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Test del TCS: riscaldatori ausiliari sul banco di prova

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Bern (ots)

Prima dell'inverno, il TCS ha sottoposto a test vari sistemi e prodotti in commercio per il riscaldamento accessorio dello spazio interno del veicolo e per lo sbrinamento dei vetri. Il riscaldatore ausiliario convenzionale continua a essere la scelta migliore per riscaldare una vettura e liberarla dal ghiaccio. Tuttavia, prendendo in considerazione globalmente l'automobile e il riscaldatore ausiliario, risulta un maggior consumo e un aumento delle emissioni di ossido d'azoto. Un'alternativa vantaggiosa è costituita dai riscaldatori che possono essere modificati e potenziati in un secondo tempo. In Svizzera, attualmente sono oltre 122'000 i veicoli diesel equipaggiati con questo dispositivo.

In inverno, numerosi automobilisti torneranno a togliere il ghiaccio dal parabrezza e dai vetri con il raschietto. Chi volesse risparmiarsi questa fatica invernale, può prendere in considerazione l'installazione di un riscaldatore ausiliario. Il TCS ha confrontato le caratteristiche dei riscaldatori ausiliari convenzionali con sistemi alternativi, quali un riscaldamento ausiliario elettrico e uno sbrinatore a batterie d'accumulazione. Ha anche testato vari sistemi di riscaldatori ausiliari dal profilo del prodotto.

Test in locale climatizzato

Per poter esaminare e valutare i diversi sistemi alle stesse condizioni, in un locale climatizzato del Laboratorio federale svizzero di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) è stato simulato uno scenario invernale: il veicolo di prova con il parabrezza precedentemente ghiacciato è stato esposto a una temperatura di -7° Celsius e a una corrente d'aria costante. Nello stand di prova del TCS per riscaldatori ausiliari i vari prodotti sono stati messi alla prova dal profilo del grado di sfruttamento, dei gas di scarico e della prestazione. Inoltre, è stata esaminata anche la situazione per quanto riguarda i gas di scarico del veicolo, con e senza riscaldatore ausiliario.

Riscaldatore ausiliario efficiente

Il riscaldatore ausiliario convenzionale è il sistema più noto per preriscaldare l'abitacolo della vettura, indipendentemente dal calore del motore. Viene azionato dal carburante e dalla batteria presenti nel veicolo. Nel giro di circa 30 minuti garantisce all'interno un gradevole tepore e, in generale, anche vetri sbrinati. Inoltre, il motore viene preriscaldato attraverso l'acqua di raffreddamento. Il sistema è indipendente e può essere azionato dappertutto all'aria aperta. Questo tipo di riscaldatore ausiliario, azionato con carburante fossile, produce però anche gas di scarico. Gli aspetti critici sono: il consumo di carburante e della batteria del veicolo. Complessivamente, il riscaldatore ausiliario convenzionale ha ottenuto la valutazione "molto raccomandato".

Diversamente dal riscaldatore ausiliario convenzionale, i sistemi elettrici vengono azionati con energia proveniente dalla presa di corrente. Nell'impianto adibito al test sono stati attivati un termoventilatore montato nell'abitacolo e un riscaldatore del motore. Alla luce delle condizioni imposte dal test, questo sistema ha dimostrato un potenziale oltremodo soddisfacente per lo sbrinamento del parabrezza. Come un riscaldatore ausiliario tradizionale, anche il modello elettrico riscalda l'interno dell'abitacolo e il motore. I sistemi elettrici, in particolare per quanto riguarda l'aspetto dell'inquinamento ambientale, hanno grandi vantaggi, dato che sul posto non vengono emesse sostanze nocive e non vi è un maggior consumo di energie fossili. Sebbene il consumo del veicolo diminuisca a causa del motore preriscaldato, l'uso di elettricità provoca però emissioni di CO2. La batteria dell'automobile viene invece risparmiata. Il grande svantaggio dei sistemi elettrici testati, che hanno ottenuto il voto "raccomandato", consiste nel fatto che per funzionare devono essere collegati a una presa di corrente. Un'ulteriore alternativa ai riscaldatori ausiliari convenzionali sono gli sbrinatori elettrici portatili. Si tratta di un termoventilatore per lo sbrinamento del parabrezza azionato con batterie d'accumulazione. Il sistema è rispettoso dell'ambiente, dato che sul posto non emette gas di scarico e non provoca un maggior consumo del veicolo. Tuttavia, con questo sistema il motore non viene preriscaldato e la capacità dell'accumulatore non basta a riscaldare l'interno dell'abitacolo. Anche per quanto riguarda lo sbrinamento del parabrezza, il riscaldamento con batterie ricaricabili, vista la sua capacità ridotta, non riesce a convincere. A causa dell'inesistente prestazione di riscaldamento, questo sistema è soltanto "raccomandato con riserva".

Riscaldatori ausiliari: differenze minime

I riscaldatori ausiliari, azionati con il carburante contenuto nel serbatoio del veicolo, sono stati testati alle stesse condizioni concernenti il consumo, l'entità delle emissioni e il grado di usura. I prodotti oggetto del test sono stati quelli della Webasto Thermo Top Evo e Eberspächer Hydronic II, che dominano il mercato svizzero, ciascuno con una variante a benzina e diesel. Le differenze rispetto ai criteri "prestazione", "influsso ambientale" ed "emissione di sostanze nocive" sono state minime. Occorre ancora rilevare che i riscaldatori ausiliari non dovrebbero essere azionati in ambienti chiusi.

Tutti i prodotti hanno ottenuto la menzione "raccomandato". Visto che i risultati del test, nei criteri quali "grado di usura", "utilizzazione", "potenza" e "influsso ambientale", sono molto ravvicinati, per la scelta del prodotto possono essere presi in considerazione anche aspetti quali il prezzo e i costi d'installazione.

Influsso sul consumo ed emissioni di gas dei veicoli

I risultati delle misurazioni nel locale climatizzato a -7°C hanno dimostrato che le emissioni di monossido di carbonio e di idrocarburi si riducono nei veicoli dotati di riscaldatori ausiliari convenzionali. Per contro, aumentano il consumo e le emissioni di ossidi di azoto e di particolato.

Il riscaldatore ausiliario elettrico si ripercuote in maniera chiaramente più positiva sulle emissioni dei gas di scarico e sul consumo di carburante del veicolo. Dal momento che sul posto, pur riscaldando comunque il motore e l'abitacolo, non produce emissioni di sostanze nocive, il riscaldatore ausiliario elettrico ottiene un risultato di gran lunga più vantaggioso, tenuto conto della maggior parte delle componenti del gas di scarico della vettura. L'eccezione è costituita dalle emissioni di ossidi d'azoto, che aumentano complessivamente a causa del motore preriscaldato.

Molti veicoli già dotati di riscaldatori

In Svizzera sono già oltre 122'000 i veicoli diesel equipaggiati con un cosiddetto riscaldatore, che garantisce in inverno di ottenere velocemente la produzione di calore. In sostanza, si tratta di un riscaldatore convenzionale che si attiva soltanto dopo l'accensione del motore. Attraverso un kit di modifica e potenziamento, un riscaldatore può in pratica essere trasformato in un riscaldatore ausiliario vero e proprio. Quasi sempre, tale kit costa assai meno di un impianto completo, offrendo così l'opportunità d'ottenere un vantaggioso ampliamento della funzione. In questo modo, le emissioni di gas di scarico non aumentano, ma vengono emesse in un secondo tempo.  

Contatto:

Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80,
renato.gazzola@tcs.ch

Le foto del TCS sono su Flickr -
www.flickr.com/photos/touring_club/collections.
I video del TCS sono su Youtube - www.youtube.com/tcs.

I risultati complessivi dell'analisi possono essere scaricati
all'indirizzo www.pressetcs.ch.

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