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economiesuisse - L'iniziativa fiscale del PS nuocerà all'economia svizzera Le organizzazioni economiche lanciano la campagna contro l'iniziativa fiscale del PS

Zürich (ots)

L'iniziativa fiscale del PS nuoce alla piazza
economica svizzera. L'iniziativa provocherà un aumento delle imposte,
indebolirà i cantoni e ridurrà l'attrattività della piazza economica 
elvetica. L'economia si mobilita contro quest'iniziativa giudicata 
dannosa per la prosperità e per l'occupazione. Questo è ciò che hanno
dichiarato, in occasione di una conferenza stampa comune, alcuni 
rappresentanti dell'Unione svizzera delle arti e dei mestieri e della
Camera di commercio e dell'industria vodese.
L'iniziativa fiscale del PS prevede l'introduzione, in tutti i 
cantoni e comuni, di aliquote fiscali minime per i redditi alti e le 
sostanze importanti. In questo modo, le collettività perderanno una 
gran parte della loro autonomia finanziaria. Attualmente, numerosi 
cantoni applicano delle aliquote fiscale inferiori a quelle fissate 
dal PS. L'approvazione dell'iniziativa toccherebbe direttamente 
sedici cantoni che sarebbero obbligati ad aumentare le proprie 
imposte. L'iniziativa riduce la concorrenza fiscale, indebolisce i 
cantoni e incita i grossi contribuenti a lasciare la Svizzera. Ci si 
dovrebbe aspettare, a medio termine, una diminuzione delle risorse 
disponibili per la Confederazione e per la perequazione finanziaria. 
Questo si ripercuoterebbe sull'insieme dei contribuenti e delle 
regioni e indebolirebbe la piazza economica svizzera. L'iniziativa 
fiscale del PS costituisce la prima tappa di un vasto programma di 
aumenti del carico fiscale e d'armonizzazione fiscale.
L'iniziativa fiscale del PS porterà ad un aumento delle imposte 
per tutti
Secondo Bruno Zuppiger, Presidente dell'Unione svizzera delle arti e 
mestieri, l'iniziativa fiscale del PS costituisce un attacco al 
federalismo svizzero. Impedirà ai cantoni e ai comuni di condurre una
politica fiscale autonoma. I cittadini non potranno più fissare 
liberamente le aliquote fiscali. Ciò avrà quale conseguenza un 
aumento delle imposte per tutti. Continua Zuppiger, «il PS vuole 
mettere i cittadini sotto tutela e ridurre i loro diritti di 
decisione. I suoi obiettivi sono i seguenti: più Stato, più 
redistribuzione e un diktat fiscale il più centralizzato il 
possibile. Se il PS potesse fare di testa sua, seguirebbe gli esempi 
dei paesi dell'UE con un'alta fiscalità». Nel caso in cui dei grandi 
contribuenti lasciassero la Svizzera a causa delle imposte elevate, 
toccherà alla classe media e agli artigiani compensare le perdite 
delle entrate.
L'iniziativa si tradurrà in un allentamento della disciplina 
budgetaria
Secondo il parere di Gerold Bührer, Presidente d'economiesuisse, 
l'iniziativa frenerà gli sforzi d'innovazione dei cantoni e dei 
comuni. La concorrenza fiscale attuale obbliga in effetti i cantoni e
i comuni ad esaminare costantemente i loro sistemi fiscali al fine di
rimanere attrattivi. L'iniziativa del PS mira a eliminare la 
concorrenza fiscale. "Visto che i cantoni non saranno più incitati ad
essere attrattivi, non saranno più invogliati ad utilizzare 
efficientemente i soldi del contribuente. Ciò porterà ad un notevole 
aumento delle uscite e ad uno sviluppo dell'apparato statale". Al 
fine di evitare una simile evoluzione, conviene respingere 
quest'iniziativa il prossimo 28 novembre. La concorrenza fiscale deve
continuare a contribuire alla competitività e alla prosperità della 
Svizzera, oggi come in futuro.
La sovranità fiscale dei cantoni non è un aspetto negoziabile
Anche se i cantoni latini saranno toccati solo in un secondo tempo 
dagli aumenti d'imposta, anche questi dovranno comunque aspettarsi 
degli effetti negativi. Claudine Amstein, Direttrice della Camera 
vodese del commercio e dell'industria afferma che le conseguenze 
dell'iniziativa sono numerose: "perdita di attrattività del nostro 
paese sul piano fiscale, corsa alle sovvenzioni, pressioni 
sull'armonizzazione delle deduzioni, riduzione del margine di manovra
finanziario e indebolimento della concorrenza fiscale. Nulla di tutto
ciò è nell'interesse dei cantoni romandi". Questi devono battersi per
mantenere la propria sovranità fiscale cantonale in modo che essi 
possano continuare a determinare liberamente le loro imposte e le 
spese in funzione dei bisogni dei cittadini. Non bisogna in nessun 
caso dare vita ad un circolo vizioso di aggravi fiscali. Ne va della 
prosperità di tutto il paese.

Contatto:

Gerold Bührer, Presidente di economiesuisse, tel. 079 406 60 13
Bruno Zuppiger, Presidente dell'Unione svizzera di arti e mestieri,
tel. 079 236 23 32
Claudine Amstein, Direttrice della Camera di commercio e
dell'industria vodese, tel. 079 210 67 88
Cristina Gaggini, Direttrice romanda di economiesuisse, tel. 078 781
82 39
www.steuerinitiative-nein.ch

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