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Crash test del TCS sui bus: allacciarsi è un dovere!

Crash test del TCS sui bus: allacciarsi è un dovere!
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Bern (ots)

I passeggeri non allacciati di un torpedone hanno scarse possibilità di sopravvivere in caso di collisione: è quanto dimostra impietosamente un crash-test condotto dal TCS, dalla Basilese-Assicurazioni assieme al Dynamic Test Center (DTC). Per questo, il TCS consiglia vivamente di allacciare le cinture sui pullman, per proteggere sé stessi e gli altri viaggiatori. L'obbligo di assicurarsi sui torpedoni è in vigore dal 2006. Sola eccezione: gli autobus di linea dei trasporti pubblici.

Un torpedone viaggia alla velocità di 63 km/h e si scontra frontalmente, con un ricoprimento parziale di 65 cm, contro un camion fermo. Lo schianto scuote i passeggeri da cima a fondo, i vetri volano in frantumi. L'osservatore si trova di fronte ad uno spettacolo tremendo: le parti frontali del bus e del camion sono accartocciate. Nella sezione anteriore del pullman giacciono alcuni passeggeri gravemente feriti; purtroppo non erano allacciati. Va meglio invece per quelli assicurati, adulti e bambini, disposti nei sedili posteriori del veicolo. Le cinture di sicurezza hanno assorbito ampiamente le forze provocate dall'impatto. Altro risultato del test: le forze esercitate sui corpi sono uguali dappertutto e non dipendono dalla posizione occupata dai passeggeri: il pericolo è quindi distribuito equamente.

Con il test eseguito dal Dynamic Test Center e dai suoi partner, il TCS vuole scuotere le coscienze, esortando i passeggeri di torpedoni ad allacciarsi le cinture durante il viaggio. Nel veicolo sottoposto al test sono stati utilizzati 13 manichini; quelli seduti davanti non erano allacciati. L'analisi dei dati delle misurazioni e del filmato ha mostrato che i passeggeri, compresi i bambini tra 3 e 6 anni, che avevano preso posto sui sedili posteriori ed erano assicurati con la cintura se la sono cavata relativamente bene. Non si può affermare la stessa cosa per i manichini non allacciati. Per il responsabile della sezione Tecnica & Economia del TCS Toni Keller, l'incidente simulato dimostra in modo evidente che le cinture di sicurezza possono salvare la vita.

Dal 2006, i passeggeri degli autobus sono obbligati ad allacciarsi la cintura, se il veicolo ne è equipaggiato. Oltre a ciò, dallo stesso anno tutti i torpedoni di nuova immatricolazione devono essere equipaggiati di cinture addominali a due punti di ancoraggio. (cfr. Infobox "Prescrizioni legali")

Uno sguardo alla statistica degli incidenti di bus

Ogni anno - secondo le statistiche - si registrano circa 250 feriti in incidenti in cui sono coinvolti veicoli adibiti al trasporto di persone. Il numero di feriti gravi o di morti è tendenzialmente in diminuzione. Tuttavia questa flessione progredisce meno di quanto si vorrebbe. L'evoluzione positiva si spiega con la diffusione delle cinture di sicurezza (presenti nel 70% dei circa 2700 torpedoni, con tendenza in crescita), mentre il mancato utilizzo delle cinture montate nel veicolo ha ripercussioni negative.

Riassumendo

L'obbligo di allacciarsi la cintura anche per i passeggeri di bus va rispettato per garantire la sicurezza personale e quella altrui. Le cinture di sicurezza possono salvare la vita.

Disposizioni legali

Dal 2006 è obbligatorio allacciarsi le cinture di sicurezza sui bus, se quest'ultimi ne sono dotati. Dallo stesso anno, in tutti i bus che entrano in circolazione devono essere presenti cinture di sicurezza addominali. Inoltre, da inizio aprile 2010 è obbligatorio assicurare i bambini sotto i 4 anni in un seggiolino. Eccezioni sono previste per i bus di linea del trasporto pubblico (per esempio bus cittadini e autopostali), dal momento che il rischio di incidenti è inferiore, tenuto conto che hanno a disposizione corsie di scorrimento preferenziali e circolano a velocità moderata.

Scuolabus

La legge prevede che gli scuolabus (fino a 3.5 t) sono equiparati a veicoli per il trasporto di passeggeri, quindi i bambini sotto i 12 anni d'altezza inferiore ai 150 cm devono essere assicurati a dispositivi di ritenuta (p. es, seggiolino o rialzi) durante il trasporto. Un'eccezione è prevista per i posti a sedere negli scuolabus destinati in modo specifico ai bambini. In questi posti, indicati nella licenza di circolazione, vanno sistemati e assicurati in un seggiolino i bambini fino a 4 anni. Oltre a ciò, dal 2010 tutti gli scuolabus devono essere equipaggiati con cinture di sicurezza (perlomeno addominali). Chi è responsabile?Pannelli ad hoc, o lo stesso conducente oralmente, devono informare i passeggeri sull'obbligo di allacciare le cinture. L'autista deve controllare personalmente che i bambini sotto i 12 anni siano allacciati. Dai 12 anni, la responsabilità è del singolo.

Ulteriori informazioni le trovate:Art. 3a abs. 4 VRV: http://www.admin.ch/ch/i/rs/741_11/a3a.html

Viaggiare assieme e allacciarsi dal 1° aprile 2010:http://www.tcs.ch/main/it/home/auto_moto/tests/kindersitze/flyer_kindersitze.html

Comunicazione dell'ASTRA sulla sicurezza dei bambini negli scuola bus:http://www.astra.admin.ch/dokumentation/00109/00113/00491/index.html?lang=it&msg-id=29493

Come si è svolto il test?

Nel crashtest un torpedone e un autocarro sono entrati in collisione frontale, con un ricoprimento parziale di 65 cm, a una velocità di 63 km/h. Nel test l'autocarro era fermo, mentre il torpedone lo ha investito frontalmente. Entrambi i veicoli hanno un peso di circa 10 tonnellate. Questa prova simulava una collisione su una strada a traffico bidirezionale all'interno di una località: prima dello scontro, i due autisti hanno frenato, riducendo ciascuno la velocità del proprio veicolo a 30 km/h.All'interno del torpedone sono stati sistemati manichini di bambini e di adulti (13 in tutto). I manichini di bambini (3 e 6 anni) erano allacciati con cinture a due punti di aggancio, così come alcuni manichini di adulti. Il manichino di bambino, che simulava un fanciullo di 3 anni, era sistemato su un apposito seggiolino, assicurato con una cintura addominale (a due punti di ancoraggio). Per la misurazione e la raccolta di immagini all'interno e all'esterno del torpedone sono stati installati strumenti di misurazione e videocamere ad alta definizione.

A proposito del Dynamic Test Center (DTC)

Il DTC è una società per azioni privata con partecipazione dell'economia privata e della Berner Fachhochschule Technik und Informatik, Bienne (BFH-TI). Il DTC è stato fondato nel 1994, in seguito a richieste fatte dall'economia al settore professionale della tecnica automobilistica della Scuola universitaria professionale di Berna.L'offerta comprende sviluppi, esami, ispezioni e corsi d'istruzione nei settori della sicurezza dell'automobile e dell'aviazione, dell'engineering automobilistico e dell'analisi degli incidenti. Con attualmente circa 30 collaboratori, il DTC è a disposizione di tutti gli ambienti interessati dell'industria, dell'artigianato, dei servizi e delle autorità ed è così il punto di riferimento per domande e problemi complessi. Delle prestazioni del DTC approfittano costruttori di auto e di aerei, nonché fornitori, garagisti, poteri pubblici, assicurazioni, tribunali, come pure i privati.Il DTC ha sede a Vauffelin, nei pressi di Bienne, nelle immediate vicinanze del settore professionale della tecnica automobilistica della Scuola universitaria professionale bernese.

Contatto:

Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, rgazzola@tcs.ch

Le foto del TCS sono su Flickr
(www.flickr.com/photos/touring_club/collections).
I video del TCS sono su Youtube (www.youtube.com/tcs).

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