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Administration fédérale des finances

Nessuna modifica dell'attuale sistema di perequazione finanziaria

Berna (ots)

Non vi è ragione di modificare l'attuale sistema
della perequazione finanziaria fino all'introduzione della riforma in
corso. Questo è quanto emerge dalle risposte fornite dal Governo in
data odierna a una mozione del consigliere nazionale Jean Spielmann
(PS/GE) che chiedeva di impostare maggiormente la perequazione
finanziaria sull'indice dell'onere fiscale, e a un'interpellanza del
consigliere agli Stati Hans Hess (PLR/OW), che si preoccupava - per i
Cantoni finanziariamente più deboli - delle ripercussioni negative
che gli sgravi fiscali proposti dal Consiglio federale ai fini
dell'imposta federale diretta (IFD) potrebbero avere sulla
perequazione finanziaria.
L'onere fiscale riveste già un ruolo preponderante nell'attuale
tabella di valutazione della capacità finanziaria dei Cantoni. Esso
interviene come coefficiente proprio e nella ponderazione all'interno
del coefficiente «fiscalità». L'indice dell'onere fiscale non
fornisce necessariamente un'immagine esaustiva dei prelevamenti
obbligatori operati in un Cantone. Inoltre, non è da escludere che un
onere fiscale elevato sia il riflesso di prestazioni pubbliche più
generose e più estese che in altri Cantoni. Imperniare in maniera
ancora più preponderante il sistema della perequazione finanziaria
federale sull'indice dell'onere fiscale potrebbe spingere i Cantoni a
perseguire una politica budgetaria meno parsimoniosa o incitarli a
modulare la loro fiscalità in funzione dei vantaggi tratti dalla
perequazione finanziaria.
Queste considerazioni (mozione Spielmann) hanno comportato la
rinuncia a tener conto dell'onere fiscale nella tabella di
valutazione del potenziale delle risorse prevista nella riforma della
perequazione finanziaria federale. Il Consiglio federale condivide
inoltre l'opinione della Conferenza dei direttori cantonali delle
finanze secondo cui l'attuale sistema di perequazione finanziaria non
deve più subire modifiche importanti fino all'introduzione del nuovo
sistema proposto.
Con riferimento alle ripercussioni che gli sgravi fiscali proposti
dal Consiglio federale in materia di imposta federale diretta
potrebbero avere (interpellanza Hess) - per i Cantoni
finanziariamente più deboli - sulla perequazione finanziaria, il
Consiglio federale rileva che se questi ultimi fossero,
proporzionalmente, più toccati degli altri nel caso di riduzione
della quota dell'IFD spettante ai Cantoni, questo sacrificio sarebbe
nondimeno solo virtuale per il fatto che, dopo l'introduzione degli
sgravi fiscali proposti, la quota dei Cantoni sarebbe più elevata
dell'attuale.
D'altra parte sarebbe difficile trovare l'appoggio di tutti i
Cantoni all'aumento della quota riservata alla perequazione
finanziaria, tanto più che una prossima modifica dell'ordinanza che
disciplina la ripartizione della quota cantonale dell'IFD introdurrà
una regolamentazione transitoria di due anni destinata a ridurre gli
effetti negativi per i Cantoni finanziariamente più deboli derivanti
dal passaggio del Canton Berna a questo gruppo di Cantoni.
Inoltre, negli ultimi anni la capacità finanziaria dei Cantoni
deboli è stata particolarmente considerata nella chiave di
ripartizione dei contributi federali ai Cantoni per la riduzione dei
premi delle casse malati nonché in quella della quota cantonale alle
entrate provenienti dalle tasse sul traffico pesante. Non bisogna
infine dimenticare che a partire dal 2003 l'aumento di un miliardo
dell'utile distribuito dalla BNS andrà a beneficio soprattutto dei
Cantoni finanziariamente più deboli.

Contatto:

Pierre Chardonnens
Amm. federale delle finanze
Tel. +41/(0)31/322'60'22

Dipartimento federale delle finanze
Comunicazione
CH-3003 Berna
Tel. +41/31/322'60'33
Fax +41/31/323'38'52
mailto:info@gs-efd.admin.ch
Internet: http://www.dff.admin.ch

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