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Proposta degli impresari costruttori per il nuovo CNM: focus su standard minimi chiari e salari minimi elevati

Zurigo (ots)

Gli impresari costruttori sostengono con decisione un Contratto nazionale mantello (CNM) di obbligatorietà generale, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. In occasione della seconda tornata di trattative sul nuovo Contratto nazionale mantello (CNM) del 28 agosto 2025, la delegazione negoziale della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) ha presentato una bozza concreta che pone l'accento sul rispetto degli standard minimi rilevanti. L'obiettivo è garantire una protezione efficace contro il dumping salariale e tutelare le principali condizioni di lavoro. Questa manovra è estremamente importante in quanto oggi gli impresari costruttori svizzeri pagano i salari minimi più alto d'Europa e intendono mantenerli anche in futuro. La proposta prevede condizioni di lavoro moderne e al passo con i tempi, che offrono ai datori di lavoro e ai lavoratori un maggiore margine di manovra per trovare delle soluzioni adeguate.

Gli impresari costruttori sono favorevoli a un Contratto nazionale mantello (CNM) di obbligatorietà generale e, con la proposta emersa nella seconda tornata negoziale, si impegnano per un contratto collettivo di lavoro snello e di facile comprensione, che funga da base per il mondo del lavoro moderno nel settore principale della costruzione. Le sue regole chiare e semplici garantirebbero un'esecuzione efficiente ed efficace del CNM. La bozza costituisce la base per le ulteriori trattative con i sindacati. In tale contesto gli impresari costruttori sottolineano la loro disponibilità a portare avanti i colloqui in modo costruttivo e orientato alla ricerca di soluzioni.

Un'esecuzione efficace garantisce una concorrenza leale

Un'esecuzione efficace garantisce una concorrenza leale e tutela i lavoratori. Occorre continuare a combattere sistematicamente il dumping salariale e il lavoro nero: questa è la priorità per gli impresari costruttori. Per prevenire gli abusi in maniera efficace servono regole chiare, ma anche effettivamente applicabili. Sono fondamentali poche disposizioni, ma chiare e attuabili, che possano essere controllate e applicate in modo sistematico. Inoltre, è centrale che le risorse disponibili vengano impiegate dalle parti sociali in modo mirato per l'esecuzione del CNM.

Gli impresari costruttori difendono il salario minimo più alto d'Europa

Gli impresari costruttori intendono mantenere il salario minimo più alto d'Europa, pari a circa 5000 franchi. Anche in futuro gli impresari costruttori si impegnano a garantire i salari minimi più alti a livello internazionale e a fissarli nel CNM. Gli aumenti salariali individuali rispetto ai salari minimi dovranno essere concordati tra il datore di lavoro e il lavoratore. L'edilizia principale ha dimostrato negli anni di pagare i salari artigianali più alti d'Europa. I muratori qualificati guadagnano in media 6000 franchi al mese, in alcune regioni anche di più. Dal 2019 i salari sono aumentati del 7,5 per cento. Il settore principale della costruzione ha quindi incrementato il potere d'acquisto in misura nettamente superiore rispetto all'economia svizzera nel suo complesso. Considerato che nello stesso periodo il rincaro è stato del 6,5 per cento, l'adeguamento salariale superiore ha garantito un aumento del potere d'acquisto reale. Con il pensionamento anticipato a partire da 60 anni, cinque o sei settimane di vacanze per gli apprendisti, nonché fino ai 20 anni e a partire dai 50 anni di età, generose indennità per il pranzo e formazione continua retribuita, l'edilizia principale offre condizioni di lavoro interessanti.

Bozza di contratto concreta con condizioni di lavoro moderne

La bozza di contratto degli impresari costruttori propone condizioni di lavoro moderne e al passo con i tempi, che limitano in misura minore i datori di lavoro e i lavoratori rispetto a oggi e garantiscono un margine di manovra per trovare soluzioni negli specifici rapporti di lavoro:

  • Il tempo di lavoro normale annuale non dovrebbe essere modificato e dovrebbe restare invariato a 2112 ore.
  • La settimana lavorativa media è di 40,5 ore su cinque giorni. In casi particolari dovrà essere possibile lavorare anche il sabato.
  • Le ore di lavoro al di sotto e al di sopra dell'orario di lavoro settimanale, dovranno essere addebitate o accreditate su un cosiddetto conto dell'orario flessibile.
  • Tale conto, gestito su più anni, è limitato a un saldo massimo di 250 ore supplementari e a un saldo minimo di 150 ore in difetto, al fine di garantire orari di lavoro pianificabili ed equilibrati.
  • Il capitale orario deve poter essere accumulato su un periodo di tempo prolungato ed essere utilizzabile per scopi predefiniti, ad esempio per la propria formazione personale, per una vacanza di lunga durata o per l'assistenza a familiari.
  • Al fine di una migliore pianificazione, le ferie aziendali, i ponti e i giorni di recupero vengono stabiliti e comunicati ai lavoratori già l'anno precedente.

La bozza di contratto costituisce la base per le ulteriori trattative tra la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e i sindacati. La SSIC si impegna con grande impegno a favore di un nuovo CNM di obbligatorietà generale, che dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2026.

Contatto:

Contatto per ulteriori informazioni
Jacqueline Theiler, responsabile Comunicazione
Tel. +41 058 360 76 42, jacqueline.theiler@baumeister.ch

Matthias Engel, portavoce
Tel. +41 058 360 76 35, matthias.engel@baumeister.ch

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