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Dép. féd. enviro., transp., énerg., comm

Il trasporto di merci pericolose va reso ancora più sicuro

Berna (ots)

Il trasporto di merci pericolose va reso il più
sicuro possibile. A tale scopo, l'Ufficio federale dell'ambiente,
delle foreste e del paesaggio (UFAFP) stabilisce per l'inizio di
agosto l'entrata in vigore di apposite direttive. Tali direttive
permettono di valutare in maniera uniforme i rischi legati al
trasporto di merci pericolose. Un gruppo di lavoro, in cui siedono i
rappresentanti delle autorità federali, delle ferrovie e
dell'industria chimica, sta elaborando un piano di misure che
permetta l'esecuzione pratica delle direttive summenzionate.
Il Presidente della Confederazione Moritz Leuenberger intende
anticipare i tempi stabiliti dall'ordinanza sulla protezione contro
gli incidenti rilevanti nel settore del trasporto di merci
pericolose. Egli ha quindi incaricato l'UFAFP di elaborare delle
apposite direttive, la cui entrata in vigore è prevista per l'inizio
di agosto. I Criteri di valutazione II concernenti l'ordinanza sulla
protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR)» permettono alle
autorità esecutive di analizzare secondo parametri uniformi i rischi
legati al trasporto di merci pericolose.
Le nuove direttive dell'UFAFP valgono per le vie di comunicazione
presenti e future utilizzate per il trasporto di merci pericolose.
Esse sono destinate alle autorità cantonali e federali competenti in
materia di esecuzione dell'ordinanza sulla protezione contro gli
incidenti rilevanti nell'ambito delle ferrovie, delle strade di
transito e del Reno. Le autorità esecutive hanno il compito di
rilevare, in collaborazione con i detentori delle vie di
comunicazione, i rischi intrinseci al trasporto di merci pericolose,
di analizzarli in base alle suddette direttive e, se del caso, di
decretare apposite misure di riduzione dei rischi.
Le direttive suddividono i rischi in tre classi: insopportabili
(classe 1), problematici (classe 2) e sopportabili (classe 3). Nel
caso di rischi insopportabilmente elevati vanno adottate, ai sensi
dell'ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti, delle
apposite misure di riduzione; i rischi problematici possono essere
classificati come sopportabili dalle autorità esecutive competenti
soltanto se tutte le necessarie misure di riduzione dei rischi sono
già state adottate; i rischi della classe 3 non vanno ulteriormente
ridotti.
Misure efficaci per ridurre i rischi
Una ricerca preliminare condotta dalla Confederazione ha mostrato
che le direttive interessano soprattutto i trasporti ferroviari. 
Questa prima valutazione sommaria dei rischi indica che circa il
quattro per cento dei tracciati ferroviari svizzeri, ovvero circa 135
chilometri, è a elevato rischio d'incidente - classe 1
(insopportabile) - nel caso di trasporto di merci pericolose, mentre
circa un terzo della rete ferroviaria nazionale potrebbe comportare
rischi della classe 2. Dal resto della rete ferroviaria non
dovrebbero scaturire rischi insopportabili o problematici.
Il capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti,
dell'energia e delle comunicazioni ha quindi incaricato l'UFAFP di
valutare, entro la fine dell'anno e in collaborazione con l'Ufficio
federale dei trasporti (UFT), le FFS, l'industria chimica -
rappresentata dalla Società Svizzera delle Industrie Chimiche (SSIC)
- e l'Ufficio federale delle strade (USTRA), delle misure che
permettano di ridurre al di sotto del livello critico i rischi
intrinseci ai trasporti ferroviari. Il gruppo di lavoro deve tenere
conto in particolare dei costi e del tempo necessario all'esecuzione
delle direttive. In tal modo, l'ATEC intende inoltre impedire che il
trasporto di merci pericolose venga massicciamente trasferito dalla
ferrovia alla strada, per evitare l'aumento dei rischi che ne
conseguirebbe.
Una riduzione notevole dei rischi d'incidente può essere ottenuta
ricorrendo all'utilizzazione di vagoni cisterna migliori, il cui
contenitore per il trasporto di liquidi pericolosi, quali il cloro,
l'ammoniaca o la benzina, è stato reso più solido.  Un'ulteriore
misura potrebbe essere costituita da percorsi alternativi, ossia
fuori da territori densamente abitati, da stazioni ferroviarie con
notevole affluenza di pubblico o da gallerie dove vengono incrociati
treni passeggeri. Va inoltre valutato lo strumento delle riduzioni di
velocità.  Il rischio di taluni trasporti potrebbe essere diminuito
distribuendo su più veicoli il volume delle merci. La misura più
efficace per ridurre i rischi consiste però nel produrre le merci
pericolose laddove vengono utilizzate, rendendone in tal modo
superfluo il trasporto. Tuttavia, sarebbe necessario esaminare se
l'onere economico che ne consegue sia sopportabile.

Contatto:

ATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti,
dell'energia, delle comunicazioni; Servizio stampa.

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