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La statistica dell’aiuto sociale nel Cantone del Giura

(ots)

La statistica dell’aiuto sociale nel Cantone del Giura

Prestazioni d’aiuto sociale soprattutto per giovani e persone sole
Nel 2003, circa l’1,7 per cento della popolazione del Cantone del 
Giura, ovvero 1200 persone, ha beneficiato di prestazioni dell’aiuto 
sociale. A ricorrervi sono soprattutto bambini e giovani fino ai 25 
anni, madri sole con figli a carico e persone che vivono da sole. 
Questi sono alcuni dei dati per il 2003 tratti dalla rilevazione 
condotta presso i tre servizi sociali regionali del Cantone del 
Giura nell’ambito della statistica svizzera dell’aiuto sociale 
realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST). La statistica 
dell’aiuto sociale è stata introdotta nel Cantone del Giura nel 
2001. Da allora vengono rilevati ogni anno dati sociodemografici sui 
beneficiari dell'aiuto sociale, la durata delle prestazioni e la 
situazione familiare degli stessi. Questi dati sono raccolti dal 
Servizio dell’azione sociale e dai Servizi sociali regionali di 
Delémont, Porrentruy e Le Noirmont che gestiscono tutte le domande 
di aiuto sociale del Cantone. I dati dettagliati sono pubblicati per 
la prima volta. Centri particolarmente coinvolti Stando ai dati 
cantonali, a essere maggiormente interessati da tale problematica 
sono i centri urbani. Nelle due città di Delémont e Porrentruy, in 
cui risiede il 26 per cento della popolazione cantonale, si 
concentra infatti quasi il 60 per cento dei beneficiari dell’aiuto 
sociale. Persone sole, giovani e stranieri i più esposti al rischio 
Nel Cantone del Giura, il tasso delle economie domestiche che 
beneficiano dell'aiuto sociale (ovvero, il rapporto tra il numero di 
economie domestiche assistite e l'insieme delle economie domestiche 
del Cantone) raggiunge il 2,4 per cento, risultando pertanto 
inferiore a quello di altri Cantoni (a titolo comparativo: 4,1% per 
Zurigo e 3,1% per Lucerna). Esso è però più elevato se si 
considerano soltanto le economie domestiche unipersonali (4,8%) e 
quelle monoparentali (6%). Se la problematica è esaminata partendo 
dallo stato civile delle persone, si nota che le meno esposte al 
rischio di povertà sono le persone sposate o vedove (rispettivamente 
0,7% e 0,3% di assistiti). Anche i pensionati sembrano relativamente 
protetti da tale minaccia grazie al sistema di previdenza per la 
vecchiaia e alle prestazioni complementari in particolare. Tra i 
beneficiari di prestazioni dell’aiuto sociale vi sono in maggioranza 
bambini e adolescenti. Il 29 per cento delle persone sostenute dal 
Cantone ha meno di 18 anni, contro il 25 per cento tra le persone 
dai 36 ai 50 anni. Il tasso d’aiuto sociale, misura che indica il 
rischio di dipendere dalle prestazioni d’aiuto sociale, raggiunge 
però il valore più elevato per i giovani adulti (dai 18 ai 25 anni) 
e riguarda sia quelli che vivono in città che quelli che risiedono 
negli altri Comuni. La problematica è tuttavia più accentuata nei 
centri urbani. Il 52 per cento dei beneficiari è di nazionalità 
svizzera, il 48 per cento di nazionalità straniera. Poiché gli 
stranieri rappresentano il 12 per cento della popolazione del 
Cantone, risulta evidente che questo gruppo è nettamente più esposto 
al rischio di dipendere dall'aiuto sociale. Questo fenomeno, sebbene 
non possa essere spiegato dai dati che emergono dalla statistica, è 
probabilmente determinato in gran parte dal grado di formazione 
delle persone, dalla grandezza della famiglia e dalle 
ristrutturazioni avvenute nel settore secondario. Se si analizza il 
tasso d’aiuto sociale degli stranieri secondo il criterio 
città-campagna, si nota che la proporzione degli stranieri assistiti 
è più elevata nei due centri urbani che negli altri Comuni del 
Cantone. Prestazioni d’aiuto sociale anche per persone occupate 
Circa il 25 per cento dei beneficiari dell’aiuto sociale dai 15 anni 
in poi esercita un’attività lavorativa, di cui il 45 per cento a 
tempo pieno. Le persone con un’attività a tempo parziale interessate 
da tale problematica spesso non hanno la possibilità di esercitare 
un lavoro a tempo pieno a causa dell’educazione dei loro figli. 
Circa un terzo dei beneficiari dell'aiuto sociale sono senza impiego 
e alla ricerca di un lavoro, mentre il 42 per cento fa parte della 
popolazione non attiva e non cerca lavoro. Nella maggioranza dei 
casi sono persone con incapacità lavorativa in attesa delle 
prestazioni dell’AI. Ragioni per la cessazione dell’aiuto sociale 
Nel 46 per cento dei casi, l’aiuto sociale ha una durata inferiore a 
un anno. L’inizio di un’attività retribuita (17%), l’aumento del 
reddito (11%) e la ricezione di una prestazione delle assicurazioni 
sociali volta a garantire il fabbisogno vitale (49%) sono le ragioni 
principali dichiarate per spiegare l’interruzione delle prestazioni 
dell’aiuto sociale.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio stampa
La statistica svizzera dell'aiuto sociale Frutto di una stretta 
collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni, la statistica 
dell’aiuto sociale, realizzata dall’Ufficio federale di statistica, 
è introdotta progressivamente sull’intero territorio nazionale. Il 
Giura è stato uno dei primi Cantoni ad avviare la rilevazione dei 
dati nel 2001. I risultati del 2003 sono i primi dati statistici a 
essere analizzati in dettaglio. L’indagine riguarda tutti i Comuni 
del Cantone. Il tasso d’aiuto sociale (o tasso dei beneficiari 
dell’aiuto sociale) è un indicatore importante dell’omonima 
statistica. Esso indica la percentuale della popolazione che 
beneficia di prestazioni dell’aiuto sociale. L’universo considerato 
può essere l’insieme della popolazione o un sottogruppo definito 
sulla base di criteri di carattere sociodemografico. Il tasso dei 
beneficiari indica il rischio di precarietà, vale a dire il rischio 
di dipendere dalle prestazioni dell'aiuto sociale. La nuova 
statistica dell’aiuto sociale permette di determinare i gruppi a 
rischio, conoscere l'ambiente sociodemografico degli assistiti, in 
particolare la loro situazione familiare, e calcolare sia l'entità 
che la durata delle prestazioni fornite. Essa offre una base 
oggettiva e attendibile per osservare la situazione e l'evoluzione 
dell'aiuto sociale, costituendo così uno strumento importante per la 
politica sociale dei Cantoni.
Informazioni:
Dr. Robert Fluder, UST, Sezione sicurezza sociale, Caposezione, 
tel.: 032 713 65 78
Corinne Pfeuti, UST, Sezione sicurezza sociale, Responsabile 
Statistica dell’aiuto sociale per il Cantone del Giura,
 tel.: 032 713 63 17
Cantone del Giura
Jean-Marc Veya, Capo del servizio dell’azione sociale del Cantone 
del Giura, tel.: 032 420 51 42
Servizio stampa UST, tel.: 032 713 60 13; fax: 032 713 63 46
Per ordinazioni: tel.: 032 713 60 60, fax: 032 713 60 61, e-mail:  
order@bfs.admin.ch
Per ulteriori informazioni e pubblicazioni in forma elettronica si 
rimanda al sito Internet dell’UST all’indirizzo: 
http://www.statistica.admin.ch
Servizio abbonamenti ai comunicati stampa per e-mail. Sottoscrizione 
all’indirizzo: http://www.news-stat.admin.ch

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