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Vietato il commercio di beni culturali iracheni

Berna (ots)

Il Consiglio federale ha deciso il 28 maggio, in
adesione alla risoluzione 1483 del Consiglio di sicurezza dell'ONU 
del 22 maggio scorso, di revocare la maggior parte delle misure di 
embargo introdotte nel 1990 nei confronti dell'Iraq. D'altro canto 
ha introdotto delle nuove misure nell'ambito del patrimonio 
culturale volte a facilitare la restituzione di beni culturali 
iracheni rubati.
Sono vietati l'importazione, il trasferimento e l'esportazione 
nonché la vendita, la distribuzione, l'intermediazione, l'acquisto e 
qualsiasi altro genere di cessione di beni culturali iracheni rubati 
dal 2 agosto 1990 in Iraq, sottratti contro la volontà del legittimo 
proprietario oppure esportati illecitamente dall'Iraq. Vi rientrano 
anche i beni culturali provenienti da scavi abusivi. Si suppone che 
un bene culturale sia stato esportato illecitamente, se è possibile 
dimostrare che dopo il 2 agosto 1990 si trovava ancora in Iraq.
Le persone e le istituzioni in possesso di tali beni culturali sono 
tenuti a comunicarlo immediatamente all'Ufficio federale della 
cultura.
Già il 15 aprile scorso l'Ufficio federale della cultura aveva 
richiamato l'attenzione di tutte le cerchie interessate sul pericolo 
del trasferimento illecito di beni culturali iracheni attraverso la 
Svizzera esortando a non acquistare e a non accettare più beni 
culturali la cui origine non fosse inequivocabilmente accertabile. 
L'ordinanza federale del 28 maggio 2003 sulle misure economiche nei 
confronti dell'Iraq fissa la base legale per un procedimento 
efficace contro il trasferimento illecito di beni culturali.
L'Ufficio federale della cultura ha informato su queste misure 
collezionisti, musei e mercanti di opere d'arte. La Svizzera 
s'impegna a fare quanto possibile per impedire il commercio illecito 
di beni culturali. Il nostro Paese non deve essere sfruttato come 
piazza di smercio per beni culturali di dubbia provenienza.
Il Parlamento approverà probabilmente quest'estate la legge sul 
trasferimento dei beni culturali elaborata dall'Ufficio federale 
della cultura, che permetterà di combattere in modo più mirato 
contro questi abusi. Essa mette a disposizione delle autorità gli 
strumenti necessari per reagire più rapidamente e in modo più 
efficace in queste situazioni.

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