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Analisi della votazione popolare del 24 settembre 2000

Neuchâtel (ots)

Dai risultati di voto relativi ai tre oggetti
sull´energia emerge un divario assai marcato tra le Città e la
Campagna: le cosiddette ecotasse sono infatti state accolte più
positivamente nelle zone urbane che in quelle rurali. Nel caso
dell´iniziativa per una regolamentazione dell´immigrazione
(iniziativa del 18 per cento), la spaccatura si è invece creata lungo
i confini linguistici, analogamente a quanto avvenuto in occasione di
precedenti temi di politica degli stranieri. La Svizzera francese ha
respinto l´iniziativa più nettamente della Svizzera tedesca e della
Svizzera italiana. Non sono invece emerse differenze regionali nello
scrutinio sul referendum propositivo. Questi sono alcuni dei
risultati di un´analisi statistica dei dati comunali realizzata
dall´Ufficio federale di statistica (UST).
Oggetti energetici: divario Città-Campagna
I tre oggetti energetici hanno raccolto maggiori consensi nelle
Città che nelle Campagne. La percentuale di sì all´iniziativa
"solare" è risultata del 34 per cento nelle Città e del 25 per cento
nei Comuni rurali. Lo stesso vale per la tassa di incentivazione per
le energie rinnovabili e la tassa di incentivazione sull´energia per
l´ambiente che nelle Città hanno ottenuto entrambe il 48 per cento di
schede favorevoli, contro rispettivamente il 40 e il 38 per cento di
sì nei Comuni rurali. Nei Grandi centri, le due tasse energetiche
hanno addirittura ottenuto la maggioranza (58 e 59%), mentre
l´iniziativa "solare" è stata di poco respinta (46%). Tra tutti i
tipi di Comune, i Grandi Centri hanno espresso di gran lunga le
maggiori percentuali di sì. Diversa è invece la situazione nei Comuni
agrari, nei quali la tassa d´incentivazione per le energie
rinnovabili è stata approvata soltanto dal 38 per cento dei votanti e
la tassa di incentivazione sull´energia soltanto dal 37 per cento. La
sconfitta più marcata è stata incassata dall´iniziativa "solare", che
nei Comuni agrari ha ottenuto soltanto il 24 per cento di sì.
Il tasso di approvazione dei tre oggetti sull´energia è risultato
lievemente più elevato nella Svizzera tedesca che nella Svizzera
romanda e in quella italiana. Non si può tuttavia parlare di vero e
proprio fossato tra le regioni linguistiche. Le maggiori differenze
regionali sono emerse nel caso della tassa di incentivazione
sull´energia per l´ambiente: l´oggetto ha infatti raccolto il 46 per
cento dei consensi nella Svizzera tedesca, il 43 per cento nella
Svizzera italiana e soltanto il 37 per cento nella Svizzera romanda.
La tassa di incentivazione per le energie rinnovabili è stata
bocciata con il 46 per cento di sì nella Svizzera tedesca e con il 44
per cento nelle due regioni latine. L´iniziativa "solare" ha raccolto
il 32 per cento di schede favorevoli nella Svizzera germanofona, il
30 per cento nella Svizzera italiana e il 28 per cento in Romandia.
La domanda sussidiaria, una novità nella storia delle votazioni in
Svizzera, è stata lasciata in bianco da quasi un quinto dei votanti.
Questa proporzione è risultata più bassa nei Comuni che hanno
espresso maggiori consensi alle tasse ecologiche, mentre è stata più
elevata nei Comuni che vi si sono opposti con maggior vigore. Per
questo oggetto, il tasso di schede in bianco è risultato del 22 per
cento nei Comuni rurali della Svizzera in generale, e addirittura del
26 per cento in quelli romandi.
A livello geografico, i risultati relativi ai tre oggetti
energetici presentano poche analogie con gli esiti di precedenti
votazioni di politica energetica, come le iniziative sull´energia
atomica del 1984 e del 1990. Il profilo di voto presenta invece forti
similitudini con precedenti votazioni di carattere finanziario, come
la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP),
l´aumento dei dazi sul carburante o l´introduzione dell´imposta sul
valore aggiunto. Quanto maggiore è stato il consenso raccolto da
questi temi in un Comune, tanto più elevato è stato il tasso
d´approvazione dei tre oggetti di politica energetica, e viceversa.
Questo comportamento potrebbe stare a indicare che negli oggetti
energetici i votanti hanno visto soprattutto una nuova imposizione
fiscale.
Iniziativa del 18 per cento: persiste il divario tra le regioni
linguistiche
Dall´inizio degli anni Novanta, i risultati delle votazioni in
materia di stranieri e di asilo denotano uno schema di comportamento
regionale che è emerso anche in occasione dell´iniziativa del 18 per
cento: la Svizzera romanda si dimostra normalmente "più favorevole
agli stranieri", mentre nella Svizzera tedesca e italiana almeno una
forte minoranza dei votanti sostiene di regola politiche più
repressive. Nel caso dell´iniziativa del 18 per cento, la differenza
tra la Svizzera romanda, da un lato, e la Svizzera tedesca e quella
italiana, dall´altro, ammonta a quasi 15 punti. Un quadro analogo è
emerso anche in occasione delle iniziative per la limitazione degli
stranieri degli anni Settanta, con la differenza che allora il Canton
Ticino e la Romandia si erano schierati dalla stessa parte.
Riguardo all´iniziativa per una regolamentazione degli stranieri,
le Città (35% di sì) e i Comuni rurali (39%) hanno espresso un parere
analogo.
Nessuna differenza regionale nel referendum propositivo
Non sono invece emerse particolari differenze tra le regioni
linguistiche nell´iniziativa per il referendum propositivo. Soltanto
nella Svizzera italiana il tasso di approvazione è risultato
nettamente più elevato. Nelle più recenti votazioni federali del
nostro Paese, è ormai tradizione che le iniziative popolari - siano
esse promosse dalla destra o dalla sinistra - siano spesso accolte
più favorevolmente nelle più piccole comunità linguistiche che
altrove.
Indicazioni: Sul sito Internet dell´UST è possibile consultare
carte contenenti i risultati comunali dei 5 oggetti sottoposti a
votazione federale.
L´indirizzo è il seguente:
http://www.statistik.admin.ch/stat_ch/ber17/cartes/vot****.html

Contatto:

Madeleine Schneider, UST, Sezione cultura, politica e condizioni di
vita, tel. +41 32 713 63 99,
e-mail: madeleine.schneider@bfs.admin.ch. Per ulteriori informazioni
si rimanda al sito Internet dell´UST all´indirizzo:
http://www.statistik.admin.ch.

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