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BUWAL: Il DATEC accorcia il periodo di protezione per i cinghiali

Berna (ots)

In sei Cantoni svizzero-tedeschi il periodo di caccia
al cinghiale è stato prolungato di un mese e mezzo. Il DATEC ha 
approvato la riduzione del periodo di protezione nell'ambito di una 
fase sperimentale di tre anni. Tale misura è volta a ridurre il 
numero elevato di cinghiali e quindi i crescenti danni che essi 
arrecano all'agricoltura. Le nuove disposizioni prevedono che i 
cinghiali possano essere cacciati dal 15 giugno alla fine di 
febbraio.
Negli ultimi anni le colture agricole hanno subito crescenti danni 
da parte dei cinghiali, soprattutto a causa dell'aumento numerico e 
dell'espansione da nord delle popolazioni. Il fenomeno investe in 
particolare i Cantoni svizzero-tedeschi a nord dell'autostrada A1. 
Per arginare tale fenomeno, i Cantoni Argovia, Basilea Città, 
Sciaffusa, Soletta, Turgovia e Zurigo hanno propo-sto di limitare il 
periodo di protezione stabilito dalla legge federale sulla caccia. 
Finora i cinghiali non potevano essere cacciati dal 1° febbraio al 
30 giugno. Il Consigliere federale Moritz Leuen-berger ha ora 
approvato la limitazione del periodo di protezione dal 1° marzo al 
15 giugno nel quadro di una fase sperimentale di tre anni. Nei sei 
Cantoni interessati il periodo di caccia al cinghiale sarà quindi 
prolungato di un mese e mezzo.
Ai sensi della legge sulla caccia la riduzione del periodo di 
protezione è ammessa alle seguenti condizioni: i Cantoni possono, 
previo consenso del Dipartimento federale dell'ambiente, dei 
trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, accorciare 
provvisoriamente i periodi di protezione al fine di ridurre 
numericamente le popolazioni o per salvaguardare la diversità delle 
specie. Onde prevenire i danni, la legge sulla caccia autorizza 
abbattimenti, anche durante il periodo di protezione, di cinghiali 
d'età inferiore a un anno e mezzo, sempre che avvengano fuori dal 
bosco.
Favorire la collaborazione tra agricoltura e caccia La misura, 
approvata dal DATEC, favorirà la collaborazione tra agricoltura e 
caccia. Per valutare i risultati ottenuti, i Cantoni registreranno 
il numero di cinghiali abbattuti, l'evoluzione dei danni alle 
colture agricole nonché i costi legati alla prevenzione e al 
rimborso dei danni.
La sola riduzione del periodo di protezione non basterà a risolvere 
i problemi. Per tale ragione, un gruppo di lavoro dell'UFAFP che 
comprende rappresentanti dei Cantoni, dei settori dell'agricoltura e 
della caccia, ma anche di altri gruppi d'interesse, sta elaborando 
per la metà del 2003 il documento "Praxishilfe Schwarzwild", nel 
quale saranno proposte soluzioni per organizzare meglio la caccia al 
cinghiale e misure concrete per prevenire con efficacia i danni.
Berna, 27 gennaio 2003
DATEC Dipartimento federale dell'
ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni: 
Hans-Jörg Blankenhorn, ispettore federale della caccia UFAFP, tel. 
079 334 73 78
Reinhard Schnidrig, settore Fauna selvatica UFAFP, tel. 031 323 03 
07 / 079 352 61 87
René Urs Altermatt, capo Ufficio caccia e pesca del Canton AG, tel. 
062 835 28 51
Max Straub, capo Ufficio caccia e pesca del Canton ZH, tel. 01 315 
52 01

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