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Il mancato ricorso alle prestazioni complementari resta una sfida

Il mancato ricorso alle prestazioni complementari resta una sfida
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Zurigo (ots)

Per molte persone anziane le prestazioni complementari costituiscono un elemento essenziale della previdenza per la vecchiaia. I risultati di un nuovo studio fanno tuttavia presupporre che questo strumento per garantire la sussistenza sia ancora troppo poco conosciuto.

Non tutti coloro che, con ogni probabilità, avrebbero diritto alle prestazioni complementari (PC) presentano domanda per ottenere questo tipo di sostegno. Pro Senectute ha notato molte volte questo fenomeno nell'ambito delle oltre 55 000 consulenze svolte ogni anno in tutta la Svizzera. Per la prima volta, uno studio nazionale calcola la possibile entità del mancato ricorso alle PC e ne analizza le cause. "Nell'ambito delle consulenze fornite a persone anziane con situazioni di precarietà economica constatiamo spesso che, malgrado le condizioni per ottenere le PC sussistano da tempo, la domanda non è mai stata presentata", spiega Alain Huber, direttore di Pro Senectute Svizzera.

Individuati i fattori all'origine del mancato ricorso alle PC

L'analisi del sondaggio rappresentativo condotto dalla Scuola superiore di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) nell'ambito del Monitoraggio nazionale dell'anzianità di Pro Senectute ha permesso di individuare quattro cause di questo fenomeno.

  • Mancata conoscenza: c'è carenza di informazioni su questa prestazione dell'AVS.
  • Rinuncia consapevole: si decide di rinunciare alla presentazione della domanda per l'onere che tale procedura comporta o perché non si è in grado di adempiere a tutte le formalità richieste.
  • Coerenza con i propri valori: non si vuole "pesare" sulla collettività o dipendere da "denaro di altri".
  • Vergogna e paura: non si vuole essere additati come beneficiari di PC o, nel caso delle persone senza nazionalità svizzera, si teme che ricorrere a tale strumento comporti la perdita del diritto di soggiorno.

Pro Senectute offre supporto

"Questi risultati mostrano a Pro Senectute che il suo impegno a fornire informazioni e supporto in merito a tale strumento non può venire meno", sottolinea Alain Huber. È probabile che anche il cambiamento demografico e l'attuale rincaro dei beni di prima necessità e delle pigioni farà ulteriormente lievitare il bisogno di PC. "Stiamo monitorando attentamente la situazione e ci impegniamo in tutte le regioni del Paese affinché le persone anziane aventi diritto alle PC per le loro condizioni precarie possano effettivamente percepire questo sostegno."

Contatto:

Pro Senectute Svizzera, Peter Burri Follath, responsabile Comunicazione
telefono: 044 283 89 43
e-mail: medien@prosenectute.ch

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