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Ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica sulla povertà in Svizzera
La povertà è aumentata del 10%: la Svizzera ha bisogno di una politica vincolante in materia di povertà

Ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica sulla povertà in Svizzera / La povertà è aumentata del 10%: la Svizzera ha bisogno di una politica vincolante in materia di povertà
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Lucerna (ots)

Secondo le cifre pubblicate in data odierna dall'Ufficio federale di statistica (UST), in Svizzera circa 670 000 persone sono colpite dalla povertà. Il numero dei poveri è quindi passato dal 7,5 all'8,2 per cento della popolazione, aumentando di quasi il 10 per cento rispetto all'anno precedente. Di fronte a questa evoluzione allarmante, Caritas invita la Confederazione, i Cantoni e i Comuni ad agire con determinazione e mettere in campo una politica efficace per contrastare la povertà.

Nonostante la situazione economica favorevole, il numero di persone che vivono in povertà in Svizzera è aumentato costantemente dal 2014, passando da 615 000 a circa 670 000 unità in un anno. Questa evoluzione è in netto contrasto con l'obiettivo di dimezzare la povertà nei prossimi dieci anni, che la Svizzera si è impegnata a raggiungere con la sottoscrizione dell'Agenda globale 2030 per uno sviluppo sostenibile. La povertà colpisce soprattutto le famiglie monoparentali, i single e le persone senza una formazione post-obbligatoria. La mancanza di istruzione, la perdita del posto di lavoro, i figli piccoli o le famiglie numerose, la separazione e il divorzio sono i maggiori rischi di povertà in Svizzera.

Quest'anno l'UST ha valutato per la seconda volta anche i dati relativi alla durata della povertà. L'analisi evidenzia che un numero di persone molto più alto del previsto è vittima della povertà nel nostro Paese. Negli ultimi quattro anni, il 12,8 per cento delle persone in Svizzera ha vissuto in situazione di indigenza per almeno un anno.

Occorre una strategia nazionale contro la povertà

Le ultime cifre lo dimostrano: la povertà non è un problema marginale, ma una nuova sfida sociopolitica. I rischi di povertà come l'esaurimento del diritto all'indennità di disoccupazione, la disoccupazione di lunga durata o il divorzio non sono coperti. Il fatto che lo scorso anno il Consiglio federale si sia ritirato dalla politica di lotta alla povertà si sta rivelando controproducente. Il problema non può essere semplicemente addossato ai Cantoni e ai Comuni. Adesso urge una strategia nazionale contro la povertà definita congiuntamente dalla Confederazione, dai Cantoni e dai Comuni. Insieme a organizzazioni della società civile e alle persone colpite dalla povertà occorre definire obiettivi e misure vincolanti al fine di contrastare la povertà in modo durevole. La priorità va data alla garanzia del minimo vitale e alla partecipazione sociale, alle possibilità di formazione continua e a una migliore armonizzazione tra vita professionale e vita privata. Le misure di riduzione attualmente in discussione, ad esempio in materia di assistenza sociale o di riduzione dei premi individuali, non fanno altro che aggravare il problema legato alla povertà.

Per ulteriori informazioni:

Fabrice Boulé, responsabile della comunicazione per la Svizzera
romanda, tel. 078 661 32 76, e-mail fboule@caritas.ch, o, dalle ore
14.00, Stefan Gribi, responsabile della comunicazione di Caritas
Svizzera, tel. 041 419 22 37, e-mail sgribi@caritas.ch

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