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Office fédéral de la police

La Svizzera continua ad essere una nazione sicura

Berna (ots)

La probabilità che la Svizzera diventi un bersaglio
diretto per attentati terroristici, rimane debole. Tuttavia le
installazioni straniere ubicate in Svizzera nonché le persone
svizzere all'estero rischiano ancora potenzialmente di divenire
obiettivi e vittime degli attentati. La situazione in Svizzera, per
quanto concerne l'estremismo violento dei gruppi stranieri e
l'estremismo di sinistra e di destra, non è cambiata
significativamente negli ultimi anni. Questo è quanto si evince dal
Rapporto sulla sicurezza interna della Svizzera 2001, che l'Ufficio
federale di polizia ha pubblicato per la prima volta.
Il 2001 è stato connotato dagli attentati terroristici dell'11
settembre negli USA. Gli attentati manifestano chiaramente la grande
vulnerabilità delle società industriali moderne, indicando come la
minaccia dei gruppi terroristici che operano a livello internazionale
sia ancora esistente.
In base alle attuali conoscenze, la Svizzera non è stata sfruttata
né da base logistica né d'addestramento dai presunti autori degli
attentati negli USA, che tuttavia l'hanno attraversata per
raggiungere altre nazioni.
Finora in Svizzera non si sono accertate strutture che potrebbero
essere implicate con l'organizzazione terroristica Al Qaïda di Osama
Bin Laden. Tuttavia, per ragioni preventive nel novembre 2001, il
Consiglio federale ha vietato Al Qaïda nonché sue eventuali epigoni o
organizzazioni di sostegno.
In aumento, anche se con discrezione il panorama dell'estremismo
di destra
Nel 2001 si è registrata una diminuzione d'incidenti causati
dall'estremismo di destra; attentati contro i centri per i
richiedenti d'asilo non ce ne sono stati. Tuttavia il volume numerico
dell'estremismo di destra in alcuni cantoni è aumentato
drasticamente. Ai sempre più frequenti concerti skinhead, una
ragguardevole parte dei partecipanti proviene dall'estero. In
generale nel panorama dell'estremismo di destra si può stabilire una
diminuzione delle attività finalizzate alla pubblicità di
provocazione. Molti gruppi desiderano emanciparsi a forza politica.
Nell'ambito dell'estremismo di sinistra si sono moltiplicati casi
con, sullo sfondo, non solo il movimento antiglobalizzazione, ma
anche collegati alle manifestazioni antifasciste. Escalation nel
corso di congressi e conferenze internazionali nonché numerosi
attentati dinamitardi evidenziano il potenziale di violenza nel
panorama d'estrema sinistra.
La Svizzera, uno spazio logistico
A numerosi raggruppamenti stranieri di matrice estremista
violenta, la Svizzera serve inoltre da spazio logistico e finanziario
nonché da base di reclutamento e di propaganda. Per evitare che la
Svizzera sia sfruttata per sostenere le attività di tali
raggruppamenti, il Consiglio federale ha adottato numerose misure nei
confronti dei rappresentati di gruppi d'etnia albanese, vietando
inoltre le collette e la propaganda inneggiante alla violenza
nell»Heroes Day» del Liberation Tigers of Tamil Eelam (LTTE).
La criminalità organizzata rimane una minaccia
La criminalità organizzata in Svizzera non è di tradizione. La
nostra nazione tuttavia, a causa della posizione geografica centrale,
il fiorente settore finanziario e i mezzi di comunicazione
all'avanguardia risulta attrattiva per i gruppi della criminalità
organizzata transnazionale.
Pertanto in Svizzera sono attivi vari gruppi appartenenti alla
criminalità organizzata. I gruppi d'etnia albanese rappresentano in
particolare nell'ambito degli stupefacenti, una minaccia in aumento
per la sicurezza interna della Svizzera. Svolge inoltre un ruolo di
priorità la lotta contro il riciclaggio di denaro per dissimulare
l'origine criminale. Bande provenienti dell'Africa occidentale sono
attive nel commercio illegale di sostanze stupefacenti e cercano
potenziali vittime da truffare con affari dubbi.
Nuova pubblicazione
Il Rapporto sulla sicurezza interna della Svizzera 2001 è una
nuova pubblicazione dell'Ufficio federale di polizia. Il rapporto
dovrebbe svilupparsi come prodotto successivo al rapporto sulla
sicurezza dello Stato e del rapporto di situazione sulla scena
svizzera per offrire in futuro una panoramica sulle minacce alla
sicurezza interna della Svizzera; ciò in considerazione, non in
ultimo, delle nuove competenze d'inchiesta attribuite alle autorità
federali.
Nuovo design e nome nuovo
Il rapporto sulla sicurezza interna della Svizzera 2001 arriva
sotto una nuova veste. È il primo prodotto che appare con il nuovo
corporate design dell'Ufficio federale di polizia. Entro autunno
anche noi adegueremo la presentazione finora impiegata al nuovo
design.
La presentazione con la nuova indicazione fedpol.ch al posto delle
vecchie abbreviazioni BAP, OFP; UFP e FOP rende chiaro il fatto che a
partire dalla riorganizzazione del 1.1. 2001 e con l'ampliamento
delle competenze d'inchiesta dal gennaio di quest'anno, siamo un
nuovo Ufficio con delle nuove mansioni.
L'abbreviazione unificata e di neutrale connotazione linguistica è
pertinente alla funzione dell'Ufficio. Inoltre, quale indirizzo
Internet, fedpol.ch costituisce un piano d'informazione
complementare, che riflette il ruolo sempre più importante per il
nostro che Internet ricopre.

Contatto:

Jürg Bühler
Servizio di analisi e prevenzione, UFP
Tel. +41/31/322'36'07

Il rapporto sulla sicurezza interna 2001 è a disposizione su
Internet in: www.bap.admin.ch

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