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Media Service: Il fascino per un teatro dove nessuno se lo aspetta: Giovanni Netzer

12.08.2007 – 19:16

Berna (ots)

Ad appena quarant'anni, l'autore e regista grigionese
Giovanni Netzer è stato premiato con l'anello Hans-Reinhart, la 
massima onorificenza teatrale svizzera. A colloquio con swissinfo, 
il promotore del primo teatro professionale romancio spiega perché è 
stato l'abito del chierichetto a fare di lui un uomo di teatro e 
cosa significa promuovere la cultura contemporanea in periferia.
Giovanni Netzer è l'uomo di teatro svizzero del momento. Dopo aver 
studiato teologia e scienze teatrali a Monaco di Baviera, qualche 
anno fa è tornato a Savognin, nella regione grigionese del Surses, 
suo villaggio natale. Qui ha dato vita ad un'associazione teatrale, 
Origen, e l'anno scorso ha inaugurato il primo teatro professionale 
romancio, nel castello di Riom. Un'intervista.
swissinfo: Giovanni Netzer, per lei religione e teatro sembrano 
avere una relazione molto stretta...
Giovanni Netzer: Le mie prime esperienze teatrali non le ho fatte in 
un teatro civico, bensì in una chiesa. C'era un parroco che aveva 
dato particolare impulso all'attività dei chierichetti. E la cosa mi 
ha conquistato. C'era inoltre un'ottima corale, che forniva la 
dimensione musicale e emozionale.
Più tardi, durante gli studi, ho imparato che in origine c'era una 
relazione tra culto e teatro. Se si leva al teatro la sua superficie 
naturalista, se si evita che ci si ritrova presto a lavorare con 
elementi di natura quasi liturgica. Ciò che unisce culto e teatro è 
la presenza di una dimensione spirituale. Sul palcoscenico si 
possono rappresentare persone, spiriti o idee che non hanno 
riscontro nella realtà. Anche la liturgia o il culto si occupano di 
realtà non presenti. Sono questi aspetti che danno al teatro una 
multiformità che mi affascina.
Intervista: www.swissinfo.ch

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