Tous Actualités
Suivre
Abonner Bundesamt für Statistik

Bundesamt für Statistik

BFS: Conto globale della sicurezza sociale 2003

(ots)

Conto globale della sicurezza sociale 2003

Aumento del 5 per cento delle spese per la sicurezza sociale
Secondo le stime dell’Ufficio federale di statistica (UST), le spese 
e le entrate complessive per la sicurezza sociale nel 2003 si sono 
aggirate rispettivamente sui 129,7 miliardi e 148,2 miliardi di 
franchi. Le spese segnano così un aumento del 5 per cento in termini 
nominali e le entrate addirittura un incremento di oltre l’11 per 
cento rispetto all’anno precedente. La parte delle spese sociali sul 
PIL, che negli anni 1998-2000 raggiungeva circa il 27 per cento e 
nel 2002 era salita al 28,9 per cento, è stimata al 29,9 per cento 
per il 2003. Il sistema svizzero della sicurezza sociale poggia 
principalmente sulle assicurazioni sociali che coprono l'85 per 
cento delle prestazioni fornite in tale campo. Accanto a esse 
contribuiscono alla sicurezza sociale il pagamento continuato del 
salario, le sovvenzioni e le prestazioni sociali legate al 
comprovato bisogno (soprattutto l’aiuto sociale e le prestazioni 
complementari). Uscite ed entrate in aumento Nel 2003, le spese 
complessive per la sicurezza sociale sono cresciute del 5 per cento 
(2002: 3,8%). Tale evoluzione è il risultato di un forte aumento 
delle spese dell’assicurazione per l’invalidità (AI), 
dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico sanitarie (AOCMS), 
dell’assicurazione contro la disoccupazione (AD) e dell’aiuto 
sociale, ma anche della progressiva crescita tendenziale delle 
sovvenzioni ospedaliere. Riconducibile, invece, all’ingente aumento 
dei redditi da capitale delle casse pensioni è la progressione di 
oltre l’11 per cento delle entrate per la sicurezza sociale nel 
2003. Queste avevano subito una forte flessione negli anni 2001 e 
2002 in seguito al generale andamento negativo delle Borse. Crescita 
a lungo termine delle spese sociali Il sistema della sicurezza 
sociale nazionale è stato ampliato progressivamente a partire dagli 
anni Settanta. Se nel 1970 le spese complessive per la sicurezza 
sociale ammontavano ancora a soli 11 miliardi di franchi, esse 
avevano raggiunto nel 1990 64 miliardi e nel 2000 già 114 miliardi 
di franchi. La crescita più spiccata delle spese sociali nonché 
della quota delle spese sociali si è avuta negli anni 1974-76 e 
1990-93; la prima dovuta all’ampliamento delle prestazioni dell’AVS 
e dell’AI negli anni Settanta, la seconda alla grave crisi 
occupazionale che segnò il nostro Paese negli anni Novanta. Tra il 
1998 e il 2000 la situazione migliorò con l’attenuarsi della 
disoccupazione. Da allora, le spese sociali sono nuovamente 
progredite: da un lato, in seguito all'incremento del numero di 
beneficiari dell’AD, dell’AI e dell’aiuto sociale, sintomo 
dell'aggravamento della situazione sul mercato del lavoro, e 
dall’altro, per effetto del contemporaneo aumento delle sovvenzioni 
agli ospedali e alle case di cura da parte dei Cantoni e dei Comuni. 
La tendenziale crescita a lungo termine delle spese sociali è 
riconducibile all'invecchiamento demografico, all'adeguamento 
periodico delle rendite, allo sviluppo del sistema della previdenza 
professionale e all’evoluzione del settore dell'assicurazione 
malattie. Importanza primaria della previdenza per la vecchiaia Le 
prestazioni sociali fornite a persone ed economie domestiche possono 
essere suddivise secondo i rischi o i bisogni. Ne risulta, che il 
41,7 per cento delle prestazioni sono legate alla previdenza per la 
vecchiaia e il 26,4 per cento alle cure mediche e alla prevenzione 
nell’ambito della salute. L’invalidità si colloca subito dopo al 
terzo posto con una quota del 13,3 per cento. Oltre quattro quinti 
delle prestazioni sociali sono quindi utilizzati per coprire i 
rischi di vecchiaia, malattia e invalidità. Le prestazioni rimanenti 
vanno in gran parte a beneficio di superstiti (5,8%), famiglie/figli 
(4,9%) e disoccupati (4,7%). Il 68 per cento delle prestazioni 
sociali destinate alla sicurezza sociale sono fornite quali 
prestazioni in denaro e non sono legate alla prova dell’effettivo 
bisogno. Al primo posto si collocano le rendite per la vecchiaia, 
l’invalidità e i superstiti, che rappresentano circa la metà delle 
prestazioni sociali complessivamente fornite. Le rimanenti 
prestazioni in denaro non vincolate al bisogno sono costituite in 
maggioranza da indennità giornaliere, assegni familiari e 
prestazioni in capitale e in danaro nell'ambito della previdenza 
professionale. Il 26 per cento delle prestazioni sociali sono 
prestazioni in natura non legate al bisogno. Queste consistono 
soprattutto in sovvenzioni cantonali e comunali agli ospedali nonché 
in prestazioni ambulatoriali e stazionarie dell’assicurazione 
obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOCMS). Anche i 
provvedimenti nel quadro dell’AI riguardanti il collocamento e il 
reinserimento delle persone disabili contribuiscono in maniera 
rilevante alla sicurezza sociale. Fonte principale delle entrate: 
contributi sociali di datori di lavoro e lavoratori Il 52 per cento 
delle entrate complessive della sicurezza sociale proviene dai 
contributi versati dai datori di lavoro e dai lavoratori sia 
dipendenti che indipendenti. Un ulteriore 9,3 per cento è dato dai 
premi pro capite dell'AOCMS. La quota dei contributi statali è del 
22 per cento, di cui quasi la metà federali. Grazie all’aumento 
dell’IVA dell’uno per cento (1999) e all’introduzione della tassa 
sulle case da gioco (2000) a favore dell’AVS, è cresciuta 
l’importanza delle imposte vincolate rispetto alle entrate fiscali 
generali. Per il 2003, la quota delle entrate provenienti da redditi 
da capitali supera il 15 per cento. Questa elevata percentuale 
evidenzia il ruolo centrale che nel sistema svizzero della sicurezza 
sociale rivestono le casse pensioni, le quali sono finanziate 
principalmente mediante un processo di capitalizzazione.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio stampa
Le nozioni di «sicurezza sociale» e «conto globale» La sicurezza 
sociale comprende tutte le misure dello Stato e delle istituzioni 
private a favore della popolazione volte ad assicurarne l'esistenza 
e in particolare a proteggerla contro i rischi sociali. Rientrano 
nella sicurezza sociale unicamente quelle prestazioni sociali che 
soddisfano innanzitutto il criterio della solidarietà sociale 
(ridistribuzione) o che, perlomeno, sono obbligatorie per legge o 
vincolanti in base a un accordo sociale e che, in secondo luogo, 
possono essere attribuite a uno dei seguenti rischi o bisogni: 
vecchiaia, malattia e cure sanitarie, invalidità, superstiti, 
famiglia/figli, disoccupazione, esclusione sociale e abitazione.
Il conto globale della sicurezza sociale (CGSS) costituisce una 
statistica di sintesi coerente, elaborata con l’ausilio di 
molteplici fonti statistiche. Esso fornisce informazioni 
sull’ammontare delle spese complessive, delle prestazioni sociali e 
delle entrate in un’ottica funzionale, economica e istituzionale, e 
funge da base per l’elaborazione di un sistema d’indicatori. Dal 
punto di vista metodologico, il CGSS riposa sul “Sistema europeo di 
statistiche integrate della protezione sociale” (SESPROS) elaborato 
da Eurostat e risponde, così, al criterio della comparabilità 
internazionale (cfr. Les Comptes globaux de la protection sociale: 
Méthodes et concepts; UST, Neuchâtel 2002).
La quota delle spese sociali misura la percentuale delle spese per 
la sicurezza sociale sul prodotto interno lordo (PIL). Non essendo, 
però, le spese sociali una sottoparte del PIL, tale quota non 
permette di trarre conclusioni dirette sulla parte del PIL 
utilizzata per la sicurezza sociale.
Diversamente dal sistema dei conti nazionali (SEC), il CGSS registra 
le sovvenzioni come prestazioni sociali e tiene conto anche delle 
prestazioni di libero passaggio e dei versamenti in contanti delle 
casse pensioni. Le spese per la formazione, invece, in base al 
SESPROS non costituiscono alcun contributo alla sicurezza sociale. 
Includendo nel campo delle sicurezza sociale, oltre alle prestazioni 
fornite dalle assicurazioni sociali, anche contributi quali il 
pagamento del salario in caso di malattia o maternità, le 
sovvenzioni ospedaliere e gli aiuti sociali, il CGSS si differenzia 
dalla statistica svizzera delle assicurazioni sociali (SAS) e offre 
un quadro generale delle finanze nell’ambito della sicurezza sociale 
paragonabile a livello internazionale.
Informazioni:
Heiner Ritzmann, UST, Sezione sicurezza sociale, tel.: 032 713 66 63
Nuova pubblicazione:
Comptes globaux de la protection sociale. Résultats 2002 – 
Estimations 2003 ; n° de commande : 585-0300, UST, Neuchâtel 2005. 
Dépliant pubblicato unicamente in francese e in tedesco. Prezzo : 
gratuito
Servizio stampa UST, tel.: 032 713 60 13; fax: 032 713 63 46
Per ordinazioni: tel.: 032 713 60 60, fax: 032 713 60 61, e-mail:  
order@bfs.admin.ch
Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si 
rimanda al sito Internet dell’UST all’indirizzo: 
http://www.statistica.admin.ch
Servizio abbonamenti ai comunicati stampa per e-mail. Sottoscrizione 
all’indirizzo: http://www.news-stat.admin.ch

Plus de actualités: Bundesamt für Statistik
Plus de actualités: Bundesamt für Statistik