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I controlli veterinari ufficiali presso le aziende che detengono animali sono sulla buona strada

Berna (ots)

I controlli effettuati a partire dal 2001 da
veterinari ufficiali nelle aziende che detengono animali hanno già
prodotto i primi effetti. In alcuni Cantoni, infatti, i risultati
relativi all'anno in corso sono migliori di quelli del 2001. L'anno
scorso, le contestazioni riguardavano principalmente il controllo del
traffico di animali e l'iscrizione degli antibiotici somministrati.
I controlli veterinari ufficiali introdotti nel 2001
contribuiscono in misura decisiva a garantire la sicurezza delle
derrate alimentari e sono la condizione essenziale per l'esportazione
di animali e di prodotti di origine animale. Nel contempo, essi
documentano nei confronti dell'opinione pubblica come gli agricoltori
si assumono le proprie responsabilità.
Nel 2001 due terzi dei Cantoni hanno proceduto a detti controlli
esaminando complessivamente 1'200 aziende. I restanti Cantoni
inizieranno i controlli nel 2002, ovvero quando disporranno delle
risorse necessarie. L'obiettivo è di controllare, a partire dal 2002,
circa 5'300 aziende all'anno (10% delle aziende svizzere che
detengono bovini). Laddove sono già stati effettuati controlli nel
corso del 2001, si costata un netto miglioramento dei risultati
rispetto a quelli dell'anno passato. Ciò dimostra che controlli di
questo tipo, assortiti di informazioni e consigli, sono opportuni e
necessari per aumentare ulteriormente la sicurezza alimentare dei
prodotti di origine animale.
Lacune soprattutto in materia di controllo del traffico di animali
e di iscrizione degli antibiotici somministrati Dei tre settori
controllati, ovvero salute degli animali, iscrizione obbligatoria
degli antibiotici e traffico di animali, quello della salute degli
animali e delle mammelle ha fatto registrare il minor numero di
contestazioni, il che è riconducibile al buono standard di qualità
raggiunto dalle aziende produttrici di latte. Le contestazioni più
frequenti riguardavano le iscrizioni incomplete o addirittura
mancanti degli antibiotici somministrati (in particolare presso
aziende che non forniscono latte), la marcatura a volte scorretta
degli animali ad unghia fessa, gli elenchi incompleti o mancanti
degli animali detenuti nell'azienda nonché gli annunci lacunosi degli
aumenti e delle diminuzioni degli effettivi alla Banca dati sul
traffico di animali. Anche qui, tuttavia, dopo la campagna di
revisione dei dati condotta l'autunno scorso, è stato registrato un
sensibile miglioramento della situazione.
La buona concertazione fra i veterinari cantonali, i Servizi
d'ispezione e consulenza lattiera (SICL) e i servizi preposti al
controllo della prova circa il rispetto delle esigenze ecologiche ha
consentito in molti casi di raggiungere l'obiettivo fissato, ovvero
sottoporre un'azienda al controllo ufficiale al massimo una volta
all'anno. L'altro obiettivo perseguito consiste nell'uniformare
l'applicazione della legge in tutta la Svizzera.

Contatto:

Martin Moser
Settore Supporto all'attuazione della legislazione
tel. +41/31/322'86'42

Josef Schmidt
Settore Supporto all'attuazione della legislazione
Tel. +41/31/323'84'99

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