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Conto della produzione e della produttività del lavoro in Svizzera - Debole progressione della produttività del lavoro a livello naziona

Neuchâtel (ots)

L'analisi del conto della produzione mette in
evidenza il settore terziario come motore della crescita svizzera. Il
rialzo del valore aggiunto lordo (VAL) ai prezzi del 1990 di questo
settore (+1,4%) fissa infatti l'evoluzione dell'economia nazionale a
+1,3%. Malgrado questa progressione soddisfacente del VAL, la
produttività del settore dei servizi diminuisce (-0,1%) a causa della
forte progressione dell'impiego in equivalenti a tempo pieno. Con una
quota relativa vicina al 67% del VAL totale a prezzi costanti, il
settore terziario influenza in modo determinante la produttività del
lavoro nazionale. Di conseguenza, il calo della produttività del
lavoro di questo settore rallenta la progressione della produttività
del lavoro a livello nazionale, che nonostante tutto registra una
crescita dello 0,4%.
Forte influsso delle attività informatiche sulla crescita del VAL
nazionale
Le attività informatiche rappresentano il ramo più dinamico del
settore terziario, registrando una progressione del VAL ai prezzi del
1990 del 13,0%. Questo ramo economico fornisce un contributo
determinante alla crescita del settore. Il passaggio al 2000 e uno
sviluppo tecnologico folgorante continuano a rafforzare la domanda.
Nel ramo delle costruzioni, invece, la ripresa si fa attendere.
L'evoluzione del valore aggiunto lordo a prezzi costanti (-0,6%)
resta inferiore alla media nazionale. L'offerta sempre eccedentaria
sul mercato immobiliare e la situazione finanziaria critica dei
committenti pubblici hanno ulteriormente rafforzato la tendenza al
ribasso delle spese destinate alle costruzioni, e ciò malgrado i
tassi d'interesse vantaggiosi praticati sui mercati monetario e dei
capitali. Ciononostante, i grandi progetti infrastrutturali dei
trasporti stradali e ferroviari sono entrati in fase di realizzazione
e nei prossimi anni dovrebbero generare una ripresa degli
investimenti nel genio civile.
Tra i rami in forte calo spicca l'industria del cuoio e delle
calzature (settore secondario), che registra una diminuzione del
27,5% del VAL a prezzi costanti. Questo risultato è dovuto ai
numerosi problemi economici che hanno scosso un'importante impresa
del ramo, provocando un forte calo del valore della produzione lorda,
mentre il consumo intermedio aumenta. Quest'ultimo è definito come il
valore dei beni e servizi forniti da terzi, utilizzati come entrate
nel corso della produzione.
Crollo della produttività del lavoro dell'industria del cuoio e
delle calzature
Il maggior calo della produttività del lavoro rispetto al 1998 è
stato segnato dall'industria del cuoio e delle calzature (-17,7%).
Questo risultato si spiega in gran parte con la forte diminuzione del
VAL a prezzi costanti, rilevata nel conto della produzione. In
seguito a numerosi dislocamenti all'estero, l'impiego in equivalenti
a tempo pieno prosegue la sua corsa verso il basso, senza tuttavia
riuscire a controbilanciare il crollo del VAL. Si osserva una
situazione simile per l'industria dei tessili e per l'industria
dell'abbigliamento e delle pellicce, seppur con variazioni di minore
ampiezza.
Quanto al settore terziario, benché il lavoro costituisca il
principale fattore di produzione bisogna dar prova di riserbo e
prudenza nell'interpretazione di certi risultati relativi al settore
degli intermediari finanziari. Considerando i risultati del settore
degli intermediari finanziari, bisogna tener presente il fatto che
non vi è una grande correlazione diretta tra il valore della
produzione lorda, talvolta molto volatile, e il volume del lavoro di
questo ramo. Infatti, l'impiego non è destinato interamente ad
attività generatrici di valore aggiunto: una parte è associata ad
attività che generano utili di detenzione, che sono esclusi dal
valore della produzione lorda nei conti economici nazionali. Il calo
della produttività del settore dei servizi è quindi dovuto a una
progressione dell'impiego in equivalenti a tempo pieno più importante
rispetto a quella del VAL a prezzi costanti.
Nuove pubblicazioni (riferimento delle due pubblicazioni citate
nel presente comunicato stampa):
Le système de compatbilité nationale: Compte de production de la
Suisse 1999, n. d'ordinazione 035-9900, prezzo: 20.- fr.
Per analizzare la situazione economica di un Paese è
indispensabile un conto della produzione dettagliato. Questa
pubblicazione offre ampie spiegazioni concettuali, che permettono di
capire meglio gli apporti e le caratteristiche di un conto della
produzione. Sono trattati segnatamente il circuito economico, la
cifra d'affari, la produzione e la deflazione. La produttività del
lavoro entra nel processo di analisi e proiezioni economiche. Essa è
considerata dagli specialisti un fattore determinante per la crescita
di un'economia ed è utilizzata per elaborare modelli di crescita
economica volti a prevedere la produzione, l'impiego, gli stock di
capitale, gli investimenti e la ripartizione della manodopera o di
altre risorse tra i vari settori dell'economia.
Le système de comptabilité nationale: Productivité du travail en
Suisse 1999, n d'ordinazione 423-9900, prezzo: 20.- fr.
I dati dell'economia nazionale sono ripresi e dettagliati per una
cinquantina di rami. Anche le cifre sono disaggregate secondo il
settore economico (primario, secondario, terziario) e il settore
istituzionale (imprese non finanziarie, intermediari finanziari,
compagnie d'assicurazione, amministrazioni pubbliche, assicurazioni
sociali, economie domestiche e istituzioni senza scopo di lucro al
servizio delle economie domestiche) in base alle definizioni dei
conti economici nazionali. I risultati si basano sulla Nomenclatura
generale delle attività economiche del 1995. Queste disaggregazioni
permettono un'analisi più dettagliata del valore della produzione
lorda, del consumo intermedio, del valore aggiunto lordo e della
produttività del lavoro. Gli aggregati sono calcolati a prezzi
correnti e ai prezzi del 1990.

Contatto:

UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
Servizio informazioni
Internet: www.statistique.admin.ch

Ruth Meier, UST, Sezione conti economici nazionali,
tel. +41/32/713'60'76

Gregory Rais, UST, Sezione conti economici nazionali,
tel. +41/32/713'66'77

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