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Legge sul trasferimento del traffico merci Il Consiglio federale non rispetta la volontà popolare

Altdorf (ots)

La decisione odierna del Consiglio federale è
contraria alla Costituzione e manca di coraggio quanto di fantasia. 
Al contempo la via proposta è inconseguente e rischiosa dal punto 
di 
vista della politica estera. L’Iniziativa delle Alpi chiede al 
Parlamento di respingere la proposta, rinviandola al Consiglio 
federale. Nei prossimi giorni l’Iniziativa delle Alpi inoltrerà una 
dettagliata denuncia al Parlamento quale autorità di vigilanza.
La decisione del Consiglio federale sulla Legge sul 
trasferimento 
del traffico merci è contraria alla Costituzione. La Costituzione 
federale (Art. 196) prevede espressamente il trasferimento del 
traffico delle merci entro dieci anni dall’accettazione 
dell’iniziativa. Né il Consiglio federale né il Parlamento hanno il 
diritto di rinviare il termine per il trasferimento senza ricorrere 
a una votazione popolare.
La decisione manca di coraggio, poiché delega al Parlamento la 
responsabilità di applicare la politica di trasferimento. La 
Costituzione federale invece assegna la competenza e l’incarico di 
adottare le misure per il trasferimento del traffico merci al 
Consiglio federale e non al Parlamento. Il Parlamento deve decidere 
solo le eccezioni.
Il progetto di legge del Consiglio federale manca di fantasia. A 
parte da borsa dei transiti, proposta dall’Iniziativa delle Alpi, 
che è però rinviata di diversi anni, non menziona alcun altro nuovo 
strumento per il trasferimento del traffico. Sarebbe stato il 
minimo 
prevedere almeno, come misura transitoria, di utilizzare il sistema 
di dosaggio per ridurre ulteriormente il transito dei TIR 
attraverso 
le Alpi.
Secondo il Consiglio federale la politica di trasferimento 
resterà 
provvisoriamente dipendente dal sovvenzionamento del traffico merci 
ferroviario. Tuttavia, la contemporanea riduzione dei mezzi 
finanziari a 1,6 miliardi è inconseguente. Infatti, anche se sarà 
introdotta la borsa dei transiti alpini, i mezzi sono necessari: 
non 
per le sovvenzioni all’esercizio, ma per il potenziamento dei 
collegamenti alle nuove trasversali ferroviarie alpine.
La strategia del Consiglio federale di introdurre la borsa dei 
transiti solo di comune accordo con l’Unione europea e i paesi 
vicini è oltremodo rischiosa. Può infatti indurre l’UE a chiedere 
contropartite, che potrebbero anche esulare dal campo dei 
trasporti, 
e così provocare ulteriori ritardi nell’applicazione della politica 
di trasferimento.
L’Iniziativa delle Alpi chiede al Parlamento di non entrare in 
materia sulla proposta del Consiglio federale. Nei prossimi giorni 
l’Iniziativa delle Alpi chiederà al Parlamento di esercitare la 
propria funzione di autorità di vigilanza, inoltrando una denuncia 
circostanziata. Vuole così indurre le commissioni della gestione a 
ricordare al Consiglio federale il suo dovere di applicare la 
Costituzione federale.
• Fabio Pedrina, Consigliere nazionale e presidente dell’IdA, 
079 – 249 29 42
• Alf Arnold, direttore dell’IdA, 079 – 711 57 13
Alpen-Initiative
Für Rückfragen:
Alf Arnold
Telefon +41/41/870'97'81 
oder +41/79/711'57'13
Weiter Infos: www.alpeninitiative.ch

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