uno smartphone. Su incarico di comparis.ch a gennaio l'istituto di ricerche di mercato Link ha condotto un sondaggio telefonico rappresentativo tra persone dai 15 ai 74 anni di tutta la Svizzera, chiedendo informazioni sul modo di utilizzo del loro telefono cellulare con schermo tattile e accesso a Internet.

La giornata inizia con il proprio smartphone

L'utilizzo del telefonino intelligente già di prima mattina è molto diffuso (vedi grafico). Nel complesso, oltre il 50 per cento degli intervistati prende in mano il proprio cellulare e controlla messaggi o notizie prima ancora di uscire di casa. Accanto al 10 per cento che afferra lo smartphone senza scomodarsi dal letto, il 20 per cento lo consulta subito dopo essersi alzato e il 21 per cento mentre si prepara per la giornata. Un altro 18 per cento guarda il cellulare sulla strada verso il lavoro o il centro di formazione. Tutto considerato, ecco il quadro che si presenta: due utilizzatori di smartphone su tre hanno già letto i propri messaggi prima ancora di arrivare a lavoro. «Lo smartphone fa ormai parte della vita di tutti i giorni, come lavarsi i denti» afferma Ralf Beyeler, l'esperto di telecomunicazioni presso comparis.ch.

Quanto gli smartphone siano ancorati nella vita di tutti i giorni risulta evidente soprattutto tra gli utenti più giovani: il 19 per cento degli intervistati sotto i 30 anni guarda il proprio smartphone quando è ancora a letto, mentre a partire dai 50 anni tale quota scende ad appena il 4 per cento.

Intenso utilizzo privato durante l'orario di lavoro

Una volta sul posto di lavoro, quasi il 60 per cento degli utenti di smartphone controlla regolarmente se ha ricevuto messaggi privati o altre novità. «Gli smartphone hanno reso ancora più facile sbrigare questioni private o scambiare continuamente informazioni con gli amici quando si è a lavoro» dice Ralf Beyeler. Sorprende tuttavia la frequenza con cui gli svizzeri fanno uso del proprio smartphone per uso privato durante il lavoro. Circa un quarto degli intervistati lo utilizza assiduamente: il 17 per cento quasi ogni ora e il 9 per cento ogni due ore. Il 27 per cento si lascia interrompere meno di frequente da messaggi privati, per la precisione «soltanto» due o tre volte al giorno.

Nonostante l'utilizzo dello smartphone nella vita lavorativa sia parzialmente intenso, la maggior parte non si dispera se dimentica a casa l'inseparabile amico. Al 54 per cento non importa, per una volta, di andare in giro anche senza smartphone e l'8 per cento è addirittura felice di non essere raggiungibile. «Non sono certo tutti smartphone dipendenti» Ralf Beyeler. Infatti, nel caso si dimentichi lo smartphone a casa, solo il 7 per cento ha paura di perdersi qualcosa di importante e anche la quota di chi torna subito indietro a recuperare il proprio tesoro è ridotta, pari al 15 per cento.

Raggiungibili, incessantemente

Anche se per la maggioranza dimenticare una volta lo smartphone non rappresenta quindi un problema, soltanto una minoranza desidera rinunciare volontariamente al fedele compagno. Le risposte a una domanda ne sono la prova: agli intervistati è stato infatti chiesto se nell'ultimo mese hanno spento intenzionalmente il proprio smartphone per più di due ore nel corso della giornata, a prescindere da circostanze esterne come viaggi in aereo, spettacoli o riunioni. Solo il 39 per cento ha detto «sì». Per il restante 61 per cento il motivo è chiaro: possiedono uno smartphone per poter essere raggiungibili davvero in qualsiasi momento.

Contatto:

Ralf Beyeler
Esperto di telecomunicazioni
Telefono: 044 360 34 00
E-mail: media@comparis.ch
www.comparis.ch

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