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economiesuisse - Iniziativa ECOPOP: soluzioni inefficaci e ingannevoli

Zürich (ots)

Con la sua iniziativa popolare «Stop alla sovrappopolazione» lanciata oggi, l'associazione ecologista ECOPOP intende limitare la crescita demografica, sia in Svizzera sia a livello mondiale. Per questo essa è disposta a sacrificare gli accordi bilaterali con l'UE e ad imporre prescrizioni assurde alla cooperazione internazionale allo sviluppo. Le associazioni economiche fanno fronte comune contro questa iniziativa.

Dopo l'UDC, è ora l'associazione ECOPOP a lanciare un'iniziativa contro la politica della Svizzera in materia d'immigrazione. Per preservare l'ambiente, quest'ultima intende limitare la crescita della popolazione nel nostro paese allo 0,2% all'anno. Conformemente alle disposizioni transitorie, tutti i trattati internazionali che contravvengono a questo obiettivo saranno modificati, o perfino disdetti, al più tardi entro un termine di quattro anni. L'iniziativa è ovviamente incompatibile con la libera circolazione delle persone. Pertanto, se fosse accettata, la Svizzera dovrebbe disdire il corrispondente accordo con l'UE, ciò che comporterebbe l'abrogazione automatica di tutti gli altri accordi bilaterali I, con pesanti conseguenze per la nostra economia.

ECOPOP non si limita alla Svizzera. Essa intende intervenire anche sull'evoluzione demografica nei paesi dell'Asia e dell'Africa e chiede che il 10% dell'insieme dei mezzi destinati alla cooperazione internazionale allo sviluppo siano destinati al finanziamento di misure di pianificazione familiare. Le associazioni economiche svizzere ritengono che non si debba iscrivere questa destinazione delle risorse nella Costituzione. Inoltre, l'esperienza in materia di cooperazione allo sviluppo mostra che per controllare le nascite in modo più efficace sarebbe preferibile promuovere l'educazione delle giovani donne.

I promotori dell'iniziativa prendono tutto alla leggera Secondo l'Unione svizzera degli imprenditori, economiesuisse e l'Unione svizzera delle arti e mestieri, è evidente che la crescita demografica va di pari passo con un utilizzo maggiore delle risorse, in particolare in termini di spazi abitativi e di tempo libero, di volumi di traffico e di energia. Ognuno di questi fattori richiede una soluzione pertinente, durevole ed economica; un'esigenza di cui i promotori dell'iniziativa non tengono affatto conto.

Contatto:

Unione svizzera degli imprenditori: Thomas Daum, Direttore, tel. 079
438 06 61
economiesuisse: Jan Atteslander, membro della Direzione, tel. 044 421
35 35
Unione svizzera delle arti e mestieri: Hans-Ulrich Bigler, Direttore,
tel. 079 285 47 09

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