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Le TV regionali svizzere soddisfatte del progetto di LRTV, ma non vogliano un baratto con la pubblicità radio

Baden (ots)

TELESUISSE - l'associazione che riunisce le 18 TV
regionali svizzere - ha preso atto con soddisfazione del nuovo
progetto di Legge sulla Radio e Televisione (LRTV) e del relativo
messaggio del Consiglio federale. Da una prima valutazione si rileva
che molte delle richieste avanzate dall'associazione negli ultimi
anni sono state prese in considerazione.
TELESUISSE è particolarmente soddisfatta che il progetto intenda
sostenere in futuro un panorama televisivo regionale svizzero più
equilibrato e pluralista, offrendo agli operatori privati una
ragionevole chance di sviluppo tramite un loro ruolo esclusivo di
servizio pubblico nell'ambito regionale, complementare al ruolo di
servizio pubblico nazionale assegnato alla SSR.
In tal senso TELESUISSE approva il mantenimento del sistema delle
concessioni, previste per le emittenti regionali che da ricevono da
un lato un mandato giornalistico e qualitativo in un'area definita, e
dall'altro beneficiano di una quota del canone come pure di una
diffusione assicurata nella zona loro assegnata ("must-carry-rule"
imposta ai distributori via cavo).
TELESUISSE  si augura peraltro che i previsti bandi di concorso
per queste concessioni tengano in considerazione le regioni
effettivamente esistenti e consolidate sia dal punto di vista della
politica dei media che da quella economica, e si impegnerà in tal
senso a favore dei  propri membri.
Dal progetto di legge risulta evidente il desiderio di creare una
legge al passo con la nuova era della diffusione digitale. Purtroppo
però - come dimostra l'incarico per l'immediata introduzione del
DVB-T dato dal Consiglio federale alla sola SSR - nella pratica non
sono state sinora prese in considerazione le TV regionali, cosa che
TELESUISSE trova preoccupante.
Con grande delusione TELESUISSE ha poi appreso che la proibizione
della pubblicità nei programmi radio della SSR non dovrebbe venir
ancorata nella legge, ma rimanere al semplice livello di ordinanza e
quindi sempre revocabile. Un tale scostamento dalla prassi
consolidata del sistema duale in campo radio sarebbe però un chiaro
passo indietro rispetto alla soluzione attuale e condurrebbe - se il
Parlamento non vi porrà rimedio - ad un baratto (splitting del canone
TV contro pubblicità radio) che TELESUISSE non desidera affatto, in
piena solidarietà con le associazioni delle radio private. È
auspicabile che questa svolta non rimetta in discussione l'ottimo
lavoro preparatorio svolto dall'UFCOM. Quale ulteriore punto
deludente del progetto di legge va menzionato il mantenimento
dell'ormai superata proibizione della pubblicità politica nei soli
media elettronici.
TELESUISSE prenderà posizione in modo più dettagliato su questo
progetto di legge nel quadro di un'assemblea straordinaria dei propri
membri destinata a questo scopo specifico.
Nota:
l'associazione delle televisioni regionali svizzere, TELESUISSE,
conta i seguenti 18 membri: Canal Alpha+ (Cortaillod), Canal Nord
Vaudois (Yverdon), Canal 9 (Sierre), ICI-Télévision (Vevey), Intro-TV
(Zuchwil), Schaffhauser Fernsehen, TeleBärn, TeleBasel, TeleBielingue
(Biel-Bienne), TeleM1 (Aarau), TeleOstschweiz (St. Gallen),
TeleSüdostschweiz (Chur), TeleTell (Rotkreuz), TeleTicino (Melide),
TeleTop (Frauenfeld), TeleZüri, TV Léman bleu (Genève) e TVRL Télé
Lausanne

Contatto:

Filippo Lombardi, Consigliere agli Stati, (presidente)
tel. +41/79/620'64'65 (i/f/d)

Markus Ruoss (vicepresidente)
tel. +41/79/211'64'44 (d)

Claude-Alain Stettler (membro del comitato)
tel. +41/79/418'04'10 (f)

Internet: http://www.telesuisse.ch