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Etica giornalistica, non fake news!

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Kerns OW (ots)

La Fondazione Dr. J.E. Brandenberger conferisce ogni anno un premio di 200.000 franchi svizzeri a una personalità per il suo impegno a favore della promozione e della conservazione della cultura e dell'uomo. Quest'anno il premio è stato assegnato al giornalista ticinese e studioso d'etica dei media Enrico Morresi, che ha dedicato molti anni di eccezionale impegno alla ricerca di regole e condizioni per promuovere la qualità e l'affidabilità dell'informazione e operato per un giornalismo che sostiene e rafforza la fiducia nelle istituzioni.

La sua notevole carriera giornalistica comincia inizia nel 1958 al "Corriere del Ticino", dove esordisce come cronista, per poi, a partire dal 1969, per dodici anni, dirigere la rubrica "Cantone" come redattore capo. Seguono altri dodici anni come autore di documentari in patria e all'estero per la Televisione della Svizzera italiana, altri sei come responsabile del Parlato di Rete Due e infine, dopo il pensionamento, una decina come ricercatore e autore di ambiziose opere scientifiche. È stato vicepresidente della Commissione nazionale dell'Unesco. Dal 1984 ha militato nel Consiglio svizzero della stampa e dal 2000 al 2012 ha presieduto la Fondazione che regge il Consiglio medesimo.

Conseguito nel 2002 un "Master of Applied Ethics" (MAE) all'Università di Zurigo, ha esplorato le possibilità di definire l'etica giornalistica con due titoli che hanno ricevuto grande attenzione in tutto il mondo italofono. La sua vasta e profonda esperienza, la sua osservazione attenta ed empatica dei conflitti, delle crisi e delle tragedie più diverse hanno inspirato a Enrico Morresi a porsi domande sempre più urgenti, a suo avviso cruciali. L'interrogativo etico, nel suo caso, sembra essere il naturale e inevitabile punto di arrivo di una carriera professionale originale e di successo.

"Siamo molto lieti di assegnare a Enrico Morresi il premio di quest'anno della Fondazione Dr. J.E. Brandenberger", ha dichiarato il presidente del consiglio della fondazione Carlo Schmid-Sutter: "In un tempo in cui fake news, voci incontrollate, incertezze e speculazioni turbano la popolazione, l'etica giornalistica è di fondamentale importanza per la tutela della fiducia nei media".

È la trentunesima volta che questo prestigioso premio viene assegnato. Irma Marthe Brandenberger istituì la fondazione in memoria di suo padre, il Dr. J.E. Brandenberger, inventore del cellofan, e si pose l'obiettivo di valorizzare personalità che si distintesi per la sforzo di migliorare le condizioni di vita delle persone. Sono premiati risultati ottenuti nel campo delle scienze naturali e umane, del lavoro sociale nonché della promozione e conservazione della cultura umanitaria, a prescindere dal genere e dalle convinzioni religiose o politiche dei candidati.

La consegna del premio a Enrico Morresi avverrà svolgerà il 21 novembre a Lugano.

Per ulteriori informazioni:

Carlo Schmid-Sutter, carlo.schmid@bluewin.ch, tel. 079 568 15 85

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