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Misure di risparmio nella protezione ambientale: la Confede-razione intende ritirarsi dal settore dei serbatoi

Berna (ots)

La Confederazione vuole ridurre al minimo il suo
impegno nel settore dei serbatoi. La misura di risparmio, prevista 
nell’ambito del programma di sgravio 03, comporta l’adeguamento 
della legge sulla protezione delle acque e delle relative ordinanze. 
Il Consiglio federale ha oggi preso atto dei risultati emersi dalla 
consultazione e ha trasmesso al Parlamento il messaggio per la 
revisione parziale di tale legge.
Dando seguito ai tagli decisi dal Parlamento nell’ambito del 
programma di sgravio 03, la Confederazione si ritirerà in gran parte 
dal settore dei serbatoi. Questa rinuncia rende necessaria la 
revisione parziale della legge federale del 24 gennaio 1991 sulla 
protezione delle acque, l’adeguamento dell’ordinanza del 28 ottobre 
1998 sulla protezione delle acque e, infine, l’abrogazione 
dell’ordinanza del 1° luglio 1998 contro l’inquinamento delle acque 
con liquidi nocivi.
Le modifiche proposte hanno ottenuto ampi consensi in sede di 
consultazione. Infatti, fra le 60 prese di posizione inoltrate, solo 
quelle del Partito socialista e di dieci Cantoni hanno respinto, in 
toto o in gran parte, il pacchetto di misure. Gli altri interpellati 
si sono invece espressi in termini tutto sommato positivi. Per 
migliorare diversi punti importanti, i Cantoni ma anche le 
associazioni del settore dei serbatoi hanno comunque avanzato alcune 
proposte, che sono confluite in larga parte nell’attuale disegno di 
revisione (cfr. riquadro).
Il Consiglio federale ha oggi preso atto dei risultati della 
procedura di consultazione e ha trasmesso al Parlamento il messaggio 
e il disegno di revisione parziale della legge. Obiettivo: mantenere 
il livello di sicurezza attuale Con le proposte di adeguamento della 
legge, la Confederazione rinuncia a svolgere, nel settore dei 
serbatoi, gran parte dei compiti di supervisione, coordinamento, 
consulenza e omologazione degli elementi d’impianto.
Per non minare il livello di sicurezza attuale, è però previsto di 
mantenere la validità di importanti principi nel settore dei 
serbatoi, quali la prevenzione, la facile scoperta, la ritenuta 
delle fughe di liquidi dai serbatoi, nonché le prescrizioni centrali 
concernenti l’obbligo di autorizzazione e le misure di protezione. 
Tali principi vengono ora sanciti nella legge sulla protezione delle 
acque. Rispetto alle prescrizioni attualmente in vigore, l’obbligo 
di autorizzazione cantonale sarà limitato agli impianti di deposito 
nocivi alle acque ubicati in aree con falde acquifere utilizzabili.
In seguito a quanto emerso dalla consultazione, viene ora introdotto 
nella legge sulla protezione delle acque un obbligo di notifica per 
gli impianti di deposito di liquidi nocivi alle acque. Ciò 
permetterà di semplificare, ad esempio, la ricerca delle cause in 
caso d’inquinamento delle acque sotterranee. Inoltre viene stabilito 
che gli impianti di depurazione delle acque e gli impianti adibiti 
al deposito dei concimi aziendali non rientrano nelle disposizioni 
che regolano la gestione e l’impiego dei liquidi nocivi alle acque.
Una disposizione transitoria è prevista per i serbatoi a parete 
semplice interrati, per i quali l’autorizzazione rimarrà valida 
sino al 1° gennaio 2015, dopodiché dovranno essere sostituiti da 
serbatoi a parete doppia.
Berna, 22 dicembre 2004
DATEC Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, 
dell’energia e delle comunicazioni
Servizio stampa e informazione
Informazioni:
•	Philippe Roch, direttore UFAFP, 079 277 51 88
•	Christoph Wenger, capo della sezione Siti contaminati e 
serbatoi, 031 322 93 71
Allegati pubblicati al sito:
http://www.umwelt-
schweiz.ch/buwal/de/medien/presse/artikel/20040623/01092/index.html
•	Messaggio concernente la modifica della legge federale 
sulla protezione delle acque
•	Modifica dell’ordinanza sulla protezione delle acque e 
rapporto esplicativo concernente l’abrogazione dell’ordinanza 
contro l’inquinamento delle acque con liquidi nocivi (Oliq) e la 
modifica dell’ordinanza sulla protezione delle acque (pubblicato 
soltanto in lingua tedesca)
•	Riassunto dei risultati della procedura di consultazione

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