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Monitoraggio della società digitale: la solidarietà è apprezzata e minacciata allo stesso tempo

Monitoraggio della società digitale: la solidarietà è apprezzata e minacciata allo stesso tempo
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Zurigo (ots)

Il principio della solidarietà viene messo sotto pressione dalla svolta digitale. E la popolazione contribuisce ad aumentare tale pressione con il suo comportamento, anche se non intenzionalmente. Questo è ciò che è emerso dal secondo sondaggio rappresentativo che l'istituto di ricerca sotomo ha eseguito su incarico della Fondazione Sanitas. Il sondaggio rivela quali sono i vincitori per quanto riguarda il cambiamento digitale, quali forme di solidarietà stanno a cuore alla popolazione e come le persone in Svizzera affrontano attualmente l'automisurazione digitale.

Le caratteristiche della società dei dati comprendono non solo il progresso tecnologico attraverso le possibilità digitali, ma anche un cambiamento nella convivenza sociale. Il comportamento umano diventa sempre più misurabile, il che rende possibili confronti e classifiche. Ma cosa significa questo per la coesione sociale? Quale tipo di solidarietà è importante per i cittadini? E quali sono le conseguenze dei cosiddetti uomini «trasparenti» per il principio d'assicurazione? Per analizzare questi aspetti sociali della svolta digitale e incoraggiare un dialogo aperto, la Fondazione Sanitas ha incaricato l'istituto di ricerca sotomo a effettuare per la seconda volta un sondaggio con il monitoraggio «Società digitale e solidarietà» 2019.

Solidarietà sotto pressione

In linea di massima, la maggioranza degli intervistati ritiene che la solidarietà all'interno della società sia importante. Il 61 percento degli intervistati attribuisce grande importanza alla solidarietà dei ricchi nei confronti dei poveri e dei giovani nei confronti degli anziani. Per il 56 percento questo vale per la solidarietà delle persone sane nei confronti di quelle malate e solo per il 39 percento di quelle anziane nei confronti di quelle più giovani. E non sorprende che la maggioranza degli intervistati (53 percento) ritiene che la svolta digitale abbia un impatto piuttosto negativo sulla solidarietà all'interno della società. I partecipanti al sondaggio ritengono che le conseguenze della svolta siano la sorveglianza, la perdita dell'individualità, la pressione al rendimento, processi più efficienti e maggiori opportunità, ma raramente «più solidarietà tra le persone».

Chiara discrepanza tra desiderio e comportamento

Lo studio dimostra chiaramente: la popolazione vede e sfrutta gli aspetti positivi del cambiamento digitale e sostiene il suo sviluppo attraverso l'uso proprio dei servizi digitali. Allo stesso tempo, tuttavia, è anche molto preoccupata per la coesione sociale. Il 58% degli intervistati è anche convinto che nuove forme di solidarietà, come il sostegno reciproco nella Sharing Economy, non possono compensare una diminuzione della coesione sociale.

Più sostenitori per i modelli di assicurazione comportamentali

Le persone che si mantengono in forma e che si nutrono in modo sano dovrebbero pagare premi più bassi? Il 49% degli intervistati concorda con questa affermazione e il 46% è contrario. I sostenitori nel 2019 sono aumentati significativamente rispetto al 2018 (40 percento). Il concetto dei premi di assicurazione calcolati in base al comportamento è quindi molto più accettato.

Quasi due terzi (63 percento) delle persone che considerano il proprio stile di vita più sano di quello di altre persone della stessa età troverebbero addirittura appropriati sconti comportamentali sui premi. Di coloro che affermano di vivere in modo meno sano, quasi due terzi sono contrari. L'aumento della misurazione della vita e delle conoscenze sulla salute individuale aumenta quindi la pressione sulla solidarietà all'interno del sistema sanitario, anche se gli intervistati ritengono che sia di fondamentale importanza.

La digitalizzazione promuove il carattere prestazionale della società

La maggior parte degli intervistati concorda sul fatto che la digitalizzazione aumenta la pressione prestazionale all'interno della società e produce sia vincitori che vinti. Gli intervistati vedono come vincitori della digitalizzazione i giovani, le persone flessibili, gli istruiti e i competitivi. Gli anziani, i poveri e i meno istruiti, d'altro canto, sono considerati svantaggiati dalla svolta digitale. Tuttavia, il carattere prestazionale della società digitale è anche fonte di stress. Così, tre quarti delle persone tra i 18 e i 35 anni si vedono sottoposte ad ulteriore pressione a causa della misurazione digitale delle prestazioni e dei dati sulla loro vita (life tracking e social media). Un peso che le giovani generazioni, tuttavia, accettano come effetto collaterale del cambiamento digitale a favore di offerte digitali nuove e personalizzate.

Come conservare la solidarietà sociale nel mondo digitale? Questo aspetto dovrebbe essere oggetto di maggiori dibattiti sociali e politici.

Lo studio

Nel febbraio 2019, l'istituto di ricerca sotomo ha intervistato 2074 persone online sul loro comportamento e atteggiamento in merito alla solidarietà nel contesto della digitalizzazione. La selezione e la ponderazione mirata delle persone garantiscono un campione rappresentativo che si avvicina alla composizione della popolazione svizzera dai 18 anni in su. Questo studio è una continuazione dell'ondata di sondaggi del 2018.

Scaricare lo studio

Il rapporto completo del monitoraggio «Società digitale e solidarietà» 2019 è disponibile qui: www.sanitas.com/fondazione-sondaggio

Contatto:

Sanitas Assicurazione Malattia, Christian Kuhn, portavoce stampa,
tel. 044 298 62 78, cellulare 076 381 27 87, medien@sanitas.com

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