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Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)

EJPD: Embargo venerdì, 30.04.2004, ore 14.00 Politica dell’asilo e degli stranieri quo vadis? Il Dipartimento federale di giustizia e polizia indica la strada da intraprendere

Berna (ots)

30.04.2004. Venerdì, alla vigilia della sessione
straordinaria del Consiglio nazionale, il capo del Dipartimento 
federale di giustizia e polizia, il consigliere federale Christoph 
Blocher, ha illustrato la sua analisi dei principali problemi nel 
settore dell’asilo e degli stranieri presentando possibili 
soluzioni.
Il consigliere federale Christoph Blocher si è rallegrato del 
fatto che l’accoglienza dei rifugiati funzioni bene in Svizzera: le 
persone che necessitano di protezione nel nostro Paese la ottengono. 
Il problema principale sono piuttosto le pendenze a livello 
procedurale ed esecutivo nel settore dell’asilo, rimaste 
praticamente invariate nonostante il numero di domande d’asilo sia 
diminuito.
Quasi l’80 per cento dei richiedenti l’asilo senza documenti
Oltre tre quarti dei richiedenti l’asilo non è in grado di 
presentare motivi d’asilo fondati e quasi l’80 per cento non 
presenta documenti d’identità ufficiali. Secondo Urs Hadorn, 
direttore ad interim dell’Ufficio federale dei rifugiati (UFR) vi 
sarebbero ulteriori problemi: la maggior parte dei richiedenti 
l’asilo giungerebbe in Svizzera ricorrendo a passatori, una parte 
utilizzerebbe visti per turisti per entrare legalmente in Svizzera; 
inoltre si riscontrerebbe una sempre più carente disponibilità da 
parte dei richiedenti l’asilo a collaborare.
Soprattutto l’esecuzione dell’allontanamento è ritenuta 
insufficiente. Il fatto che richiedenti l’asilo respinti continuino 
spesso a vivere illegalmente in Svizzera pone i Cantoni, le città e 
i Comuni davanti a notevoli problemi in termini di sicurezza e di 
socialità; problemi che comportano ingenti spese.
Il consigliere federale Blocher ha sottolineato che impiegando 
coerentemente gli attuali strumenti sarebbe possibile ottenere 
alcuni miglioramenti. La revisione parziale della legge sull’asilo, 
che sarà trattata la settimana prossima in Consiglio nazionale, 
conterrà ulteriori miglioramenti. Il Consiglio federale sostiene 
anche determinate decisioni di maggioranza della Commissione delle 
istituzioni politiche del Consiglio nazionale che contribuiscono a 
risolvere i problemi attuali.
Il consigliere federale Blocher si riserva di sottoporre alla 
Commissione del Consiglio degli Stati incaricata dell’esame 
preliminare ulteriori proposte di soluzione, segnatamente per quanto 
riguarda la carcerazione in vista del rinvio forzato.
Migrazione illegale
Il capo del DFGP ha rilevato che nel settore degli stranieri vi 
sono meno problemi rispetto a quello dell’asilo. Il Consiglio 
federale conferma il sistema d’ammissione binario; secondo Eduard 
Gnesa, direttore dell’Ufficio federale dell’immigrazione, 
dell’integrazione e dell’emigrazione (Imes), l’ammissione 
incontrollata sarebbe infatti possibile soltanto se si rinunciasse – 
per un periodo di transizione prolungato – a versare prestazioni 
sociali in caso di disoccupazione.
Il capo del DFGP ritiene la migrazione illegale il problema 
principale nel settore degli stranieri. Al momento attuale non è 
però ancora possibile farsi un’idea della portata quantitativa, dei 
motivi nonché delle conseguenze della migrazione illegale. 
Informazioni più concrete sono attese entro la fine di maggio.
Il direttore dell’Imes ha dichiarato inoltre che i Cantoni 
deplorano le scarse possibilità di eseguire le decisioni 
d’allontanamento, le difficoltà nel gestire gli stranieri e i 
richiedenti l’asilo renitenti nonché la crescente tendenza alla 
criminalità. Alcuni miglioramenti sono attesi grazie alla nuova 
legge sugli stranieri che sarà anch’essa discussa in Consiglio 
nazionale la settimana prossima. Ulteriori soluzioni dovranno essere 
trovate in collaborazione con i Cantoni.
Altre informazioni:
Urs Hadorn, direttore a.i. dell’Ufficio federale dei rifugiati, tel. 
031 325 92 51
Eduard Gnesa, direttore dell’Ufficio federale dell’immigrazione, 
dell’integrazione e dell’emigrazione, tel. 031 325 96 48

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