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EJPD: Caso Achraf: il consigliere federale Blocher informa

Berna (ots)

03.11.2004. Durante l’odierna seduta del Consiglio
federale, il consigliere federale Blocher ha informato l’intero 
collegio governativo in merito al caso del presunto terrorista 
Mohamed Achraf, arrestato in Svizzera. Il capo del DFGP ha rilevato 
che, grazie al modo di agire professionale dimostrato dagli organi 
svizzeri preposti alla sicurezza, è stato possibile conseguire un 
successo investigativo. Non si impone comunque una nuova valutazione 
della situazione della sicurezza in Svizzera.
In occasione dell’odierna seduta del Consiglio federale, il capo del 
DFGP ha riferito di come si sia giunti all’arresto di un estremista 
islamico, accusato dalle autorità spagnole dal 19 ottobre 2004 in 
quanto presunto terrorista.
Cronologia dei fatti salienti
La persona sospetta vive in Svizzera dal 2003 come 
richiedente l’asilo, sotto il nome di Kamel Saadi. Nel 2003 la sua 
domanda d’asilo è respinta e da allora fa perdere le sue tracce.
Il 28 agosto 2004 è arrestato all’aeroporto di Zurigo – 
Kloten, poiché sospettato di un reato di lieve entità. È quindi 
posto in carcerazione in vista del rinvio forzato.
All’inizio di settembre la persona è identificata dagli 
organi di sicurezza svizzeri come Mohamed Achraf, segnalato come 
“estremista radicale”. Da tale data la persona sospetta è oggetto di 
verifiche, che finora non hanno permesso di comprovare attività 
terroristiche concrete.
Il 19 ottobre 2004, media spagnoli diffondono informazioni 
secondo cui Achraf, insieme ad altre persone, avrebbe potuto 
pianificare un grave attentato in Spagna.
Lo stesso giorno il Ministro della giustizia spagnolo 
informa il consigliere federale Blocher dei concreti indizi di 
terrorismo a carico di Achraf e si consulta con il capo del DFGP sul 
seguito da dare alla vicenda. Il consigliere federale Blocher 
assicura al suo omologo spagnolo che Achraf rimarrà in carcere e lo 
invita a presentare al più presto una domanda di estradizione. Tutti 
i servizi della Confederazione coinvolti sono immediatamente 
informati. La sera stessa è informato anche il Cantone di Zurigo, 
dove Achraf è stato posto in carcerazione in vista del rinvio 
forzato, per garantire il mantenimento della detenzione.
Il 21 ottobre 2004, il Ministero pubblico della 
Confederazione avvia un procedimento penale nei confronti di Achraf 
per sospetta appartenenza o sostegno a un’organizzazione criminale.
Il 27 ottobre 2004 la Svizzera riceve la domanda di 
estradizione da parte delle autorità spagnole. La domanda è 
attualmente oggetto di esame.
Questi provvedimenti hanno permesso di conseguire un successo 
investigativo e il presunto terrorista Achraf ha potuto essere 
consegnato alla giustizia. L’attuale valutazione della situazione 
relativa alla sicurezza in Svizzera si è rivelata corretta: il 
nostro Paese non costituisce infatti un obiettivo primario di 
attacchi terroristici. Tuttavia, in considerazione del potenziale 
delle organizzazioni terroristiche, la Svizzera potrebbe essere 
coinvolta da attentati o utilizzata come base logistica. Il nostro 
Paese continua quindi a fornire con determinazione il proprio 
contributo alla lotta al terrorismo internazionale.
Ulteriori informazioni:
Livio Zanolari, portavoce DFGP, tel. 031  322 40 90

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