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Approvata la riforma delle strutture della SRG SSR idée suisse

Bern (ots)

L'Assemblea dei delegati della SRG SSR idée suisse ha
approvato quest'oggi la revisione dello Statuto della SRG SSR con 33 
voti favorevoli, 6 contrari e un'astensione, ovvero nettamente al di 
sopra del quorum richiesto dei due terzi. Secondo il nuovo testo, che
entrerà in vigore il 1°°gennaio 2010, la SRG SSR conoscerà la 
direzione strategica unica del Consiglio d'amministrazione SRG SSR 
(CdA) e la totale gestione operativa del Direttore generale. La 
revisione dello Statuto rafforza anche la funzione sociale 
dell'Organizzazione istituzionale.
Con l'entrata in vigore della riforma delle strutture il 1° 
gennaio 2010, la SRG SSR conoscerà una direzione strategica unica e 
una gestione operativa totale. Ecco, in sostanza, gli assi portanti 
delle nuove strutture:
1. La SRG SSR applica per analogia il diritto delle società 
anonime e segue le regole della corporate governance. L'alta 
direzione è unificata nella figura unica del CdA nazionale
(ai sensi dell'art. 716a CO si tratta di «attribuzioni inalienabili 
del CdA»).
2. Il Direttore generale continua, conformemente allo Statuto 
attuale, a dirigere l'intera azienda, ma senza alcuna condivisione 
con altre istanze. I direttori delle radio e delle televisioni gli 
sono subordinati. Il Direttore generale non è più membro dei Comitati
dei Consigli regionali (in precedenza denominati «CdA regionali»).
3. Attraverso l'Organizzazione istituzionale, la SRG SSR è 
radicata nella collettività. L'Organizzazione controlla ed accompagna
l'attività della SRG SSR, incoraggia il dibattito pubblico su un 
servizio pubblico moderno ed influenza la qualità dei programmi.
4. I Consigli regionali (CR) e l'Assemblea dei delegati (AD) si 
vedono attribuire:
· ulteriori informazioni: rapporti sulla strategia e sull'attuazione
  della strategia (AD), sulla qualità dei programmi (AD e CR) e le
  politiche dei programmi (CR),
· ulteriori diritti: richieste di esame presentate dall'AD al CdA in
  merito alla strategia e al servizio pubblico, richieste di esame
  presentate dal CR al Comitato del Consiglio regionale (CCR) in
  merito alle politiche dei programmi.
5. I CCR si vedono attribuire un ruolo analogo a quello di un 
comitato di un consiglio d'amministrazione. Godono di diritti di 
partecipazione su questioni ben precise relative alla programmazione,
nell'ambito delle direttive nazionali:
· decisioni sulle politiche dei programmi, compresa la suddivisione
  dei mezzi finanziari nell'ambito delle direttive nazionali,
· proposte di nomina al CdA SRG SSR per i direttori delle unità
  aziendali (UA) e per i dirigenti del 2° livello di inquadramento
  con responsabilità rilevanti per la programmazione,
· proposte in materia di ubicazioni degli studi, di fusione delle UA
  e di organizzazione dei dirigenti del 2° livello di inquadramento
  con responsabilità rilevanti per la programmazione,
· proposte in merito ad altri dossier conferiti loro dal CdA.
6. I Presidenti dei CCR continueranno a far parte del CdA SRG SSR,
trattandosi di un organo deputato all'informazione reciproca e 
all'elaborazione di una volontà comune.
Gli odierni rapporti di duplice subordinazione sono incompatibili 
con le regole della corporate governance e con la nuova Concessione
La riforma del 1991 si è tradotta in una «alta direzione» 
condivisa. Da un lato, le quattro società regionali esercitano l'alta
direzione nel quadro della politica definita dal CdA SRG SSR per 
tutta l'azienda (norme, strategie, piani) per quanto riguarda le 
emittenti radiofoniche e televisive delle rispettive regioni. 
Dall'altro, competenze più ampie come l'approvazione del budget o la 
nomina dei dirigenti spettano ai consigli d'amministrazione 
regionali. Le società regionali inviano i loro rappresentanti all'AD 
e al CdA della SRG SSR. I direttori delle UA, pertanto, sono 
subordinati a due entità: rispondono ai loro consigli 
d'amministrazione regionali, ma sono contemporaneamente membri del 
Comitato direttivo nazionale, diretto dal Direttore generale. A sua 
volta, il Direttore generale è membro dei consigli d'amministrazione 
regionali. Questo sistema «interdipendente», con rapporti di duplice 
subordinazione, è in aperta contraddizione con i requisiti della 
corporate governance, che invece esige una direzione globale, con 
opportune competenze di delega per ciascun livello.
Il Consiglio federale, con la decisione del 28 novembre 2007 
relativa alla nuova Concessione, aveva chiesto un'analisi delle 
strutture della SRG SSR, sia per verificarne la conformità ai 
requisiti odierni di corporate governance ed efficienza, sia per far 
elaborare delle proposte di riforma. Ai sensi dell'art. 23 della 
Concessione, «al Consiglio d'amministrazione spettano la direzione 
generale e l'alta vigilanza sulla SRG SSR. Nei confronti 
dell'autorità concedente, il CdA è responsabile della realizzazione 
delle prestazioni previste dalla legge e dalla concessione».
Il 26 novembre 2008 l'Assemblea dei delegati aveva approvato il 
rapporto del CdA sulla riforma delle strutture con 35 voti favorevoli
e 6 contrari, spianando così la strada alla revisione dello Statuto.

Contatto:

Comunicazione aziendale SRG SSR idée suisse
Daniel Steiner, portavoce, tel. 079 827 00 66

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