Comunicato stampa: I prezzi dei voli si sono abbassati dell’8% rispetto a un anno fa
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Comunicato stampa
Indice dei prezzi del tempo libero di Comparis
I prezzi dei voli si sono abbassati dell’8% rispetto a un anno fa
In Svizzera i prezzi per le attività del tempo libero continuano ad aumentare. È quanto emerge dal nuovo indice dei prezzi del tempo libero di Comparis. Il rincaro è dello 0,8% su base annua. Mentre molti settori sono colpiti dall’aumento dei prezzi, il trasporto aereo rappresenta attualmente un’eccezione, infatti, i viaggi aerei costano l’8% in meno rispetto a un anno fa. «Le compagnie aeree low cost come Easyjet hanno ampliato notevolmente la loro presenza all’aeroporto di Zurigo. L’inasprimento della concorrenza tra le compagnie aeree consolidate ha portato a una notevole guerra dei prezzi. Allo stesso tempo, l’anno scorso l’offerta complessiva del mercato è aumentata nuovamente», spiega Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità. Tuttavia, rispetto al periodo precedente alla pandemia, ovvero marzo 2019, i prezzi dei voli mantengono l’aumento del 24%. Inoltre, l’attuale politica doganale potrebbe nuovamente rendere l’aviazione più costosa a lungo termine.
Zurigo, 24 aprile 2025 – A marzo 2025 i prezzi dei beni per il tempo libero in Svizzera sono cresciuti dello 0,8% rispetto al mese precedente. Lo dimostra l’indice dei prezzi del tempo libero del servizio di confronti online comparis.ch, che illustra l’andamento dei rincari in Svizzera nei settori del tempo libero, della cultura, della gastronomia e dei viaggi. L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) dell’Ufficio federale di statistica (UST) mostra attualmente un rincaro annuo dello 0,3%*.
I prezzi dei voli diminuiscono, ma l’incertezza politica rende possibile un’inversione di tendenza
A marzo 2025, i prezzi dei voli erano dell’8%* inferiori al livello di marzo 2024. Alla base del calo dei prezzi ci sono diversi fattori: «Le compagnie aeree low cost come Easyjet hanno notevolmente ampliato la loro presenza all’aeroporto di Zurigo. L’inasprimento della concorrenza tra le compagnie aeree consolidate ha portato a una notevole guerra dei prezzi. Allo stesso tempo, l’anno scorso l’offerta complessiva del mercato è aumentata nuovamente», spiega Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità.
«L’attuale rilassamento dei prezzi dei voli non è sostenibile», avverte Kolecic. Con l’arrivo della stagione estiva, la domanda e conseguentemente anche i prezzi aumenteranno di nuovo. Inoltre, l’attuale politica doganale potrebbe nuovamente rendere l’aviazione più costosa a lungo termine.
Rispetto al periodo precedente alla pandemia, ovvero marzo 2019, i prezzi dei voli mantengono tutt’ora l’aumento del 24%. Inoltre, nel confronto quinquennale, i prezzi sono addirittura saliti del 40,1%*. Tuttavia, marzo 2020 è stato fortemente influenzato dalla pandemia di coronavirus e da ampie restrizioni di viaggio. Secondo Airline Swiss, i costi operativi sono più elevati rispetto al 2020, ma le capacità sono ancora al di sotto del livello precedente alla pandemia.
Forte aumento dei costi dei servizi di streaming e nel settore paralberghiero
Per l’acquisto di servizi radiofonici e televisivi i consumatori hanno dovuto spendere molto di più rispetto a un anno fa. I prezzi sono infatti cresciuti del 6,1%*. Secondo l’analisi di Comparis, si tratta del bene che ha registrato il rincaro maggiore rispetto all’anno precedente.
«Un fattore importante nell’aumento dei costi della ricezione radiofonica e televisiva è l’aumento dei prezzi dei grandi servizi di streaming. Le tariffe Serafe sono rimaste stabili, mentre l’anno scorso i fornitori di servizi di streaming come Netflix, Apple TV Plus o Sky hanno aumentato significativamente i prezzi», afferma l’esperto Comparis.
Sono aumentati anche i prezzi del settore paralberghiero (+4,4%*). Tra questi rientrano appartamenti di vacanza o campeggi. Si tratta del secondo aumento più marcato. Al terzo posto troviamo gli abbonamenti a giornali e riviste (+ 2,9%*).
«Negli ultimi mesi i prezzi dell’energia sono diminuiti, ma rimangono comunque elevati, soprattutto nel resto dell’Europa. Molti proprietari di appartamenti di vacanza scaricano questo aumento dei costi direttamente sui clienti», afferma Adi Kolecic.
A percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli
Negli ultimi 12 mesi il rincaro più alto dei beni per il tempo libero è stato percepito dalle economie domestiche composte da una sola persona di età pari o superiore a 65 anni. Attualmente percepiscono infatti un tasso di rincaro dell’1,2% rispetto all’anno scorso. Anche a marzo la vita è diventata ancora più costosa rispetto al mese precedente (+0,7%).
In percentuale, considerando la tipologia di economia domestica, sono quelle composte da una sola persona con meno di 65 anni a essere meno toccate dal rincaro. Con 111,3 punti, l’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi da questa categoria di popolazione è stata dello 0,6%.
*Indice dei prezzi per il tempo libero di Comparis
L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) misura l’andamento dei prezzi sulla base di un paniere rappresentativo di circa 1050 beni e servizi. Una continua diminuzione del potere d’acquisto o un aumento del livello medio dei prezzi sono sintomi di inflazione. L’IPC comprende dodici categorie principali, tra cui investimenti a lungo termine e affitti. Non sono tuttavia considerate grandi voci di spesa come i premi delle assicurazioni sociali o le imposte dirette. L’IPC non riflette quindi il rincaro percepito effettivamente dai consumatori.
L’indice dei prezzi del tempo libero di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), mostra il rincaro esclusivamente nei settori del tempo libero, della cultura, del settore alberghiero e della ristorazione e dei viaggi. Vengono inoltre prese esplicitamente in considerazione singole tipologie di economie domestiche, fasce di reddito e regioni linguistiche. Nota importante: le cifre contrassegnate con un (*) sono state calcolate direttamente dall’Ufficio federale di statistica (UST/IPC) o si basano sui dati dell’UST/IPC.
La base di dati per l’indice dei prezzi per il tempo libero di Comparis è costituita dall’indice nazionale dei prezzi al consumo ( IPC ) e dall’indagine sul budget delle economie domestiche (IBED). Le ponderazioni per i nuovi indici dei prezzi si basano sull’ IBED . Successivamente, vengono calcolati gli indici di Laspeyres a catena con le serie di prezzi dell’IPC. La base dell’indice è dicembre 2017 (corrisponde al 100%).
Maggiori informazioni
Adi Kolecic esperto in mobilità e viaggi telefono: +41 78 884 11 54 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler ed è di proprietà privata. L’azienda appartiene ancora oggi principalmente al suo fondatore. Comparis non è partecipata né dallo Stato né da altre imprese.

