Tous Actualités
Suivre
Abonner Bundesanwaltschaft BA

Bundesanwaltschaft BA

BA: Il Ministero pubblico della Confederazione indaga sul ricorso a presunti metodi illegali nel corso di indagini condotte negli anni Novanta

Berna (ots)

Berna, 17 settembre 2003. Da alcuni mesi il Ministero
pubblico della Confederazione sta conducendo un’inchiesta di polizia 
giudiziaria sul ricorso a presunti metodi illegali nell’ambito di 
indagini internazionali condotte a metà degli anni Novanta nel mondo 
del narcotraffico. Varie persone sono state interrogate in Svizzera 
e all’estero. Lo scorso giovedì una persona è stata posta in 
detenzione preventiva. Dall’inizio dello scorso aprile, il Ministero 
pubblico della Confederazione (MPC) conduce un’inchiesta preliminare 
di polizia giudiziaria contro ignoti per riciclaggio di denaro, 
corruzione e infrazione alla legge sugli stupefacenti. Nel corso 
degli anni Novanta, inquirenti brasiliani, francesi, italiani e 
svizzeri avevano collaborato strettamente con una rete di 
informatori che fungevano da intermediari tra narcotrafficanti, 
partecipando attivamente al traffico di stupefacenti. In cambio 
della concessione di taluni privilegi da parte della polizia, detti 
informatori avevano permesso di condurre a buon fine operazioni 
internazionali di polizia sotto copertura a cui presero parte anche 
agenti svizzeri. Vi è motivo di sospettare che nell’ambito di tali 
operazioni gli agenti di polizia abbiano commesso atti illegali. È 
quanto il MPC ha appreso nella primavera del 2003 da vari testimoni, 
le cui deposizioni l’hanno indotto ad aprire il presente 
procedimento. All’inizio e alla metà degli anni Novanta stupefacenti 
sequestrati dalla polizia sarebbero stati rivenduti, versandone i 
proventi anche agli informatori coinvolti nelle inchieste sotto 
copertura. Le indagini del MPC si propongono ora di appurare se il 
ricorso a tali metodi nell’ambito di indagini internazionali possa 
assumere rilevanza sul piano penale. Si tratta inoltre di fare luce 
sul ruolo svolto delle persone che hanno preso parte alle operazioni 
in Svizzera o a partire dalla Svizzera.
Nell’ambito dell’inchiesta, varie persone sono state interrogate in 
Svizzera e all’estero. Giovedì scorso una persona è stata posta in 
detenzione preventiva successivamente all’interrogatorio. Si tratta 
di un collaboratore dell’Ufficio federale di polizia, il quale è 
stato sospeso dalle sue funzioni lo stesso giorno. Il procedimento 
del MPC, tuttavia, non ha per oggetto l’attività che l’interessato 
svolge attualmente in seno alla Polizia giudiziaria federale, presso 
cui opera quale inquirente da quasi due anni, bensì l’attività da 
questi svolta in precedenza. La presunzione di innocenza vale anche 
nei suoi confronti.
In ragione del segreto istruttorio e per motivi di protezione della 
personalità non è per il momento possibile fornire altre 
informazioni sugli sviluppi dell’inchiesta.
Il responsabile dell'informazione:
Hansjürg Mark Wiedmer, capo dell'informazione MPC, tel. 031 / 324 
324 0

Plus de actualités: Bundesanwaltschaft BA
Plus de actualités: Bundesanwaltschaft BA