Tous Actualités
Suivre
Abonner Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)

Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)

EJPD: Revisione parziale della legge sull’asilo Proposte di aggiunta e di modifica all’attenzione della seconda Camera

Berna (ots)

25.08.2004. Mercoledì, il Consiglio federale ha preso
atto dei risultati della consultazione informale indetta in merito 
alle diverse proposte di aggiunta e di modifica concernenti le 
misure coercitive, lo snellimento della procedura d’asilo e le 
misure nei settori socio-politico e finanziario e ha deciso di 
sottoporre le misure alla Commissione delle istituzioni politiche 
del Consiglio degli Stati.
Le proposte presentate nel quadro della consultazione informale sono 
state accolte per lo più in modo positivo dai Cantoni. Mentre le 
misure coercitive hanno suscitato un ampio consenso tra i Cantoni, 
sono state espresse critiche riguardo ai termini troppo brevi per la 
consultazione e alle conseguenze finanziarie e socio- politiche 
delle proposte. I Cantoni hanno espresso dubbi sulle conseguenze 
finanziarie per i Cantoni del passaggio all’aiuto immediato e in 
merito alla regolamentazione dell’aiuto umanitario rispettivamente 
dell’ammissione provvisoria. Solo cinque Cantoni, le istituzioni di 
soccorso, l’ACNUR, il PS e i Verdi sono fondamentalmente contrari 
alle proposte di aggiunta e di modifica. Il PLR e il PPD hanno 
accolto parte delle proposte, avanzando nel contempo delle riserve 
su alcuni punti. L’UDC approva le misure, ma desidera misure più 
incisive.
Proposte di aggiunta e di modifica nel settore dell’asilo Per quanto 
possibile si è tenuto conto delle preoccupazioni espresse nel quadro 
della consultazione informale, senza tuttavia cambiare la direzione 
intrapresa. Le seguenti proposte di aggiunta e di modifica saranno 
sottoposte al Consiglio degli Stati:
Nell’ambito delle misure coercitive
•	l’estensione della durata massima della carcerazione in 
vista del rinvio forzato
•	l’estensione del campo d’applicazione del divieto di 
entrare o lasciare un determinato territorio
•	l’introduzione di un fermo di breve durata
Nell’ambito dell’accelerazione della procedura d’asilo 
•	la modifica della fattispecie della non entrata nel merito 
per le persone senza documenti di legittimazione
•	l’introduzione di emolumenti nell’ambito della procedura di 
riesame dell’UFR
•	l’ampliamento della comunicazione di dati nell’ambito 
dell’esecuzione dell’allontanamento e dell’espulsione
•	misure atte ad accelerare la procedura ricorsuale
Nell’ambito delle misure socio-politiche e finanziarie
•	la concessione di un aiuto immediato in luogo e vece 
dell’aiuto sociale per tutte le persone con una decisione d’asilo 
negativa
Tutte queste misure tengono in debito conto le richieste urgenti dei 
Cantoni nonché della popolazione; esse sono conformi alla 
Costituzione e al diritto internazionale pubblico e comporteranno 
per la Confederazione e i Cantoni risparmi di ampia portata, senza 
compromettere il principio alla base della politica d’asilo – ovvero 
l’accoglienza delle persone perseguitate. Per contro ci si attende 
un miglioramento della situazione nel senso che la Svizzera perderà 
di attrattiva per coloro che richiedono l’asilo senza averne motivo.
Altre informazioni:
Brigitte Hauser-Süess, Media&Comunicazione, UFR, 031 325 93 50
DOCUMENTAZIONE PER LA STAMPA
In seguito ai colloqui svolti con gran parte dei Cantoni in merito 
ai problemi esistenti nell’ambito dell’asilo, in particolare per 
quanto riguarda l’esecuzione dell’allontanamento di richiedenti 
l’asilo respinti, il capo del Dipartimento federale di giustizia e 
polizia (DFGP) ha illustrato al Consiglio federale e al pubblico 
possibili complementi e modifiche alle misure esistenti nel campo 
dell’asilo. Tali proposte sono state oggetto di una consultazione 
informale lo scorso luglio.
Nella misura del possibile, le osservazioni espresse nel quadro 
della consultazione sono state prese in considerazione senza 
modificarne l’orientamento e la finalità. Nel quadro della revisione 
parziale della legge sull’asilo, il Consiglio federale ha deciso di 
sottoporre alla Commissione delle istituzioni politiche del 
Consiglio degli Stati (CIP-S) le proposte di complementi e modifiche 
riportate qui di seguito.
Misure coercitive
La durata massima della carcerazione in vista del rinvio forzato, 
attualmente di 9 mesi, passerà a 18. Per i giovani in età compresa 
tra i 15 e i 18 anni, la durata massima della carcerazione sarà di 
12 mesi.
Ai sensi della legge in vigore, l’assegnazione ad un luogo di 
soggiorno e il divieto di accesso ad un dato territorio possono 
essere disposti soltanto qualora la sicurezza e l’ordine pubblico 
siano perturbati o messi in pericolo (art. 13e LDDS). Spesso non 
sono soddisfatte le condizioni per imporre di non abbandonare o di 
non accedere a un dato territorio alle persone nei cui confronti è 
stata pronunciata una decisione di allontanamento o di espulsione 
passata in giudicato e che non hanno rispettato il termine di 
partenza fissato. Il campo d’applicazione per l’assegnazione ad un 
luogo di soggiorno o il divieto di accedere a un dato territorio va 
esteso in tal senso.
L’introduzione di un fermo di breve durata, in particolare per 
fornire chiarimenti relativi all’identità e alla nazionalità o per 
la traduzione dinanzi a rappresentanze diplomatiche, va disciplinato 
a livello federale.
Misure atte ad accelerare la procedura
Con la nuova formulazione della fattispecie della non entrata nel 
merito per le persone sprovviste di documenti si intende favorire la 
consegna di documenti, imponendo tra l’altro requisiti più severi 
quanto alla qualità dei documenti richiesti e ai criteri di 
verosimiglianza. Documenti quali certificati di nascita o licenze di 
condurre non saranno più sufficienti per entrare nel merito di una 
domanda d’asilo, dato che non sono validi per il rimpatrio e possono 
essere facilmente falsificati. Ciononostante si entrerà nel merito 
della domanda se i documenti non possono essere consegnati per 
motivi scusabili, se la qualità di rifugiato è accertabile sulla 
base dell’audizione o se sono necessari ulteriori chiarimenti.
Le procedure di riesame delle domande dinnanzi all’Ufficio federale 
dei rifugiati (UFR) saranno d’ora in poi soggette alla riscossione 
di emolumenti.
Aggiungendo all’elenco dei dati personali comunicati l’indicazione 
dei procedimenti penali in Svizzera, nel quadro dell’esecuzione di 
decisioni di allontanamento o di espulsione, si intendono migliorare 
le possibilità di rinvio di richiedenti l’asilo respinti. Tale 
ampliamento prevede la comunicazione dei dati riguardanti 
procedimenti di diritto penale ad autorità straniere ai fini 
dell’esecuzione di un allontanamento, soltanto se, nel caso 
concreto, è indispensabile all’esecuzione della riammissione o alla 
salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblici nello Stato 
d’origine. La comunicazione di dati personali non deve tuttavia 
mettere in pericolo la persona in questione.
Sono previste anche misure atte ad accelerare la procedura 
ricorsuale dinnanzi alla Commissione svizzera di ricorso in materia 
d’asilo (CRA). In futuro le domande d’asilo manifestamente fondate o 
infondate saranno esaminate da due giudici, anziché da un collegio 
di tre giudici. L’unanimità diventa pertanto indispensabile. In caso 
di disaccordo, è ripristinato il collegio ordinario, ossia il 
collegio di tre giudici.
Attualmente si può rinunciare allo scambio di scritti soltanto in 
caso di ricorsi manifestamente infondati. In tutte le altre 
procedure lo scambio di scritti è obbligatorio. Se diventasse 
facoltativo, in futuro sarebbe possibile liquidare più rapidamente 
anche altri ricorsi, ad esempio anche quelli non manifestamente 
infondati. La rinuncia allo scambio di scritti sarà in particolare 
possibile quando non vi sono domande in sospeso e sulla base degli 
atti è possibile emanare una decisione.
Misure sociopolitiche e finanziarie
La sospensione dell’aiuto sociale in vigore dal 1° aprile 2004 si 
applicherà non solo alle persone oggetto di una decisione di non 
entrata nel merito passata in giudicato ma anche a tutte quelle 
colpite da decisioni materiali negative in materia d’asilo. Ciò vale 
soltanto per le nuove domande, ossia le domande inoltrate dopo 
l’entrata in vigore delle modifiche di legge sulle misure 
supplementari. Per le domande inoltrate prima dell’entrata in vigore 
è prevista una disposizione transitoria.
Conclusioni
I complementi e le modifiche proposti ampliano il margine di manovra 
delle autorità, consentendo di eseguire con maggiore facilità ed 
efficacia gli allontanamenti disposti (misure coercitive). Misure 
analoghe, che talvolta vanno oltre le suddette proposte, sono state 
introdotte da altri Stati europei (ad esempio Germania, Olanda e 
Danimarca) e hanno dimostrato la loro efficacia. Con tali proposte 
(in particolare il passaggio dall’aiuto sociale all’aiuto in caso di 
bisogno e la nuova fattispecie di non entrata nel merito) si vuole 
diminuire l’attrattiva della Svizzera come terra d’asilo, in modo da 
limitare il numero di richiedenti l’asilo il cui bisogno di 
protezione da parte del nostro Paese è infondato. Per le persone 
perseguitate le frontiere svizzere continueranno ad essere aperte. 
Queste misure non pregiudicano infatti in alcun modo le persone 
veramente bisognose d’aiuto.
Grazie ad una durata di soggiorno più breve dei richiedenti l’asilo 
(ad esempio grazie allo sveltimento della procedura d’asilo) e al 
previsto calo delle domande d’asilo, si registrerà una riduzione 
anche dei costi dell’aiuto sociale e dell’aiuto in caso di bisogno, 
portando a considerevoli risparmi. Le misure supplementari non 
pregiudicano l’aiuto offerto ai rifugiati, i quali continueranno a 
ricevere dalla Svizzera la protezione di cui hanno bisogno. Non da 
ultimo i complementi e le modifiche proposti vengono incontro alle 
crescenti preoccupazioni espresse dai Cantoni e contribuiscono a 
migliorare sensibilmente l’immagine dei richiedenti l’asilo tra la 
popolazione.
Altre informazioni:
Brigitte Hauser-Süess, Media & Comunicazione UFR, 031 325 93 50

Plus de actualités: Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)
Plus de actualités: Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)