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Schweizerischer Gewerkschaftsbund SGB

Impiegati doganali e guardie di confine: i risparmi insensati del Consiglio federale incrementano i rischi per la sicurezza

Bern (ots)

Il Consiglio federale non entra nel merito della
richiesta di aumentare gli effettivi del personale della carriera 
civile e di quella uniformata, ignorando così i rischi reali e 
l'esigenza di una migliore sicurezza nel controllo delle persone e 
delle merci espressa dalla popolazione. Il Parlamento e i Cantoni di 
confine devono imporre rapidamente una svolta.
A fine novembre il Consiglio federale ha risposto a tre interventi
parlamentari presentati durante la sessione autunnale 2008 in materia
di rischi per la sicurezza a livello di dogana e Corpo delle guardie 
di confine:
-	verifica degli effettivi dell'AFD (postulato 08.3513 Hildegard 
Fässler-Osterwalder, PS SG)
-	aumento degli effettivi e migliori condizioni d'impiego per il Cgcf
(mozione 08.3510 Hans Fehr, UDC ZH)
-	situazione critica nella regione gcf di Ginevra (interpellanza 
08.3485 Hans Widmer, PS LU).
Gli interventi chiedono 200 posti in più per la carriera civile e 
200-300 per il Corpo delle guardie di confine, per il quale si 
auspicano inoltre salari più concorrenziali. I posti supplementari 
dovrebbero essere creati nel settore della fiscalità e della 
sicurezza, in particolare per
-	i controlli delle dichiarazioni doganali nel traffico commerciale 
delle merci (tributi doganali e imposta sul valore aggiunto)
-	i controlli delle persone
-	la lotta al contrabbando di stupefacenti e alla tratta di esseri 
umani
-	il controllo delle derrate alimentari
-	l'importazione, l'esportazione e il transito di armi e di sostanze 
dannose per la salute
-	la lotta contro la pirateria e la falsificazione di prodotti.
Nelle sue risposte del 26 novembre 2008 il Consiglio federale 
lascia chiaramente intendere di non prendere sul serio i rischi 
suesposti. Respinge perfino il postulato Fässler-Osterwalder che 
chiede unicamente una verifica degli effettivi. Si sottomette invece 
ai predicatori del risparmio del DFF e ai tecnocrati dell'AFD secondo
i quali la panacea di tutti i mali sono le applicazioni informatiche 
e la filosofia di controllo adeguata ai rischi. Queste persone non 
ignorano solo l'aumento dei rischi ma anche l'esigenza legittima 
della popolazione di avere una migliore sicurezza al controllo delle 
merci e delle persone.
Respingendo gli interventi, il DFF rimane fedele a se stesso, nel 
senso che chiude gli occhi davanti ai rischi esistenti invece di dar 
prova di lungimiranza. Basti pensare che se l'AFD avesse adottato nel
2007 misure salariali incisive - così come chiesto da garaNto e dalla
stessa regione gcf - l'emergenza di personale nella regione gcf di 
Ginevra non avrebbe raggiunto i drammatici livelli attuali.
Quando sostiene che, tenuto conto della situazione, la regione di 
Ginevra gode dell'appoggio di guardie provenienti da altre regioni di
confine, il DFF dice solo mezza verità. Sottace infatti che questa 
scelta produce altrove falle nella sicurezza - a scapito dei Cantoni 
di confine.
garaNto invita pertanto il Parlamento ad accettare il postulato 
Fässler-Osterwalder e la mozione Fehr contro il parere del Consiglio 
federale.
Il sindacato garaNto non accetta la politica risparmista del DFF a
scapito della sicurezza pubblica, delle entrate fiscali, della salute
e della sicurezza del personale. Nei prossimi mesi preparerà azioni 
mirate e, dato il caso, le applicherà.

Contatto:

garaNto
Die Gewerkschaft des Zoll- und Grenzwachtpersonals
Le syndicat du personnel de la douane et des gardes-frontière
Il sindacato del personale delle dogane e delle guardie di confine
Informazioni:
André Eicher, segretario centrale garaNto, tel. 079 380 52 53
Oscar Zbinden, responsabile dell'informazione garaNto, tel. 079 698
34 17

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